Chi ha incastrato Roger Rabbit? è stato senza ombra di dubbio uno dei film più avveniristici degli anni '80, tra i più originali di sempre. E non solo per la natura di film a tecnica mista in grado di mescolare con sbalorditiva efficacia, specie per quei tempi, live-action e animazione.
La particolarità della pellicola diretta da Robert Zemeckis va ben oltre la singolare realizzazione, interessando proprio l'idea di fondo alla base del progetto: abbattere il muro tra l'universo immaginario dei cartoni e quello realistico, cupo, del noir.
Un detective alcolizzato ingaggiato per indagare su un presunto caso di infedeltà e che invece scopre strada facendo un machiavellico piano per favorire il mercato automobilistico. Le venature sembrerebbero a prima vista quelle del "giallo", dell'hard-boiled tanto caro a Raymond Chandler.
E invece, pur immergendosi nel territorio del noir grazie alla femme fatale di turno (e ad un complicato intrigo di dritti, vicoli e delitti), Chi ha incastrato Roger Rabbit omaggia gli anni d'oro dei cartoon, tra sfide al piano tra Daffy Duck e Paperino, faine armate e taxi scorbutici.
Ispirato principalmente a un romanzo di Gary K. Wolf del 1981 ("Who Censored Roger Rabbit?"), il progetto venne affidato a Zemeckis - che vinse lo scetticismo di Disney - dopo il successo ottenuto da questi con All'inseguimento della pietra verde e, soprattutto, Ritorno al futuro.
Il talento del cineasta nato a Chicago nel '52 venne supervisionato dall'amico Steven Spielberg, che figura tra i produttori del film (assieme a Touchstone Pictures) con la sua casa di produzione, la Amblin Entertainment.
Nel film compaiono star del calibro di Bob Hoskins (che qualche anno più tardi indosserà la tuta da idraulico di Super Mario nell'adattamento cinematografico dell'omonimo videogioco) e Christopher Lloyd, mentre la protagonista femminile, tra le più sensuali e vamp della storia del cinema, è l'immaginaria Jessica Rabbit, cartoon ad alto tasso erotico, "disegnata così, come una cattiva".
Le 20 curiosità che forse non sapevi su Chi ha incastrato Roger Rabbit
Chi ha incastrato Roger Rabbit è ancora oggi una delle pellicole più amate di sempre, un vero e proprio cult gradito a grandi e piccoli. Abbiamo raccolto 20 curiosità sull'indimenticabile noir comedy datata 1988 e ambientata per le strade di Cartoonia infestate dal giudice Morton e dalla sua terrificante arma di distruzione, la Salamoia:
- La voce di Jessica Rabbit udibile nei dialoghi è quella dell'attrice Kathleen Turner (L'onore dei Prizzi). Quando la "rossa" si esibisce al club Inchiostro e Tempera, il canto è opera di Amy Irving.
- Bob Hoskins ha rivelato in un'intervista che, per due settimane dopo aver visto il film, suo figlio (all'epoca bambino) non gli ha rivolto parola. Il piccolo c'era rimasto male perché "suo padre aveva lavorato con Bugs Bunny e non glielo aveva fatto conoscere".
- Con un budget di produzione stimato di 70 milioni di dollari, questo è stato il film più costoso realizzato negli anni '80.
- Chi ha incastrato Roger Rabbit ha fatto segnare l'unica volta in cui personaggi dei cartoni animati di Walt Disney e Warner Bros. sono apparsi insieme sullo schermo.
- Nel DVD della Special Edition, il regista Robert Zemeckis ha raccontato in un'intervista a un giornale che Bill Murray era la scelta iniziale del suo produttore esecutivo Steven Spielberg per il ruolo di Eddie Valiant. Sfortunatamente, nessuno dei due riuscì a mettersi in contatto in tempo con l'attore di Ghostbusters. Bill Murray, a sua volta, ha dichiarato che, quando ha letto l'intervista, ha imprecato ad alta voce. Avrebbe accettato volentieri.
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Eddie Murphy ha rivelato durante lo show TV Inside the Actors Studio (1994) di aver rifiutato il ruolo di Eddie Valiant, rimpiangendo la decisione. Inizialmente, però, il ruolo del detective era stato pensato per Harrison Ford, che 6 anni prima aveva interpretato un altro celebre segugio (accadeva in Blade Runner). Le pretese economiche di Ford furono talmente esose da scoraggiare i produttori (ad ogni modo, nella versione italiana, Hoskins viene doppiato da Michele Gammino, voce storica di Ford). Anche Robert Redford, Sylvester Stallone, Ed Harris e Jack Nicholson furono presi in considerazione per il ruolo di Eddie Valiant. L'unico attore in lizza sia per il ruolo di protagonista che di antagonista (il giudice Morton) fu Robin Williams.
- E veniamo al ruolo della nemesi di Valiant e del coniglio Roger (anzi, di tutta Cartoonia): Tim Curry fece un'audizione per il ruolo del giudice Morton ma la sua performance fu così terrificante che Zemeckis, Spielberg, Jeffrey Katzenberg e Michael Eisner preferirono evitare di ingaggiarlo. Non a caso, di lì a un paio di anni, l'attore impersonerà il pagliaccio Pennywise nella miniserie It.
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John Cleese mostrò interesse per il ruolo del giudice Morton, ma Steven Spielberg e Robert Zemeckis preferirono virare su altri attori perché ritenevano che nessuno avrebbe preso sul serio un ex membro dei Monty Python nei panni di un malvagio sadico. Sir Christopher Lee rifiutò invece il ruolo in questione, poi andato a Christopher Lloyd.
- Anche se il titolo del film è in sostanza una domanda, esso non è marcato da alcun punto interrogativo. Il motivo? Nel mondo dello spettacolo, a quanto pare, porterebbe sfortuna inserire il punto interrogativo nel titolo di un'opera. Un po' come indossare un abito viola alla prima di uno spettacolo (o al tavolo verde).
- La celebre frase pronunciata da Jessica Rabbit ("Io non sono cattiva, è che mi disegnano così") è stata inserita tra le 100 migliori battute di tutti i tempi.
- Bob Hoskins ha affermato in un'intervista che Jessica Rabbit non era ancora stata disegnata dagli animatori durante le riprese. L'attore, di conseguenza, non aveva idea di come sarebbe stato il personaggio. Zemeckis gli disse di immaginarla come la sua fantasia sessuale ideale. Per quanto si sforzò di immaginarla super sexy, Hoskins ha confessato che il risultato finale fu molto più hot di come se l'era immaginata.
- Nell'edizione VHS originale del film, quando Eddie e Jessica vengono sbalzati fuori dall'auto, è possibile vedere per alcuni fotogrammi che Jessica non indossa biancheria intima. Questo piccante dettaglio è stato in seguito cancellato nei formati successivi.
- Il personaggio di Jessica Rabbit è basato principalmente su tre star hollywoodiane del bianco e nero. Il responsabile degli effetti visivi Richard Williams ha rivelato di essersi ispirato alla Rita Hayworth di Gilda (1946), a Veronica Lake e, su suggerimento di Zemeckis, a Lauren Bacall. Il risultato, a distanza di anni, rimane stupefacente (se dovessimo scegliere una versione in carne ed ossa della "fatalona rossa", opteremmo per la Cameron Diaz di The Mask, che con la sua performance canora omaggia proprio Jessica Rabbit).
- Ogni fotogramma del film che presentava una mix di animazione e live-action doveva essere stampato come una fotografia. Un animatore disegnava allora l'illustrazione di quel particolare fotogramma su una carta da lucido sopra la foto. Il disegno doveva essere poi colorato a mano. Una volta fatto, il disegno doveva essere ricomposto nel fotogramma originale adoperando una stampante ottica. Trecentoventisei animatori hanno lavorato a tempo pieno a Chi ha incastrato Roger Rabbit. In totale, si stima che oltre un milione di disegni siano stati realizzati per il film. L'animatore Richard Williams decise di infrangere tre regole fino allora osservate per combinare live-action e animazione attraverso le seguenti azioni: in primo luogo, muovere la macchina da presa il più possibile in modo che i cartoon non apparissero appiattiti sullo sfondo; secondo, giocare con luci e ombre in una maniera mai sperimentata prima; terzo, far interagire il più possibile i personaggi di animazione con gli oggetti e le persone del mondo reale.
- Roger Rabbit è descritto (dal punto di vista dell'aspetto) come un "volto Warner", un "corpo Disney" e il comportamento di Tex Avery. Il coniglio indossa infatti una tuta stile Pippo, i guanti di Topolino e il farfallino di Porky Pig. Richard Williams ha affermato in un'intervista di aver basato la colorazione del coniglio Roger sulla bandiera americana (tuta rossa, corpo bianco, cravatta blu), in modo che "piacesse a tutti, almeno a livello subliminale".
- Gli sceneggiatori Jeffrey Price e Peter S. Seaman erano grandi ammiratori di Chinatown (1974), altro celebre noir. Erano previsti due sequel per il film con Jack Nicholson. il primo fu Il grande inganno (1990), che alla fine fu realizzato. Il secondo riguardava la corruzione a Los Angeles e gli interessi economici attorno alla costruzione di una rete di superstrade. La pellicola avrebbe dovuto intitolarsi "Cloverleaf" ma non venne mai realizzata. Anche se è una commedia animata, Chi ha incastrato Roger Rabbit è un omaggio/parodia proprio a quel film mai realizzato e all'universo di Chinatown, con cui condivide moltissimi elementi: entrambi i film iniziano con un detective assunto per indagare su un caso di infedeltà; in entrambi i film, il vero colpevole è un pubblico ufficiale (Noah Cross, giudice Morton), che spera di ottenere il controllo di un servizio pubblico (acqua, trasporti). Proprio come Jake è ossessionato da una tragedia che ha avuto luogo a Chinatown, Eddie ha perso il fratello a Cartoonia.
- In una delle prime versioni della sceneggiatura, il giudice Morton era indicato come colui che uccise la madre di Bambi.
- Questo è stato l'ultimo film di Stubby Kaye (Marvin Acme) prima della sua morte, avvenuta il 14 dicembre 1997, all'età di settantanove anni. È stato anche l'ultimo film di Alan Tilvern (RK Maroon) prima della sua morte nel dicembre 2003.
- Una scena funebre (in cui si sarebbe dovuto tributare l'ultimo saluto a Marvin Acme), ambientata nel famoso Forest Lawn Memorial Park a Glendale, è stata scartata dal copione durante la pre-produzione. In essa sarebbero dovuti comparire alcuni celebri cartoon/fumetti che furono poi tagliati: Casper, Tom & Jerry, Superman e Lois Lane, Felix the Cat Cenerentola, Alice, il Coniglio Bianco, il Cappellaio Matto, Winnie the Pooh, Tigro, Maialino, Peter Pan e Wendy.
- Una delle versioni iniziali del copione prevedeva che Eddie diventasse un cartone animato una volta entrato a Cartoonia. La scena venne effettivamente realizzata, ma non fu però mai utilizzata. In pratica, oltre sei settimane di lavoro per gli animatori sprecate.
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