Shrek: l'ordine dei film e gli spin-off del franchise Dreamworks

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Autore: Federica Lucia ,

Amante della solitudine e del lerciume, Shrek è un eroe atipico - per modi e aspetto - e un principe pittoresco armato solo del suo sarcasmo. Ma l'orco della palude non è l'unico personaggio bislacco e riuscito del lungometraggio, ad affiancarlo in tutte le rocambolesche quanto paradossali avventure troviamo anche un asinello parlante, di nome Ciuchino, chiacchierone e appiccicoso. La principessa da salvare - anch'essa atipica e poco principesca - è l'orchessa Fiona, famosa per la sua frase "meglio fuori che dentro". 

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A completare l'allegra brigata vi è l'astuto e vanesio Gatto con gli Stivali, i cattivi di turno - spesso imbarazzanti o inadeguati - e tutti i personaggi delle altre favole dalle personalità ancor più particolari. Basti pensare a Pinocchio, i tre Porcellini, il Lupo vestito ancora come la nonna di Cappuccetto Rosso e il simpatico biscottino Zenzy.

L'esperimento riuscì talmente tanto che DreamWorks diede vita ad un imponente franchise composto da 4 lungometraggi, uno spin-off, numerosissimi cortometraggi, serie e speciali per la TV e ovviamente tanti gadget, videogiochi e attrazioni. Eccoli tutti quanti.

Lungometraggi

Shrek (2001)

Titolo originale: Shrek
Soggetto: William Steig
Sceneggiatura: Ted Elliott, Terry Rossio, Joe Stillman e Roger S.H. Schulman
Regia: Andrew Adamson e Vicky Jenson
Durata: 90 minuti

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Il primo fortunato lungometraggio della saga di Shrek (nella versione originale doppiato da Mike Myers)  presenta il nostro protagonista nel suo habitat naturale, la palude, il suo carattere irascibile e solitario e le sfortunate vicende che lo portarono a conoscere il suo compagno di ventura, Ciuchino (che ha la voce di Eddie Murphy).

Come nelle più classiche fiabe, anche qui vi è una principessa da salvare rinchiusa in una torre e minacciata da un enorme drago, ma – almeno all’inizio – la ricompensa per un gesto tanto eroico non è il bacio della bella fanciulla indifesa, bensì la proprietà esclusiva della palude diventata rifugio di tutti i personaggi delle fiabe.

Shrek infatti decide di aiutare Lord Farquaad, salvando la bella Fiona (doppiata da Cameron Diaz), soltanto per riavere la pace e la solitudine che ogni orco vorrebbe.

L’impresa sarà tutt’altro che semplice e scontata e anche la stessa principessa Fiona si rivelerà diversa da tutte le sue colleghe di rango. Fiona infatti è vittima di un sortilegio che la trasforma ogni notte in un’orchessa. 

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Con lo scorrere del tempo i due verdi protagonisti si innamorano, così come Ciuchino e il drago – che si scopre essere una draghessa – liberano il regno di Duloc dalle angherie di Lord Farquaad e ritornano orchi e innamorati in un’affollata palude.

Shrek 2 (2004)

Titolo originale: Shrek 2
Soggetto: William Steig e Andrew Adamson
Sceneggiatura: Andrew Adamson, Joe Stillman, J. David Stem,David N. Weiss 
Regia: Andrew Adamson, Kelly Asbury, Conrad Vernon
Durata: 92 minuti

Il secondo capitolo del franchise più verde di sempre si apre nuovamente nel castello in cui fu rinchiusa la principessa Fiona, questa volta a tentare di salvarla vi è l’autentico principe Azzurro. Il vanitoso e biondissimo principe però arriva tardi e scopre che Fiona è stata già salvata ed è in viaggio di nozze.

In questo nuovo lungometraggio vediamo il difficile rapporto tra Shrek e i suoceri – sovrani del regno di Molto Molto Lontano - ancora poco abituati alle definitive sembianze da orchessa di Fiona.  In Shrek 2 fa il suo ingresso un altro personaggio importante, il Gatto con gli Stivali, killer assoldato dal re Harold per uccidere Shrek e permettere ad Azzurro di sposare Fiona e regnare su Molto Molto Lontano.

Gatto, doppiato da Antonio Banderas anche nella versione in italiano, è un astuto sicario con l’accento spagnolo, ma capitola davanti a Shrek che decide di risparmialo, allargando così l’allegra brigata.

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Fata Madrina, madre di Azzurro e pessima consigliera dei reali, inganna tutti pur di raggiungere i suoi scopi e veder sistemato l’inetto figliolo. E così, grazie ad una pozione magica, Shrek e Fiona assumono forma umana e Ciuchino diventa uno stallone bianco. Azzurro si spaccia per Shrek versione umana e quest’ultimo decide di farsi da parte pur di rendere felice Fiona.

Ma l’amore trionfa sempre anche per gli orchi e così Shrek si batte per la sua amata e la stessa Fiona si accorge dell’inganno. I due ritornano orchi felici e contenti, Fata Madrina si dissolve nell’aria e re Harold svela il suo segreto...in realtà è un rospo. Il grande insegnamento in questo fortunato lungometraggio è che la bellezza non ha una sola forma e non sempre è l’unica cosa che conta.

Shrek Terzo (2007)

Titolo originale: Shrek The Third
Soggetto: Andrew Adamson
Sceneggiatura: Jeffrey Price, Peter S. Seaman, J. David Stem,Joe Stillman, David N. Weiss, Jon Zack
Regia: Raman Hui, Chris Miller
Durata: 92 minuti

Il terzo capitolo della saga mette in risalto l’importanza delle responsabilità e di credere in se stessi. Re Harold è molto malato e Shrek e Fiona dovranno presto prendere il suo posto come legittimi eredi al trono, ma l’orco si sente inadeguato come sovrano del regno e rimpiange la sua amata palude.

Vista la sua inadeguatezza, re Harold rivela a Shrek l’esistenza di un cugino umano di Fiona – Arthur – che potrebbe prendere il suo posto sul trono. Shrek, Ciuchino e Gatto partono per raggiungere Arthur e portarlo al cospetto dei suoi doveri reali e mentre si allontanano su una nave, Fiona rivela al marito di essere incinta.

La paternità spaventa e non entusiasma Shrek, che avrà tutto il tempo del viaggio per riflettere su questa sconvolgente novità. Nel frattempo Azzurro medita vendetta e decide di appropriarsi con la forza di Molto Molto Lontano grazie all’aiuto dei cattivi delle favole. Arthur, imbranato e deriso liceale, ha inizialmente un rapporto complicato con Shrek, ma durante il viaggio di ritorno al regno i due iniziano a capirsi, come padre e figlio.

Shrek si sacrifica per salvare Arthur dalle grinfie di Azzurro e mentre quest’ultimo sta per giustiziare l’orco, Arthur e tutti gli amici di Shrek arrivano in suo soccorso. Per evitare un’inutile guerra, Arthur fa un discorso ai cattivi delle fiabe, spiegando loro che non sono costretti a compiere azioni malvagie solo perché gli altri si aspettano questo per via del ruolo che ricoprono.

Così, con un discorso toccante Arthur impedisce un attacco e dimostra di essere pronto a ricevere la corona, perché sarà un re molto raggio. Shrek torna così nella sua palude insieme a Fiona, pronto a diventare padre.

Shrek e vissero felici e contenti (2010)

Titolo originale: Shrek Forever After
Soggetto: Tim Sullivan
Sceneggiatura: Darren Lemke, Josh Klausner
Regia: Mike Mitchell
Durata: 93 minuti 

L’ultimo capitolo della saga si apre con un flashback che ci riporta al momento immediatamente precedente alla liberazione di Fiona dal castello. I genitori della principessa rinchiusa sono pronti a firmare un contratto che cede il regno di Molto Molto Lontano a Tremotino, un nano imbroglione, pur di salvare la loro unica figlia.

Nel momento in cui Re Harold sta per firmare arriva però la notizia che un cavaliere ha salvato Fiona, mandando in frantumi i piani di Tremotino che giura vendetta. Ritornati al presente troviamo uno Shrek sempre più insofferente e insoddisfatto della propria vita.

Non spaventa più nessuno anzi, gli umani fanno tour nella palude per salutare e ridere dell’orco bonaccione, i 3 orchetti richiedono molte attenzioni e gli amici come Gatto e Ciuchino sono sempre tra i piedi. L’orco rimpiange la sua vita da scapolo scorbutico e finisce per farsi ingannare da Tremotino firmando un patto con il quale cede un giorno qualsiasi della sua infanzia in cambio di un giorno della sua vecchia vita da orco.

Ma, come spesso accade, l’inganno è dietro l’angolo e Tremotino sceglie il giorno della nascita di Shrek cosicché l’orco non è mai esistito, non ha mai salvato Fiona e Molto Molto Lontano è passato nelle mani del nano malefico.

In questa nuova versione della realtà gli orchi sono messi al bando e a guidare la resistenza vi è un’agguerrita Fiona che intende liberare il regno dalla tirannia di Tremotino. L’unico modo che ha Shrek per non scomparire per sempre e riportare tutto com’era prima, è far innamorare nuovamente Fiona e ricevere il bacio del vero amore.

Dopo tante peripezie, scontri e sacrifici il vero amore trionfa anche stavolta, riportando tutto com’era prima. Shrek non darà più per scontato la sua famiglia e i suoi amici e sarà sempre grato per la sua vita piena e felice.

Spin-off 

Il Gatto con gli Stivali (2011)

Titolo originale: Puss in Boots
Soggetto: David H. Steinberg, Jon Zack
Sceneggiatura: Brian Lynch, Tom Wheeler
Regia: Chris Miller
Durata: 90 minuti

Lo spin-off nato dalla saga di Shrek si concentra sul personaggio del Gatto con gli Stivali, senza però fare alcun riferimento alle vicende accadute nei 4 lungometraggi precedenti.

Qui scopriamo il passato di Gatto, ciò che lo ha portato ad essere un fuorilegge ricercato in tutta la Spagna e la nuova avventura per riconquistare il suo onore e gli abitanti della sua città d’origine. Da piccolo orfano, Gatto era amico di un uovo animato, Humpty Dumpty (doppiato da Zach Galifianakis) e insieme si dedicavano a piccoli furti. 

Quando Gatto cambiò vita per diventare un giustiziere a favore del popolo, Humpty divenne geloso e cercò di riportare il suo compare sulla cattiva strada tramite una rapina in banca. Il colpo andò male e Gatto divenne un fuorilegge e dovette allontanarsi dalla sua città, San Ricardo.

Anni dopo le strade di Gatto e Humpty si incrociano nuovamente grazie ad una gattina senza artigli di nome Kitty (con la voce di Salma Hayek), apparentemente tutti con lo scopo di rubare dei fagioli magici a due furfanti.

I vecchi amici decidono di lavorare insieme e rapire l’oca dalle uova d’oro per portarla a San Ricardo. In realtà Humpty, Kitty, i due furfanti e tutti gli abitanti della cittadina spagnola sono in combutta per incastrare Gatto e farlo arrestare per la rapina in banca di tanti anni prima.

Alla fine il gatto e l’uovo animato uniranno nuovamente le forze per salvare la città da un grosso pericolo e consegnare l’oca dorata alla madre.

Il Gatto con gli Stivali 2: L'Ultimo Desiderio (2022)

Titolo originale: Puss in Boots: The Last Wish
Soggetto: Tommy Swerdlow, Tom Wheeler
Sceneggiatura: Paul Fisher, Tommy Swerdlow
Regia: Joel Crawford
Durata: 102 minuti

Dopo gli eventi di Shrek e vissero felici e contenti, il Gatto con gli Stivali è diventato molto famoso, ma anche un po' presuntuoso. Durante una festa in suo onore, salva il villaggio ma muore per un incidente. Si ritrova con otto vite perse e decide di cambiare vita diventando un gatto domestico. Incontra un cane che vuole essere suo amico e insieme cercano un oggetto magico per recuperare le vite perse. Lungo il viaggio, conoscono nuovi amici e affrontano vari pericoli insieme.

Il Gatto scopre di essere inseguito dalla Morte, che lo accusa di aver sprecato le sue vite. Dopo molte avventure, alla fine il Gatto decide di affrontare la Morte anziché chiedere un desiderio. Con l'aiuto degli amici, riesce a sconfiggerla, dimostrando una nuova determinazione. Gatto e i suoi amici si dirigono verso nuove avventure insieme.

Cortometraggi e speciali

I cortometraggi

L’enorme successo della saga di Shrek non ha portato solo alla nascita dello spin-off sul personaggio del Gatto con gli Stivali, ma anche alla produzione di numerosi cortometraggi parodistici e celebrativi. 

A partire dall’uscita nel 2001 del primo Shrek, sono stati inseriti alcuni corti che proseguivano le vicende viste nei lungometraggi. Nel 2003, ad esempio, è stato distribuito Shrek 4-D, un corto di 12 minuti che si svolgeva subito dopo la fine di Shrek. Qui assistiamo al ritorno di Lord Farquaad per rapire nuovamente Fiona ed essere nuovamente sconfitto dal protagonista e dal suo fedele Ciuchino.

Ci sono poi gli speciali di Natale e Halloween come Il ceppo natalizio di Shrek e I tre porcellini e il lupo...mannaro. Nel corto intitolato L’Idolo di Molto Molto Lontano, invece, i  protagonisti - subito dopo gli avvenimenti di Shrek 2 - improvvisano una gara di canto con Simon Cowell (reale giudice di American Idol) a giudicare.

Thriller Night è invece un omaggio alla famosa canzone di Michael Jackson e a fare da zombie troviamo numerosi personaggi defunti, come re Harold, Fata Madrina, Azzurro e Mongo (l’enorme biscotto creato per assaltare il castello).

Anche Il gatto con gli stivali ha il suo corto dal titolo Il gatto con gli stivali: I tre Diablos.

Gli speciali televisivi

Il franchise di Shrek è stato un fiume in piena, tanto da creare degli speciali trasmessi in TV per le feste di Natale e Halloween. Shrekkati per le feste è lo speciale di 28 minuti trasmesso nel novembre 2007 e collocato temporalmente subito dopo gli avvenimenti di Shrek Terzo.

Shrekkati da morire invece è lo speciale di 25 minuti trasmesso il 28 ottobre 2010 sulla rete statunitense NBC. Ambientato subito dopo il quarto lungometraggio della saga, Shrekkati da morire racconta storie di paura all’interno del tetro castello di Lord Farquaad.

La serie TV del Gatto con gli Stivali

Benché tutti ci saremmo aspettati una serie dedicata agli orchi protagonisti o uno spazio più ampio al simpatico Ciuchino, l’unica serie prodotta nel franchise di Shrek è stata Le avventure del Gatto con gli Stivali disponibile su Netflix.

Ancora una volta è il felino spagnolo il protagonista di tutte e 6 le stagioni andate in onda dal 2015 al 2018. Nella serie d’animazione il felino giustiziere deve rimediare ad un suo pasticcio e proteggere la città di San Lorenzo dai male intenzionati.

Sempre su Netflix si trova un videogioco interattivo per bambini basato sulle avventure del gatto.

L'ordine in cui guardare la saga di Shrek

I lungometraggi dedicati all'orco verde seguono l'evolversi della sua vita e i cambiamenti che ne conseguono. Shrek, solitario e scontroso, incontra Fiona ed entrambi si innamorano alla fine del primo film. Nel secondo capitolo i due orchi si sposano e affrontano il difficile rapporto con i suoceri e il resto del regno. Successivamente aumentano le responsabilità e Shrek si accinge a diventare padre. Nell'ultima avventura di Shrek, gli orchetti sono nati e la vita da scapolo è ormai un ricordo lontano. 

La storia è lineare e scorrevole, quindi i quattro lungometraggi possono essere visti secondo l'ordine di uscita:

  • Shrek (2001)
  • Shrek 2 (2004)
  • Shrek Terzo (2007)
  • Shrek e vissero felici e contenti (2010)

Lo spin-off dedicato al Gatto con gli Stivali ha una storia a sé e dunque può essere visto da Shrek 2, capitolo in cui appare per la prima volta il personaggio, in poi.  Ovviamente segue il sequel.

Non ci stancheremo mai di Shrek, Ciuchino, Fiona, Gatto, Zenzy e gli altri e se non dovessero esserci nuove avventure potremo sempre rivedere come tutto ebbe inizio.

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