Gravity di Alfonso Cuarón è un film che, alla sua uscita, si è guadagnato lodi dalla critica e dal pubblico. Anche al botteghino ha se l'è cavata più che discretamente: oltre 720 milioni di dollari incassati a livello globale.
Insomma, possiamo tranquillamente affermare che Gravity è stato un successo, giusto? Più o meno.
Un particolare - ma importante, visto il genere di cui parliamo - gruppo di cinefili non ha gradito più di tanto: le scienziate della NASA.
In un video della BBC, infatti, le donne che ogni giorno lavorano perché l'uomo espanda i suoi orizzonti hanno stilato una classifica dei migliori e peggiori film ambientati nello spazio. Ebbene, Gravity viene citato ripetutamente come il meno accurato di tutti.
Ma il lavoro di Cuarón non è il solo a incassare le critiche: anche Mission to Mars, Armageddon e Pianeta rosso non sono stati trattati benissimo dalle "cervellone" della NASA. Non si sono salvati nemmeno Il Pianeta della Scimmie e Balle Spaziali - per ovvi motivi.
Gravity però è quello che svetta rispetto a tutti gli altri, per la sua scarsissima verosimiglianza. Inoltra, nella pellicola, tutto quello che poteva andare male va effettivamente male ed è proprio questo tipo di approccio pessimista a venire stigmatizzato dalle scienziate: non è sicuramente quello che alla NASA vogliono si pensi delle avventure umane nello spazio.
I quesiti a cui Gravity risponde malissimo, secondo le intervistate, sono ad esempio come sia possibile che Sandra Bullock possa muoversi fra diverse orbite senza alcun problema. E ancora, quando l'attrice si toglie la tuta spaziale, mostra un completo intimo molto sexy ma... dov'è il pannolone?
Già, dov'è?
Non per tutti è andata così male, però. Pellicole come Interstellar, Il diritto di contare, The Martian e specialmente Apollo 13 si sono guadagnate le lodi delle studiose.
Ron Howard, dopo tutto, è sempre stato molto accurato...
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