L'edizione numero 73 del Festival di Locarno - l'appuntamento del cinema elvetico e uno dei festival più longevi del mondo - non si terrà. L'annuncio, dato in esclusiva pochi minuti fa da Variety, si abbatte come un fulmine in un cielo già molto tempestoso per il mondo del cinema e delle manifestazioni ad esso associate. Oltre che a cancellare un altro importante tassello del circuito festivaliero internazionale (con un appuntamento vitale per i giovani cineasti e le produzioni europee), il contraccolpo per Venezia e Cannes non è indifferente.
Da calendario l'edizione 2020 del Festival di Locarno si sarebbe dovuta svolgere dal 5 al 15 agosto 2020, qualche giorno dopo rispetto alla tradizione che colloca questo appuntamento tra fine luglio e inizio agosto. Il motivo? Le restrizioni tutt'ora vigenti in Svizzera dovute all'epidemia di Covid-19, che renderebbero quasi impossibile l'organizzazione dell'evento cult per eccellenza di Locarno: la proiezione serale per il pubblico in Piazza Grande.
La celebre piazza della città viene ogni anno allestita con lo schermo all'aperto più grande d'Europa ed è in grado di ospitare fino a 8000 spettatori, che attribuiscono il premio di Piazza Grande ai film selezionati per la visione pubblica. Dopo il premio della competizione principale, il Pardo d'Oro, è il riconoscimento più ambito dell'edizione.
L'appuntamento di Piazza Grande è poi un grande momento in cui il grande cinema incontra il pubblico e dialoga con esso. Solo nel 2019 tra gli ospiti della kermesse c'era stato un certo Bong Joon-ho con il suo Parasite, mesi prima del trionfo agli Oscar. Difficile immaginare una Piazza Grande con gli spettatori drasticamente ridotti per mantenere le distanze di sicurezza. La città di Locarno infatti ha un fortissimo legame con il pubblico cinefilo e il suo Festival, perciò ha scartato l'opzione della competizione online:
La nostra priorità è salvare la dimensione fisica del Festival, che per noi è interconnessa alla sua location, dato che gli spettatori di Locarno si trovano in questo luogo stupendo tra il lago e la montagna, dove c'è Piazza Grande con il suo schermo gigante.
A spiegarlo è stata Lili Hinstin, che proprio quest'anno avrebbe fatto il suo debutto come diretto artistico (femminile) dell'evento, dopo il passaggio alla conduzione della Berlinale di Carlo Chatrian. Al posto della competizione e del Festival, l'organizzazione ha già fatto sapere che si terrà un evento a sostegno del cinema autoriale indie, di cui il Festival di Locarno è sempre stato vetrina e sostenitore. Una speciale commissione attribuirà un premio in denaro ai vincitori di una selezione di film indie e di produzioni elevetiche, scelti tra i titoli che non potranno approdare in sala a causa della pandemia. Il Festival in questo modo sarà solidale con il cinema autoriale e svizzero, già colpito duramente da confinamento internazionale.
Locarno salta: cosa significa per Cannes (e per Venezia)
Impossibile non pensare alla ricaduta che questa notizia avrà su due altri Festival europei cruciali per i destini del cinema autoriale: Cannes e Venezia. Il primo potrebbe quasi beneficiare di questa cancellazione: senza lo scomodo cliente elvetico ad agosto, rimangono molte più settimane per trovare una soluzione per una possibile edizione di fine estate del blasonato evento che si svolge ogni anno a maggio in Costa azzurra. Rimangono in bilico anche i film che erano dati per certi nel cartellone francese: da Paul Verhoeven al musical con Adam Driver, fino a una possibile premiere mondiale del nuovo film di Christopher Nolan Tenet, è tutto il mondo del cinema a chiedere alla kermesse di prendere una decisione al più presto.
La notizia invece è un duro colpo per la Mostra d'arte cinematografica di Venezia. Locarno si svolge infatti poco più di un mese prima dell'appuntamento italiano. Se il Lido finora era sembrato abbastanza al sicuro da eventuali cancellazioni per la sua fortunata collocazione autunnale, adesso tutto sembra davvero in forse anche per la Biennale. Cosa decideranno di fare i responsabili dei due eventi, Thierry Frémaux e Alberto Barbera? Lo scopriremo nelle prossime settimane.
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