Spesso è tacciata come una delle tante ricorrenze prettamente commerciali che scandiscono l’anno ma in realtà la Festa delle Donne o, meglio, la Giornata Internazionale della Donna è un giorno importante nato per ricordare la difficile lotta che l’altra metà del cielo ha dovuto (letteralmente!) combattere per ottenere conquiste sociali che ancora oggi non possono purtroppo essere date per scontate.
Il cinema, come ogni arte a suo modo, ha dipinto negli anni tantissime figure femminili attraverso racconti di mera fantasia o riportando in auge storie di grandi eroine contemporanee che altrimenti sarebbero cadute nel polveroso dimenticatoio della memoria collettiva.
Che - da donne - vogliate festeggiarvi o meno, che in questo momento della vostra esistenza vi sentiate più frivole, orgogliose, liceali un po’ “bitchy” o (perché no?) giustiziere, abbiamo deciso di proporvi una carrellata di lungometraggi che secondo noi meglio hanno raccontato vizi, virtù e fragilità prettamente femminili in cui sicuramente vi riconoscerete.
Ecco quali sono, quindi, i film da vedere per la Festa delle Donne:
- Sex and The City
- Zootropolis
- Mean Girls
- Zero Dark Thirty
- Ragazze interrotte
- Million Dollar Baby
- Erin Brockovich
- Kill Bill Vol. 1 e 2
- Via Col Vento
- Thelma e Louise
Sex and The City
Dopo il grande successo che ha avuto la serie televisiva, nel 2008 Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), Samantha Jones (Kim Cattrall), Charlotte York (Kristin Davis) e Miranda Hobbes (Cynthia Nixon) sono approdate sul grande schermo.
Il primo dei film che ha come protagoniste le ex “seriali” quattro amiche newyorkesi riprende in mano le redini del racconto della show HBO e mette al centro del plot l’ennesimo colpo di testa di Mr. Big che stavolta non si presenta al suo matrimonio lasciando Carrie sola all’altare.
Al di là della mera trama il successo di Sex and The City sta nella capacità della pellicola di condensare in due ore di durata tutti gli ingredienti - dai brillanti dialoghi all’affatto superficiale e perpetua riflessione sul ruolo delle donne nella società moderna - che hanno reso il telefilm uno show TV pionieristico oltre che un vero e proprio cult.
Io non riesco a credere che la mia vita si svolga intorno ad un uomo. Su quale pianeta ho permesso che questo accadesse?
Zootropolis
Tra i film che mettono al centro della propria sceneggiatura una figura femminile sarebbe davvero ingiusto non annoverare nemmeno un lungometraggio animato Disney.
Dal 1937, anno in cui Biancaneve e i 7 Nani uscì sul grande schermo, a oggi i Classici Disney hanno infatti “seguito” il ruolo della donna all’interno della società e ne sono stati, a loro fiabesco modo, specchio della condizione (e concezione).
Tra le tante immaginarie eroine che Disney ha portato sul grande schermo, quella più interessante non è una principessa, bensì la coniglietta poliziotta Judy Hopps protagonista di Zootropolis.
Nata da una “razza” ritenuta inferiore, Judy fin da piccola ha il desiderio di entrare a far parte delle forze dell’ordine e, complice una tempra di ferro, non solo riesce nel suo intento ma diventa anche la risolutrice di uno dei casi più complessi e intricati che la polizia dell’immaginaria metropoli abbia mai dovuto risolvere.
Per quelle che credono nell’immortale dictat.
Se puoi sognarlo, puoi farlo.
Mean Girls
Carrie (Lindsay Lohan) è un’adolescente che ha trascorso la sua infanzia in Africa e, approdata all’high school di North Shore, sarà costretta suo malgrado ad affrontare il terribile ecosistema del liceo dove incontrerà e diventerà vittima e poi carnefice delle ragazze più popolari della scuola: le Barbie.
Mean Girls è per molti solo l’ennesimo teen movie all’americana ma in realtà questo film, scritto dalla frizzante e pungente penna di Tina Fey, è un ironico e spietato trattato antropologico sulle crudeli adolescenti figlie legittime della società dell’apparire.
Nel mondo delle ragazze ogni lotta deve essere subdola.
Zero Dark Thirty
Kathryn Bigelow è stata la prima donna regista a ricevere un Premio Oscar e questo, purtroppo, è accaduto solo nel recentissimo 2010.
Cineasta che ama portare sul grande schermo, a differenza della maggior parte delle sue colleghe, film d’azione e di guerra la Bigelow con il suo Zero Dark Thirty ha dipinto una figura femminile interessantissima e realmente esistita.
La protagonista del pellicola, infatti, è Maya (Jessica Chastain) un’agente della CIA che ha il dovere di dare la caccia a Bin Laden e che, tra le altre cose, sarà costretta a farsi valere - senza per forza esserne fagocitata - in un’ambiente dove di solito sono gli uomini ad avere il comando.
Ragazze interrotte
La fragilità delle donne e la loro capacità di rinascere è raccontata in maniera impeccabile nel film di James Mangold del 1999, Ragazze Interrotte.
Ambientato nel 1967 la pellicola narra la storia di Susanna (Winona Rider) una ragazza confusa e insicura che secondo il suo analista è affetta da un disturbo borderline. Approdata dopo la veloce diagnosi al Claymoore Hospital Susanna farà amicizia con una serie di problematiche ragazze tra cui spicca il Premio Oscar Angelina Jolie, che interpreta la leader Lisa.
Avete mai confuso un sogno con la vita? O rubato qualcosa pur avendo i soldi in tasca? Siete mai stati giù di giri? O creduto che il vostro treno si muovesse mentre invece era fermo? Forse ero pazza e basta, forse erano gli anni '60 o magari ero solo una ragazza interrotta.
Million Dollar Baby
Nel 2004 Clint Eastwood ha emozionato il mondo con il suo Million Dollar Baby.
Interpretato dallo stesso Eastwood e da un’impeccabile Hilary Swank - che grazie a questa pellicola vinse un Premio Oscar - il film narra la storia di Maggie, una ragazza decisa a diventare una pugile e che grazie all’aiuto dello scorbutico allenatore Frankie Dunn e a una tempra di ferro riesce nel suo intento.
Oltre a seguire la storia dell’ascesa alla gloria di Maggie “Mo Cùishle”, Million Dollar Baby è anche il racconto della nascita del profondo rapporto padre/figlia che nasce tra i due protagonisti entrambi famelici d’affetto.
Non voglio altri allenatori, capo. Io voglio lei.
Erin Brockovich
Nel 2000 Steven Soderbergh decise di far conoscere al mondo la straordinaria storia di una donna come tante solo all’apparenza: Erin Brockovich.
Precaria e avvenente segretaria di uno studio legale e madre pluridivorziata di tre figli, la Brockovich nel 1993 decise di indagare - nonostante sia vittima di continui pregiudizi per la sua estrazione sociale e i suoi succinti abiti - sulla Pacific Gas and Electric Company, società che per 30 anni ha contaminato le falde acquifere della cittadina di Hinkley in California, provocando gravi tumori ai residenti.
Sul grande schermo questa coraggiosa eroina moderna è stata interpretata da una superba Julia Roberts, che vinse per questo intenso ruolo l’Oscar come Migliore Attrice Protagonista.
Senti questo è il mio modo di vestire e visto che ho solo un paio di tette e non due mi metto quello che mi pare.... sarebbe il caso invece di riguardare le sue cravatte!
Kill Bill Vol. 1 e 2
Beatrix Kiddo, la protagonista del lungometraggio in due volumi Kill Bill, è una delle figure femminili più belle e intense mai apparse sul grande schermo grazie alla fantasia del regista e sceneggiatore Quentin Tarantino.
Interpretata da Uma Thurman, Beatrix - che nei film viene viene chiamata “La Sposa” - è una donna che si risveglia dopo quattro anni di coma in cui è caduta a seguito di un’imboscata avvenuta durante il suo matrimonio al quale sono morti tutti gli invitati, suo marito e anche la figlia che portava in grembo.
Tra omaggi agli amatissimi spaghetti western del regista statunitense, a film di kung-fu degli anni '60 e '70 e auto citazioni, quello che racconta fondamentalmente Tarantino in Kill Bill è l’epica epopea di vendetta di un’antieroina a cui è stato tolto tutto - tranne la vita - e che non ha più niente da perdere.
Che arma scegli? Se vuoi continuare con il coltello da macellaio, per me va bene.
Via Col Vento
Via col Vento è uno dei film più importanti della storia della settima arte: un kolossal che ha in sé tutti gli elementi fondamentali e basilari del cinema hollywoodiano e che ne ha palesato al mondo gli ideali di grandezza.
Al di là dell’innegabile maestosità e dell’importanza storica dell’opera di Victor Fleming, basata sull’unico omonimo romanzo di Margaret Mitchell, Via Col Vento è anche e soprattutto il racconto delle (dis)avventure di Rossella O’Hara (Vivien Leigh), un’egocentrica e bizzarra ragazza del sud degli Stati Uniti.
Passata alla storia soprattutto come eroina romantica, Rossella O’Hara in realtà è un personaggio tutt’altro che banale. Da frivola donzella in cerca di marito, infatti, la protagonista di Via Col Vento si trasforma nel momento del bisogno in un’eroica figura femminile in grado di portare sulle spalle il peso delle conseguenze che la guerra di secessione, vinta dai nordisti, ha portato sulla sua famiglia e sulla sua devastata e amata terra.
Giuro davanti a Dio, e Dio m'è testimonio, che i nordisti non mi batteranno. Supererò questo momento, e quando sarà passato non soffrirò mai più la fame, né io né la mia famiglia. Dovessi mentire, truffare, rubare, uccidere, lo giuro davanti a Dio: non soffrirò mai più la fame!
Thelma e Louise
Il più bel lungometraggio sulle donne è stato diretto e portato sul grande schermo nel 1991 da Ridley Scott.
Louise è la cameriera in un fast food, la sua vita sentimentale è insoddisfacente e l’ancora vivo ricordo di una violenza sessuale la rende diffidente nei confronti del genere maschile. Thelma, invece, è la moglie casalinga di un marito padrone e sessista. Per allontanarsi dalla loro pressante routine le due donne decidono di trascorrere un weekend in montagna, ma lungo il percorso dovranno affrontare una serie di prove e che le metteranno faccia a faccia con le loro più grandi paure.
Oltre ad essere un road movie con due protagoniste d’eccezione, Geena Davis e Susan Sarandon, Thelma e Louise è un inno alla libertà femminile e alla forza delle donne che, rigorosamente insieme, sono in grado di superare qualsiasi cosa.
Tu sei sempre stata matta. È che non sei mai riuscita a tirar fuori la tua pazzia.
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