Non solo Marvel, Star Wars e animazione: i 10 film live action da vedere su Disney+

Autore: Elisa Giudici ,

Disney+ è finalmente disponibile anche in Italia. Dal 24 marzo 2020 anche gli spettatori italiani potranno godersi via streaming la vastissima produzione della Casa del Topo,  dai grandi classici animati Disney Pixar ai supereroi Marvel, passando per la saga di Star Wars (e l'attesissima prima stagione di The Mandalorian) e per i documentari National Geographic. 

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Se The Mandalorian e il ritorno di High School Musical sono le novità più attese e must see del momento, non mancano utenti che s'inoltrano alla ricerca di vecchie glorie o chicche da riscoprire nel catalogo Disney+. D'altronde i film della Marvel sono storia recente (e vista al cinema), mentre con i classici del canone Disney buona parte degli spettatori italiani sono cresciuti durante infanzia e adolescenza. Se magari il rewatch completo della saga di Guerre Stellari era già stato fatto in attesa di Episodio IX, con che visione inaugurare il catalogo Disney+

La risposta è: i film live action, ovvero con attori in carne e ossa. Prima che Disney si concentrasse quasi esclusivamente su remake e reboot dei suoi classici animali in CGI o con attori dal vivo, la sua produzione di film per famiglie (adattamenti letterari e soggetti originali) era molto prolifica e di grande successo. Qualcuna delle vecchie glorie si può scovare con facilità nel catalogo Disney+, dove non mancano anche film più recenti spesso divenuti disastrosi flop al botteghino, a cui non manca però un certo grandeur produttivo, quando proprio non sono ampiamente sottovalutati. 

Riscopriamo dunque insieme - in rigoroso ordine alfabetico - questi 10 film live action presenti nel catalogo Disney+ italiano, da vedere e rivedere da soli o in famiglia:

Alice in Wonderland

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Prima di Il libro della giungla, prima di La bella e la bestia e prima dell'attesissimo (e ora rinviato) Mulan, fu Tim Burton a rilanciare la moda (mai tramontata del tutto) degli adattamenti in carne e ossa dei classici animati Disney. Rispetto ad altri titoli successivi (tra cui Dumbo, diretto dallo stesso Burton nel 2019) Alice in Wonderland ha il pregio di riuscire a portare qualcosa in più nel mero processo di copia e in colla operato da molti suoi successori. 

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Infatti oltre alla rilettura disneyana di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Caroll in questo lungometraggio del 2010 c'è tanto del gusto e del tocco di Tim Burton, oltre che ad un uso estensivo della CGI. Arrivato nelle sale nel 2010, il film si rivelerò un successo di pubblico incredibile, nonostante le tante critiche ricevute dalla stampa e un'uscita in un periodo poco strategico dell'annata, segno che nemmeno Disney ci sperava troppo. Al fianco dell'attore feticcio di Burton Johnny Depp (nei panni del cappellaio matto) e di Helena Bonham Carter (in quelli della Regina Rossa) c'è la talentuosa Mia Wasikowska, che venne proprio lanciata da questo film e che da allora non si è mai fermata, dividendosi tra film autoriali e titoli in costume. 

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Il lavoro di Tim Burton nella creazione di personaggi stravaganti e grotteschi grazie alle tecniche digitali ha fatto da apripista a molte pellicole successive. Con il suo successo Alice ha aperto la strada a remake live action che nei decenni precedenti sarebbe stato impossibile realizzare con attori (e animali) in carne e ossa. 

Chi ha incastrato Roger Rabbit

Qui si parla di un autentico capolavoro e una vera pietra miliare degli effetti speciali, risalente al 1988. Il lungometraggio diretto da Robert Zemeckis e prodotto dalla Amblin di Spielberg è realizzato a tecnica mista, ovvero con attori in carne e ossa che si fondono con personaggi animati tradizionalmente, con una resa che ancor oggi è stupefacente. Si tratta inoltre dell'unico lungometraggio in cui si possono vedere sullo stesso schermo i personaggi Disney e i Looney Tunes di casa Warner Bros.

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La storia del coniglio Roger, dell'investigatore Eddie (Bob Hoskins) e della bellissima Jessica Rabbit è inoltre un noir da manuale e un bellissimo omaggio alla Hollywood degli anni '40 e al mondo dell'animazione, ricco di ironia caustica e di riferimenti meta. Non solo: nel catalogo destinato in netta prevalenza al pubblico famigliare, è anche uno dei film che sa parlare agli adulti in maniera esplicita ed efficace.

Un film che ha segnato un'epoca, un pastiche postmoderno strepitoso e un lungometraggio che non è invecchiato di un giorno. Tutto questo è Chi ha incastrato Roger Rabbit, che vale assolutamente una visione, che l'abbiate già visto oppure no. 

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John Carter

Il più grande flop della storia recente di Disney è rimasto vittima di una serie di dissidi interni alla Casa del Topo, in un periodo di lotte intestine e fazioni rivali pronte a fronteggiarsi facendo illustri vittime sul campo di battaglia. A pagarne le spese fu soprattutto (ma non solo) questo progetto ambiziosissimo, che dopo decenni di tentativi è riuscito a portare su grande schermo il personaggio più amato dello scrittore Edgar Rice Burroughs. 

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Strano è il destino di John Carter, che a molti sembrò la scopiazzatura di franchise come Guerre Stellari, mentre in realtà Hollywood (e George Lucas) attinsero a piene mani alle sue storie per decenni. Anzi, si mormora che fu proprio l'idea di acquisire Star Wars da parte di Disney a rendere John Carter un film scomodissimo, in quanto antesignano del franchise che si progettava di comprare con un incredibile investimento di denaro.  

Il regista Andrew Stanton e il sorprendente team che lavorò al film (Michael Chabon alla sceneggiatura, Michael Giacchino alle musiche) i compiti li avevano fatti eccome, ammodernando una storia con più di un secolo sulle spalle e puntando sulla sua metafora ecologista, trasformando l'innamorata da salvare in un'eroina scienziata e guerriera, più dinamica e ribelle di tante altre principesse Disney più note.

Tante carriere vennero distrutte dal questo clamoroso flop, in primis quella del protagonista Taylor Kitsch, che ancor oggi si destreggia tra film di dubbia fattura in attesa di un rilancio. John Carter però rimane, oggi come 8 anni fa, un film avventuroso di splendida fattura, con un ottimo cast e la promessa - mai mantenuta - di avviare un franchise di successo.

La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera

Ci sono intere carriere molto prestigiose che un solo film di gusto pop rischia di cancellare. Dici Meryl Streep e pensi Il diavolo veste Prada, nonostante prima e dopo l'attrice abbia dato performance storiche. Qualcosa di simile è successo a Glenn Close negli anni '90 con La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera.

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Il film in sé è una visione discreta e poco più, che porta la storia della celebre famiglia di dalmata dal mondo dell'animazione a quello degli attori in carne ed ossa. Tuttavia il titolo Disney è ancor oggi celebre per l'incredibile performance che l'attrice di Le relazioni pericolose e Attrazione fatale dà nei panni di Crudelia Demon. Esageratamente stilosa, ricca, avidissima e cattiva oltre ogni limite, Close è diventata l'epitome della cattiva senza se e senza ma il quel ruolo iconico...un po' come Streep ha fatto con la sua Miranda Priestley.

Disney ne era ben consapevole e incentrò tutta la cartellonistica e la campagna promozionale proprio sul suo personaggio, a rigor di logica mero comprimario ma interpretato dall'unica, vera star del cast. Il risultato fu un successo e un personaggio iconico rimasto nella memoria degli spettatori, deliziosamente terrorizzati dalla sua Crudelia. 

Le cronache di Narnia - Il leone, la strega e l'armadio

Dopo la Trilogia dell'Anello e Harry Potter, prima delle serie Una serie di sfortunati eventi e Locke & Key, anche Disney tentò di lanciare il suo franchise fantastico con protagonisti un gruppo di ragazzini. Basato sul ciclo dei romanzi di Narnia scritti da C. S. Lewis, il film nel 2005 venne solo distribuito dalla Casa del Topo, raccogliendo un buon riscontro di critica e di pubblico.

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Ne vennero poi girati due sequel, ma la saga non riuscì mai ad entrare nell'immaginario collettivo globale come gli altri titoli a cui viene spontaneo paragonarla. Quello di Narnia però rimane un bel ciclo di film fantastici dedicati al pubblico dei più piccoli, ma godibile anche per i grandi. Un cast di giovani attori ben scelti, una produzione con effetti speciali all'altezza e un adattamento rispettoso della fonte originale hanno regalo agli spettatori un titolo bello e invisibile, tutto da riscoprire sul catalogo Disney+. 

Il film ottenne parecchi riconoscimenti per la sua suggestiva colonna sonora e la canzone originale Wunderkind, cantata da Alanis Morissette.

Saving Mr. Banks

Nel catalogo Disney+ non mancano film legati alla più celebre bambinaia della storia del cinema, Mary Poppins, tra il film grande classico con protagonista Julie Andrews. Meno noto ma altrettanto intenso è Saving Mr. Banks, un lungometraggio biografico recente che racconta la strana storia di come la scrittrice inglese Pamela Lyndon Travers (una grande Emma Thompson) venne convinta da Walt Disney in persona (interpretato da Tom Hanks) a cederle i diritti dei suoi romanzi per realizzare il film. 

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Sebbene il film propenda sin troppo dalla parte del vecchio Walt rispetto alla realtà storica raccontata da ambo le pari in modo profondamente diverso, il risultato è davvero splendido, intimista e persino maliconico, almeno per gli standard di casa Disney.

Rischiarato dalle performance strepitose dei due protagonisti, racconta con grande acume la distanza culturale che correva tra le due sponde dell'Atlantico, con la vecchia Inghiterra e i suoi valori ormai all'antica costretta a confrontarsi con le idee rampanti di un'America dalle grandi ambizioni ma non sempre rispettosa. 

Sister Act - Una svitata in abito da suora

A proposito di ruoli iconici rimasti nell'immaginario collettivo: nonostante una lunga carriera, per tantissimi spettatori Whoopi Goldberg è ancora lei, Sister Act, la cantante tutta lustrini e senza peli sulla lingua costretta dal programma di protezione testimoni a vestire i panni sin troppo stretti di una suora. 

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Commedia cult degli anni '90, Sister Act viene ricordata soprattutto per la sua rutilante, irresistibile protagonista, ma nel cast ci sono grandissime star ad affiancarla come Maggie Smith nei panni della rigidissima madre superiora e Harvey Keitel in quelli del criminale che vuole uccidere suor Maria Claretta.

Nel catalogo Disney+ è disponibile anche il sequel Sister Act 2 - Più svitata che mai, realizzato sull'onda dell'incredibile successo del primo capitolo. 

The Lone Ranger

Qui abbiamo un altro titolo celebre soprattutto per il pessimo risultato ottenuta al botteghino, pur essendo costato una cifra record e vedendo nel cast una star del calibro di Johnny Depp. L'idea alla base del film era quella di bissare il successo clamoroso di Pirati dei Caraibi, affidando un altro personaggio strambo a Depp e lanciando l'astro nascente Armie Hammer nel firmamento hollywoodiano. Il progetto naufragò, ancora una volta per imperizia di Disney nel lanciarlo e per i dissidi interni che ne ostacolarono la promozione. 

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Eppure The Lone Ranger è stato riconosciuto subito da alcuni come un film d'intrattenimento ben fatto e capace di scene d'azione di fattura strepitosa, come quella del treno. Tra i suoi estimatori del film diretto da Gore Verbinski si nasconde l'insospettabile Luca Guadagnino, che proprio qui notò Armie Hammer, che arruolò e lanciò definitivamente qualche anno più tardi con Chiamami col tuo nome. 

Turner e il casinaro

Di Tom Hanks è impossibile stancarsi, almeno secondo i suoi fan. Se avete già setacciato i cataloghi di Netflix e Amazon per vedere le vecchie glorie e le novità dell'eterno ragazzo d'oro di Hollywood, vi segnalo questa chicca presente in quello Disney+, uno dei suoi film più noti del periodo degli anni '80. Turner e il casinaro è la classica commedia a sfondo poliziesco di quell'epoca, che ha uno scapolone impenitente (un giovane Tom Hanks) e un cagnolone testimone di un omicidio come protagonisti. 

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La trama la potete immaginare da voi: il protagonista è costretto ad occuparsi del cane combinaguai, mentre indaga sul delitto che vede l'animale domestico coinvolto in veste di testimone chiave. Se pensate che sia passato il tempo di questo genere di storie, vi sbagliate: Disney sta lavorando a un remake televisivo della pellicola

Un maggiolino tutto matto

A proposito di classici, come non citare la folle commedia automobilistica del 1968 diretta da Robert Stevenson? Il film divenne così popolare da dare il via a uno dei primi franchise live action della storia della Casa del Topo, con numerosi seguiti (e un remake nel 2005 con Lindsay Lohan). In campo di commedia familiare stiamo parlando di un vero cult, ma dato che si tratta di una pellicola datata (ma ancora freschissima) è probabile che tra i più giovani non sia molto nota. Quale occasione migliore del lancio di Disney+ per rivederla? 

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Il maggiolino tutto matto è una storia ambientata nel mondo delle corse automobilistiche in cui un pilota squattrinato e il suo meccanico convertitosi al buddhismo sono costretti a correre, per mancanza di fondi, con il maggiolone bianco del titolo. La macchina -a cui viene dato il nome di Herbie - ha la bizzarra capacità di avere una propria volontà, dando il via a situazioni paradossali durante le corse a cui i protagonisti prendono parte. 

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