Il mistero della pietra azzurra: il finale della storia di Nadia

Uno sguardo approfondito sull’anime di Hideaki Anno, riscoprendo il finale commovente e pieno di significato.

Autore: Ilaria Scognamiglio ,

Fushigi No Umi No Nadia (letteralmente Nadia dei mari delle meraviglie), o come è stato chiamato in Italia Il Mistero della Pietra Azzurra, è un anime prodotto dallo studio di animazione giapponese Gainax e seconda opera diretta da Hideaki Anno, dopo Punta al Top! Gunbuster del 1988.

Trasmesso all'inizio degli anni '90 da NHK (il servizio pubblico radiotelevisivo giapponese), Il Mistero della Pietra Azzurra venne accolto subito molto positivamente in Giappone, soprattutto per la lavorazione grafica, definita come una delle migliori degli anime giapponesi. Durante quel periodo, la protagonista Nadia vinse il premio del Personaggio Favorito nella rivista Animage, la più importante pubblicazione giapponese riguardante gli anime, superando la Nausicaa di Miyazaki, che era in testa alla classifica da molti anni.

In seguito è diventato un cult, restando noto nella storia dell’animazione come uno degli anime più coinvolgenti ed emozionanti di sempre.

©1989 NHK · SOGOVISION
Tutti i personaggi dell'anime ispirato alle opere di Jules Verne

L’origine di tutta la storia raccontata si trova in un soggetto del maestro Hayao Miyazaki, basato sul romanzo Ventimila Leghe Sotto i Mari di Jules Verne e chiamato Kaitei Seikai Isshu (Giro del mondo in fondo al mare), concepito negli anni '70. Il soggetto è rimasto per anni nelle mani di Toho, la casa cinematografica che ne ha poi commissionato la realizzazione all’emergente studio Gainax, che si era fatto apprezzare con le sue prime opere Le ali di Honneamise e Punta al Top! GunBuster.

Il fantastico mondo di Nadia ha tra le tante influenze proprio l’immaginario di Jules Verne, raccontato nei suoi numerosi romanzi come Ventimila Leghe Sotto i Mari, L’isola Misteriosa, Di fronte alla bandiera e Cinque settimane in pallone. Da questi romanzi sono stati estrapolati tanti elementi dell’anime, tra cui il Capitano Nemo e il suo Nautilus, personaggio essenziale in tutta la storia.

Ma le ambientazioni di Verne non sono le uniche ad aver influenzato la sceneggiatura di Nadia. L’anime infatti mescola all’avventura fantastica anche elementi del genere steampunk, ovvero quel filone fantascientifico che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica, spesso il XIX secolo. La sceneggiatura unisce, quindi, la tecnologia ai romanzi di formazione europei, oltre che a temi religiosi e cabalistici.

La bellezza di Nadia sta nel fatto che è un anime dalle due identità: da un lato, risulta una storia di avventura per bambini completa, con elementi quali un simpatico leoncino migliore amico della protagonista e un trio buffo di antagonisti. Dall’altro lato, però, è una fantasia sorprendentemente dark e cupa, con elementi steampunk e che tratta molti temi anticoloniali e contro la guerra, proprio come nei romanzi di Jules Verne.

La serie è composta da 39 episodi, divisibili in 3 capitoli:

  • 1-22 presentazione dei personaggi e vita a bordo del Nautilus
  • 23-34 capitolo delle isole
  • 35-39 gran finale

Ma come finisce la storia di Nadia? Scopriamolo insieme.

INDICE

Trama e curiosità

Jean è un simpatico ragazzo di 13 anni e il suo sogno è quello di diventare un grande inventore. Con l’aiuto di suo zio, costruisce un aereo e lo porta a Parigi all’Esposizione Universale del 1889. Mentre collauda la macchina con lo zio vede passare Nadia, una ragazza di 14 anni, orfana, che lavora in un circo come acrobata e ha come unico amico il leoncino di nome King.

Per Jean è amore a prima vista e, dopo averla conosciuta, decide di seguirla alla ricerca del suo passato e delle sue origini. Insieme cercano di riportare Nadia nella sua terra natia, ma questo compito risulta difficile poiché lei non ha ricordi della sua vita prima del circo. 

Oltre a questo piccolo ostacolo, Nadia e Jean si trovano a dover fuggire al trio di avventurieri composto dalla rossa e prorompente Grandis Granva e i suoi due scagnozzi, il forte Sanson e il geniale Hanson. Il trio vuole rubare alla ragazzina il gioiello con la pietra azzurra che Nadia porta sempre al collo e che, illuminandosi, è in grado di avvisarla di un pericolo imminente.

La pietra è per la ragazza l’unico collegamento alle sue vere origini, quindi un oggetto più che importante per lei. Jean e Nadia si ritroveranno a dover fuggire da Grandis e la sua banda, che li inseguono a bordo del loro carro armato, Gratank, genialmente ideato per operare su terra, cielo e mare.

La loro fuga li porterà all’inizio della loro avventura e, ben presto, i due si ritroveranno a bordo del sottomarino Nautilus comandato dal capitano Nemo, che ha anche lui una pietra azzurra come quella di Nadia, solo più grossa.

©1989 NHK · SOGOVISION
L'equipaggio del Nautilus con il Capitano Nemo

L'equipaggio, tra cui Electra (ufficiale in seconda di Nemo), aiuta Nadia e Jean a riparare l'aereo e qui i due apprendono che il Nautilus sta combattendo contro l'organizzazione segreta di Neo-Atlantide guidata da Gargoyle, il vero antagonista della storia, che vuole dominare il mondo.

I due ripartono, ma vengono abbattuti da Neo-Atlantide e precipitano su un'isola che non è niente altro che la base segreta di Neo-Atlantide. Sull'isola Jean e Nadia incontrano Marie, una bambina orfana di 5 anni alla quale i neo-atlantidei hanno ucciso i genitori, che si aggrega a loro nel loro viaggio. Nel frattempo Gargoyle sembra interessarsi a Nadia, pare conoscere sia lei che il suo passato e cerca più volte di catturarla. 

Sempre sull'isola Jean e Nadia incontrano di nuovo Grandis, Hanson e Sanson e decidono di allearsi con loro per sfuggire alle grinfie di Neo-Atlantide.

Intanto Gargoyle sperimenta la Torre di Babele, la prima arma ottenuta dalle antiche tecnologie di Atlantide. Il potere della Torre è talmente grande da poter polverizzare in un attimo un'isola nelle vicinanze, ma questa può effettuare solo un test, a causa di una componente mancante: la pietra azzurra di Nadia

I tre ragazzi e i tre avventurieri vengono salvati di nuovo dal Nautilus mentre la base di Neo-Atlantide è distrutta dall'esplosione della Torre di Babele.

Per Nadia inizia un viaggio in compagnia di tutti i suoi amici, ma soprattutto ha inizio un momento per lei di grande riflessione. Lentamente comincerà a capire sempre più dettagli sulla sua vita, sulle sue misteriose origini e sullo strano legame che ha con il capitano Nemo. Un legame importante che verrà svelato in ogni dettaglio nel finale della serie.

Ne Il Mistero della Pietra Azzurra ci sono alcuni richiami all’animazione precedente al 1990. Ad esempio, i tre presunti “cattivi” Grandis, Sanson e Hanson sono un omaggio ai cattivi della serie delle Time Bokan (le varie serie di Yattaman, I predatori del tempo, Calendar Men, ecc.), conosciuti come il Trio Drombo. Ma non solo: ci sono richiami ovviamente all’animazione di Miyazaki e alcuni rimandi a Capitan Harlock e ai tipici robottoni dell’animazione giapponese anni '80.

Durante lo svolgimento della storia, Hideaki Anno riesce a trattare differenti tematiche importanti, nonostante prevalga un clima spensierato. I concetti che vengono approfonditi sono i rapporti tra le generazioni, il passaggio dall'infanzia alla vita adulta, riscoprire le proprie radici, la sopraffazione e il dominio, la speranza nel futuro e della vita e della morte, come creazione e distruzione. Tutto questo Anno lo rende possibile attraverso una profonda caratterizzazione dei suoi personaggi, senza dimenticare nessuno.

Caratteristiche che fanno de Il mistero della pietra azzurra un prodotto differente da altri anime in quegli anni, con un'eroina mai vista prima, forte e testarda, per nulla arrendevole, ma con una sensibilità rara. Inoltre, troviamo un villain di tutto rispetto che contrasta i protagonisti in modo avvincente, regalando a tutti un'avventura fantascientifica e fantastica nello stesso momento. 

La trama è piena di momenti esilaranti e di inseguimenti al potere. Si alternano scene romantiche a eventi tragici, intervallati da spezzoni comici, il tutto contornato da intrighi e misteri che si svelano pian piano verso il finale.

 

Il finale dell'anime

Negli ultimi episodi dell’anime, si svela il vero “mistero” della pietra azzurra. Cos’è veramente questo gioiello che ha accompagnato i protagonisti dalla prima puntata?

Lo scoprirà Nadia, quando realizzerà di essere in realtà la principessa di Neo-Atlantide, detentrice del terribile potere di questa pietra, che è destinata a distruggere l'umanità. Ben presto realizzerà che l’imperatore è in realtà suo fratello maggiore: entrambi sono figli del Capitano Nemo, antico Re della perduta civiltà di Tartesso. 

©1989 NHK · SOGOVISION
Nadia in una scena de Il mistero della pietra azzurra

Una civiltà distrutta 14 anni prima dallo stesso Nemo per evitare che il colpo di stato effettuato dal primo ministro Nemesis Ra Algol, che scopriamo essere Gargoyle, portasse all'attivazione della Torre di Babele, e quindi alla dominazione della Terra. Le pietre azzurre di Nadia, Nemo e dell’imperatore Neo permettono di scatenare un potere vitale o mortale per l’intera razza umana. Insieme, vengono utilizzate per sconfiggere Gargoyle, mentre tutti i membri del Nautilus restano in salvo grazie al sacrificio del capitano Nemo, che perde la vita per permettere la loro fuga. 

L’epilogo della vicenda si apre nel 1902, esattamente dodici anni dopo tutti gli avvenimenti. Qui, un’adulta Marie racconta tutto quello che è successo ai protagonisti della vicenda. Il Nuovo Nautilus è stato fatto affondare al largo del Giappone e l’equipaggio si è sciolto.

Jane e Nadia, hanno finalmente coronato il loro amore con il matrimonio, nel 1897. Ora sono genitori, Nadia è sempre vegetariana ma meno rigida, visto che Jean può mangiare ciò che vuole senza essere condizionato.

Yoshiyuki Sadamoto
I novelli sposi Jane e Nadia

Il trio di Grandis, Hanson e Sanson si è sciolto, ognuno è andato per la sua strada.

Grandis è sempre affascinante e circondata da tantissimi corteggiatori, ma continua a cercare il vero amore. Hanson dopo aver fondato una società automobilistica, sta diventando l'uomo più ricco del mondo, ma non si è mai sposato. Sanson, invece, si è sposato proprio con Marie nonostante la grande differenza d'età (ricordiamo che Marie nella serie è solo una bambina, mentre Sanson è già adulto) e sono genitori. Infine Electra, il secondo ufficiale del Nautilus, legata da tutta la vita da un amore profondo per il Capitano Nemo, ha visto morire il suo amore ed è rimasta sola ad allevare il loro bambino.

L'episodio finale di Nadia è preciso, dà una soddisfacente conclusione alla grande avventura vissuta da tutti i protagonisti, buoni e cattivi. Soprattutto, svela perché questa pietra azzurra, che sembrava solo un gioiello, si rivela qualcosa di più antico e potente, che ha cambiato la vita di Nadia per sempre.

Ognuno ottiene l’epilogo che merita, un finale che lascia un senso di appagamento a chi guarda. Il fantastico viaggio dei protagonisti è finito, tutto è stato spiegato e ognuno ha ottenuto qualcosa, nel bene o nel male. Questo dimostra come Il Mistero della Pietra Azzurra sia una serie matura e per nulla scontata, che regala allo spettatore uno spettacolo piacevole, con numerosi elementi di analisi e non lasciando niente al caso.

 

Cosa ne pensate de Il Mistero della Pietra Azzurra?

- Articolo a cura di Ilaria Scognamiglio

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