Tra loro c'è chi ha fatto anche l'attore, chi è diventato un'icona pop nel mondo delle etichette e chi è persino finito sulle pagine di un manga: sono i vini delle "Triple A", tra i più famosi produttori di vini naturali al mondo conosciuti come "artisti".
Le Triple “A”: l'innovazione nel mondo vinicolo passa dai manga, al cinema fino alle persone
Nel vasto panorama dell'enologia, le Triple “A” si sono distinte come pionieri e visionari, come "artisti" che hanno saputo coniugare la propria passione verso il vino con le tradizioni e la cultura popolare più autentica.
D'altronde il nome stesso di Triple "A" rappresenta un'idea ribella: le tre A individuano "Agricoltori, Artigiani, Artisti". Tre elementi essenziali che, secondo questa filosofia, convergono per creare un vino di eccezionale qualità. La sigla è nata dalla geniale intuizione di Luca Gargano, titolare di ‘Velier’, società leader di distribuzione di vini, liquori e prodotti alimentari, che per prima ha creduto nel valore dei vini prodotti in maniera naturale.
Proprio da quest'anno le Triple “A” festeggiano vent'anni dalla loro fondazione e oggi annoverano un catalogo ampio e variegato, con alcune delle autorità del mondo vitivinicolo mondiale. Dai vini del Nuovo Mondo agli artigiani più affermati, passando per gli artisti del vino che con maestria sanno interpretare la natura e il territorio attraverso l'uva, fanno parte di questa prestigiosa lista più di cento produttori, ognuno dei quali incarna l'eccellenza e l'autenticità del proprio terroir. Ma non solo.
Tra le Triple "A" infatti ci sono nomi così importanti che hanno suscitato l'interesse di svariati settori nel mondo pop: ne è un esempio Chateau Le Puy. Questa leggendaria cantina di Bordeaux, specializzata in una produzione che segue i principi biologici e biodinamici, è stata scelta per rappresentare il "nettare degli Dei" nel manga di Tadashi Agi, "Drops of God".
Oppure è il caso di Stefano Bellotti, il visionario poeta dietro il successo di Cascina degli Ulivi. Oltre a sfidare i metodi di coltivazione dei suoi tempi come uno dei primi che si approcciarono allo spirito ecologico dell'agricoltura, Stefano sfidò anche "il cinema", raccontando la sua storia come attore in “Resistenza Naturale”, un film di Jonathan Nossiter.
Le Triple “A” hanno dimostrato che il vino è molto più di una bevanda, è un'arte che richiede passione, dedizione e rispetto per la terra. Non di meno per la cultura (anche quella pop).
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