Creed III sarà l'ultima volta di Rocky sul grande schermo?

In esclusiva a Radar Online, Sylvester Stallone ha parlato del probabile addio al pugile di Philadelphia dopo Creed III.

Autore: Emanuele Zambon ,

C'è un tempo per tutto. E nonostante la volontà sia ferrea, col passare dell'età il corpo inizia a mostrare il peso degli anni. Lo sa bene Sylvester Stallone, una delle star hollywoodiane più amate (ma anche criticate) di sempre. Nonostante stia per volare in Bulgaria per le riprese di Rambo 5, Sly potrebbe presto far calare il sipario sulla sua carriera di action man.

Almeno questo è ciò che è trapelato da un'intervista esclusiva dell'attore di Rocky a Radar Online, rilasciata in occasione dell'imminente arrivo nelle sale americane di Creed II. Si tratta del sequel di Nato per combattere, primo spin-off della saga rockiana che vede protagonista Michael B. Jordan nei panni di Adonis, figlio del leggendario Apollo Creed, prima rivale e poi amico inseparabile di Balboa.

Sylvester Stallone, dopo Creed II l'ultima di Rocky?

Sly è tornato a parlare del probabile addio a Rocky, il personaggio che lo ha consacrato star mondiale. Già qualche settimana fa l'attore - all'El Gouna Film Festival (20-28 settembre) - si era espresso al riguardo, lasciando intendere un sempre più vicino e doloroso stop col boxeur di Philadelphia ("Continuerei a farlo fino a che non diventi polvere. È davvero triste, è come dire addio ad un vecchio amico").

Con quelli di Radar Online, invece, l'attore si è lasciato andare ad una riflessione più ampia sul cinema di questi tempi e sui cambiamenti in atto nel settore. L'attore si è detto poco stimolato dai film di oggi. Le pellicole moderne sembrano non ispirarlo e, per di più, a Hollywood pare esserci più posto per i cineasti anticonformisti:

È un mondo completamente diverso rispetto a quando iniziai. Non c'è più ispirazione. È tutto così matematico, studiato a tavolino per vendere un prodotto. Non farebbero più Rocky oggi, se pure decidessero di realizzarlo, verrebbe fuori un piccolo film indie. Non so neppure se il pubblico oggi sarebbe così ricettivo come lo fu allora.

Uno Sly poco in sincronia (e sintonia) col cinema moderno, quello apparso nell'intervista. Allo stesso tempo, l'attore di Rambo è apparso orgoglioso come sempre del franchise Rocky: "Sono stati realizzati oltre 300 film di boxe e nessuno di loro ha avuto successo. Ai tempi non avevo in mente un film di pugilato, Rocky è una storia d'amore e il protagonista ha la stoffa del campione. Questi sono gli ingredienti della storia e all'epoca funzionò".

Creed III, l'ultima di Sly

Vedremo ancora lo "stallone italiano" Balboa in Creed II, sequel di Nato per combattere in arrivo nelle sale italiane il 24 gennaio 2019. Stallone, come anticipato, si è soffermato sul sempre più probabile addio al personaggio che, a meno di clamorosi ripensamenti, dovrebbe avvenire con Creed III, ultimo capitolo della trilogia spin-off dedicata all'Adonis di Michael B. Jordan. "Sono pronti per partire con Creed III. Dopo spero che il coach Balboa possa andare in pensione", ha rivelato Sly. Nelle scorse ore l'attore ha condiviso un ricordo su Instagram che risale ai tempi di Rocky IV.

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Balboa vs Drago, fuori i secondi (33 anni dopo)

Nello scatto, rarissimo, appaiono Stallone e Dolph Lundgren sul set del film del 1985. Il Rocky che osserviamo è esausto, sfinito dai colpi massacranti del giovane attore svedese, l'Ivan Drago del film. Sly ha parlato di quell'esperienza come una "delle più fisiche della sua carriera di regista e attore".

I due si ritroveranno faccia a faccia sul ring - ma stavolta come preparatori - in Creed II. Nel cast, oltre ai già citati Jordan, Stallone e Lundgren, anche Tessa Thompson, Florian Munteanu, Phylicia Rashad, Andre Ward e Wood Harris.

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