The Walking Dead, omaggio alla tigre Shiva. Animali e zombie

Autore: Chiara Poli ,

Shiva è uno dei rari animali “domestici” - e in un mondo come quello di The Walking Dead, in cui i morti si risvegliano, in effetti non suona poi così strano che una tigre sia un animale domestico - la cui morte, in una zombie-story, affligge e affliggerà un gran numero di persone.

Perché non c’è solo #Ezekiel ad assistere, sconvolto, alla sua morte. Ci sono anche #Carol e Jerry.

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Loro non hanno cresciuto, curato e allevato Shiva come aveva fatto Ezekiel quando lavorava allo zoo.

Carol e Jerry non avevano un legame stretto con Shiva: solo Ezekiel poteva accarezzarla e avvicinarsi a lei tanto da viverla come il “suo” animale.

Eppure la sua morte ha toccato tutti: Ezekiel, Carol e Jerry - attoniti e tristi quanto lui - e noi spettatori. E toccherà tutti gli abitanti del Regno.

Perché?

La storia di Shiva

Shiva compare per la prima volta nel fumetto di The Walking Dead nel numero 118, uscito negli Usa nel marzo del 2013.

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#Robert Kirkman ci racconta che Shiva è nata allo zoo, in cattività, e che Ezekiel la conosce fin da quando era solo un cucciolo.

La tigre, che diventa il suo legame con il mondo passato, lo accompagna sempre. Ezekiel è l’unico a cui risponde, sebbene altri uomini del Regno abbiano l’abitudine di tenerla e condurla al guinzaglio (una spessa catena) quando Ezekiel deve fare altro. Come succede prima della battaglia, nella serie TV.

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Il legame fra Shiva ed Ezekiel è identico, sia nel fumetto che nella serie, sebbene nel fumetto ci venga raccontato di come Ezekiel nasconda di essere stato attaccato da Shiva, ferita, mentre le salvava la vita.

Nella serie, invece, si limita a dirci di aver deciso di saltare nel recinto per aiutarla, nonostante la tigre fosse ferita, e quindi potenzialmente pericolosa.

Finora non ci ha rivelato altri dettagli su quell'episodio, anche se quanto sappiamo è sufficiente a sapere che la storia di Shiva e quella di Ezekiel - inclusa la sua trasformazione in Re del Regno - sono sempre andate di pari passo.

Anche la morte di Shiva avviene in TV com’era avvenuta nel fumetto: uccisa da un gruppo di zombie, mentre salva la vita di Ezekiel consentendogli di scappare.

Ezekiel e Shiva in The Walking Dead
The Walking Dead: Ezekiel e Shiva

Gli animali negli zombie-movie: significato

Gli animali sono piuttosto frequenti negli zombie-movie e nei racconti che parlano di zombie.

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Il loro significato è quasi sempre il medesimo: simboleggiano quel legame con la natura e con il corso naturale della vita che il risveglio dei morti ha stravolto.

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Molti di noi imparano cosa sia il ciclo della vita, da bambini, grazie agli animali.

Sappiamo che nascono, crescono e muoiono. L’impatto emotivo della loro presenza nelle nostre case si lega a un passaggio fondamentale: molte persone sperimentano il primo dolore del lutto con la morte del loro animale domestico.

Gli adulti spiegano a bambini e ragazzini che il loro amico non c’è più. Che la sua vita è più corta della nostra, per quanto siano amati e curati. Che è il corso naturale delle cose.

E quando la natura smette di seguire il suo corso, sono gli animali a darne i primi segnali.

Quando il mondo funziona al contrario, gli animali vengono frequentemente usati per farcelo capire.

Succede con il cavallo che porta #Rick ad Atlanta, sbranato dagli zombie nel primo episodio: la sua morte - sebbene si tratti “solo” di un animale e non di un essere umano - resta una delle sequenze più impressionanti della serie.

Così come quella della morte di Shiva: un maestoso animale, una tigre da duecentoventi chili, viene sottomessa da un gruppo di zombie semi-decomposti.

Non è una questione di forza fisica: è una questione simbolica.

In TV proprio come nel fumetto.

La morte sconfigge la vita, sovvertendo le regole naturali. Incluse quelle del regno animale.

The Walking Dead: Shiva
The Walking Dead: Shiva nel fumetto e in TV

Animali Zombie

Alcune storie di zombie scelgono di proporci animali trasformati in mostri.

Ricordiamo, giusto per fare qualche esempio, il gatto Church di Pet Sematary (nel romanzo di Stephen King e nel film che ne è stato tratto), Rufus (un altro gatto) in Re-Animator, gli uccelli zombie e soprattutto i cani zombie di Resident Evil…

E poi naturalmente ci sono i casi specifici, come quello del perdibilissimo Zoombies e di diversi altri film sullo stesso genere.

Nella maggior parte dei racconti di genere, però - e in quasi tutti quelli più riusciti - gli animali sono immuni dal virus che trasforma gli uomini in morti viventi.

Principalmente per due motivi: prima di tutto perché il significato sociale dello zombie (risalente a La notte dei morti viventi di George Romero) è fortemente connotato nel comportamento umano, che differisce parecchio da quello animale.

E poi perché gli animali, rispetto all’uomo, vengono viste come creature innocenti: non si sono macchiati dei terribili peccati dell’uomo, che nel genere di cui parliamo vengono puntualmente puniti con la piaga del risveglio dei morti ("Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla Terra").

Church, il gatto di Pet Sematary
Church, il gatto zombie di Pet Sematary

Shiva e la solitudine

Nei film catastrofici e post-apocalittici, il legame fra l’uomo e gli animali diventa simbolico non solo del legame con la natura (e il suo eventuale stravolgimento), ma soprattutto dell’empatia che l’essere umano prova per gli animali quando non gli è rimasto nessun altro.

Il messaggio, piuttosto evidente, è che gli animali sono sempre disponibili, per noi. Mentre noi siamo più disponibili per loro quando i nostri simili, per un motivo o per l’altro, non sono presenti. O non sono gradevoli, come spesso accade in questo genere di racconti.

Il legame fra Ezekiel e Shiva, quindi, non è solo il modo per rimanere ancorati al ricordo di un mondo “normale”, in cui il ciclo vita-morte andava come doveva.

Il loro legame è un legame di tipo famigliare: entrambi sono rimasti soli, separati dalle loro specie. Non sappiamo come e per quanto Ezekiel, nella serie, abbia dovuto sopravvivere prima di incontrare altre persone. Sappiamo, però, che non era solo: aveva Shiva, la sua compagna di viaggio, a fargli compagnia.

A proteggerlo. A dargli coraggio. E soprattutto a dargli conforto, sconfiggendo quel senso di solitudine che gli animali possono cancellare con la loro semplice presenza.

Succede, per esempio, con il cane di Io sono leggenda (sia nel romanzo che nelle varie trasposizioni cinematografiche). Con Lucky, protagonista del meraviglioso romanzo Il superstite di Carlo Cassola. Con i meta-lupi e i draghi di Game of Thrones. E in molti, molti altri casi…

Shiva era uno di quei personaggi la cui presenza rassicurava tutti (tranne i nemici).

Ci mancherà. Anche se, seguendo le orme del fumetto, ci aspettavamo la sua fine...

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