L’annuncio di Yamato Video ha già fatto parecchio rumore sui social: Nadia – il mistero della pietra Azzurra ritorna in una nuova versione rimasterizzata e senza censure su Amazon Prime Video dove sono già disponibili tutti gli episodi. Una notizia che creato una vera e propria onda di entusiasmo nei fan nostalgici di Nadia e Jean ma che, adesso, a bocce ferme, merita un attimo di riflessione. Le avventure della giovane acrobata e del ragazzo francese appassionato di ingegneria contro il capitano Nemo e l’organizzazione di Neo Atlantide guidata da Gargoyle sono note a moltissimi. Prima però di partire con il binge watching è bene però fare mente locale per una visione adulta e consapevole. Ecco 5 cose da conoscere prima di guardare l’anime.
Comprendere il racconto nella sua linearità
La serie è composta da soli 39 episodi ma ogni bambino degli anni novanta ha certamente avuto la sensazione che fossero molti di più. Colpa anche della programmazione a singhiozzo e altalenante di Mediaset – allora Fininvest – che non ha permesso di comprendere al meglio tutte le varie storylines, spesso complesse. Se consideriamo che le avventure di Nadia debuttano nel preserale di Italia Uno nell’estate del ’91 e poi traslocano su Rete 4 senza troppe comunicazioni è evidente immaginare come molti telespettatori abbiano perso alcuni episodi o si siano dovuti confrontare con dei buchi di trama. È vero: l’anime è stato replicato diverse volte ma la fruizione in streaming permette di poter immergersi totalmente nella storia che, tra l’altro, è ben strutturata. Tutta la prima parte (fino all’episodio 22) ha come arena d’azione il Nautilus, mentre il corpo centrale (episodi 23-34) è dedicato alle avventure “delle Isole”. Imperdibili poi gli ultimi 4 episodi che costituiscono un gran finale e spiegano l’effettivo mistero della pietra azzurra che definisce, in Italia, il titolo dell’intera serie.
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Poter apprezzare il prodotto originale, senza censure
Non è una novità: le forbici della censura hanno fatto a pezzi tantissimi anime in Italia. Episodi mutilati, dialoghi eliminati, interi episodi cancellati hanno spesso procurato nello spettatore più attento (e probabilmente adulto) un senso di straniamento. Nadia – Il mistero della pietra azzurra non è da meno: molte scene sono state rimosse, a volte per la comparsa di sangue ma il più delle volte per la presenza di Nadia senza veli. In parecchie scene la protagonista si trova senza vestiti, come nell’episodio 33, Operazione Salvataggio, probabilmente il più censurato. Qui Nadia e Grandis decidono di fare una doccia insieme, ma sono parecchi i momenti in cui la quattordicenne si ritrova senza veli, procurando in Jean delle reazioni che, per gli anime giapponesi, sono assai ricorrenti ma non erano accettabili per la televisione italiana dell’epoca. Nella versione andata in onda in Italia sono stati riadattati anche diversi dialoghi (in alcuni casi solo per ridurre la durata dell’episodio) mentre non è mai andata in onda la puntata 34, La mia adorata Nadia, che contiene alcune canzoni.
Vedere dove nascono le firme più importanti dell’animazione
Nadia – Il mistero della pietra azzurra vale una visione solo per vedere in azione le penne e le idee di due uomini che sono diventati i capisaldi dell’animazione di ieri e di oggi. A dirigere l’anime è stato infatti Hideki Anno, che era alla sua prima esperienza da regista in una serie televisiva. Lo stesso che ha poi firmato il classico evergreen Neon Genesis Evangelion, una pietra miliare per diverse generazioni. Il soggetto originale è invece d Hayao Miyazaki, il co-fondatore dell’ormai leggendario Studio Ghibli, quelli de La città incantata, Principessa Mononoke e il mio vicino Totoro, giusto per citare tre titoloni conosciuti da tutti.
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Scoprire tutto Jules Verne in versione animata
Se è vero che il soggetto originale è di Miyazaki è altrettanto vero che la storia è liberamente tratta da 4 incredibili romanzi di Jules Verne: Ventimila leghe sotto i mari, L’isola misteriosa, Due anni di vacanze e Cinque settimane in pallone. Il Nautilus e il Capitano Nemo (fondamentali nella storia) sono probabilmente gli elementi più riconoscibili dai romanzi. Ma ci sono anche tutte le tematiche e i valori principali dei libri per ragazzi che in molti avranno reputato “noiosi” in quanto classici ma che possono invece essere riscoperti nella loro magnificenza.
Rivivere il passato e scoprire la storia con un approccio adulto
Riguardare Nadia - Il mistero della pietra azzurra significa innanzitutto fare un viaggio emotivo per tutti coloro che oggi hanno tra i 30 e i 40 anni. Un salto nel tempo e nei ricordi che susciterà parecchie emozioni ma che non ha solo il sapore del passato e della nostalgia, ma anche quello della riscoperta. Se da bambini a catturare era probabilmente il fattore “avventura”, da adulti è possibile invece riflettere su tantissimi temi e valori fondanti della storia che possono essere percepiti solo con un approccio più maturo: il passaggio all’età adulta, la contrapposizione tra vita e morte, le tematiche anticoloniali e pacifiste. C’è molto di più di quello che pensiamo di aver visto.
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