La colonna sonora di Summertime è sorprendente e sognante come l'estate

Un sorprendente impasto di generi musicali, dal jazz al cantautorato indie, accompagna e illumina Summertime, assaporando la magia e la malinconia dell’estate.

Autore: Alice Grisa ,

Chi ha visto Summertime, la serie italiana disponibile dal 29 aprile su Netflix, è possibile che abbia provato uno straniamento di fronte allo scollamento (voluto? Non voluto?) tra le musiche così particolari, chiaroscurali, hipster-indie, nostalgico-vintage, di cantautorato indipendente di Summertime e la storia, così soft, zuccherosa e in toni pastello.

La regia è ambiziosa, la fotografia interessante, la colonna sonora assolutamente sorprendente, ma fanno da cornice a una storia molto semplice, su un amore estivo più alla Sapore di mare che alla Tre metri sopra il cielo, romanzo (e film) a cui Summertime dichiaratamente s’ispira.

In questo caso la musica ha una funzione talmente imponente da sovrastare, a tratti, la narrazione e, in alcuni passaggi, è in grado addirittura di sublimarla. Il lavoro a cura di Giorgio Poi è davvero un catalogo imperdibile di brani nostalgici del passato e microsuccessi di nicchia del presente, a partire da Odio l’estate di Bruno Martino, presente in diverse versioni, al punto da costituire un tratto sonoro-identitario della protagonista, che nonostante il suo nome odia questa stagione.

Il resto è un mix di ispirazioni, dal pop di Francesca Michielin, passando per Calcutta e gli altri cantautori indie del sottobosco italiano, senza dimenticare Ella Fitzgerald, Jesus and Mary Chain, Missili di Frah Quintale, una spolverata di trap e grandi successi della tradizione come Il cielo in una stanza.

C’è tutto in questa soundtrack malinconica e cesellatissima, perfetta per esprimere gli stati d’animo dei protagonisti più degli snodi della storia.

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La soundtrack con la tracklist da riascoltare

Dall’indie alla trap, dal vintage al jazz, dal pop al melodico: tanti generi si mescolano per accompagnare i profumi, i colori dell’estate e la voglia di innamorarsi.

Dal brano portante Leoni al ricordo di Odio l’estate fino a Summertime, grande successo jazz di Ella Fitzgerald, ogni segmento musicale è una guida preziosa per gli scossoni che vivono i ragazzi nella stagione calda, la stagione dei fenicotteri e dell’amore.

Su Spotify troviamo la colonna sonora completa, da ascoltare e riascolare per tuffarsi nelle summer vibes.

Il brano portante – Leoni di Francesca Michielin feat. Giorgio Poi (e il tutorial) 

La voce pulita di Francesca Michielin e l’apporto creativo di Giorgio Poi costruiscono il brano portante della serie, una celebrazione dell’estate che porta il nome di Leoni.

In un video creato apposta per Netflix, Giorgio Poi propone ai fan della serie un tutorial per imparare a suonare la canzone con la chitarra.

“Sono solo tre accordi”, assicura.

Ecco il testo:

Se guardi bene c'è un filo sottile, è il profilo del mare 
Non ci può andare nessuno, nemmeno chi è bravo a nuotare 
Ma quando arriva l'estate, arriva sempre dalla finestra e ti accarezza la testa 
Si nasconde nel buio di notte, ti sveglia alle 7:00 
Uh-uh 

E va bene così, se abbiamo perso davvero il controllo 
Fra un libro aperto e un mistero profondo 
Noi con le mani batteremo sul mondo 
Ci chiameremo "forti" fino a domani, ci sentiremo leoni E non basterà la luce accesa a cancellare le stelle 
Ne inventeremo altre ancora più belle 
Sull'autostrada con le macchine ferme 
Ascolteremo una canzone d'amore, che non parla d'amore 
Però 

C'è un'aria leggera che soffia su queste giornate 
È un'aria che muove i capelli e consola le spalle bruciate 
Ma quando arriva l'estate, sembra che tutto rimanga uguale, ma di un altro colore 
E ci si ferma a parlare per ore, davanti al portone 
Uh-uh 

E va bene così, se abbiamo perso davvero il controllo 
Fra un libro aperto e un mistero profondo Noi con le mani batteremo sul mondo 
Ci chiameremo "forti" fino a domani, ci sentiremo leoni 
E non basterà la luce accesa a cancellare le stelle 
Ne inventeremo altre ancora più belle 
Sull'autostrada con le macchine ferme 
Ascolteremo una canzone d'amore, che non parla d'amore 

I cameo dei Coma_Cose e di Raphael Gualazzi

I Coma_Cose sono molto presenti nella colonna sonora (insieme a Salmo, Coez, Franco126 e gli altri) e seguono perfettamente gli andamenti e i saliscendi della storia, nonché i piccoli e grandi drammi dei protagonisti. 

Fanno anche un cameo, proprio sulla spiaggia di Cesenatico, quando Dario, con il cuore a pezzi dopo la dichiarazione a Maddalena, si lascia andare alle lacrime durante l'esibizione serale del duo.

Netflix
Il cameo dei Coma_Cose in Summertime
I Coma_Cose in Summertime

I Coma_Cose sono nati a Milano, composti da Fausto Lama e dalla femcee California, che si sono conosciuti anni fa mentre lavoravano come commessi di dischi proprio in un negozio del capoluogo lombardo.

Il genere dei Coma_Cose è interessante proprio perché ibrido: una sorta di “street pop” che mischia pop e rap, strizzando l’occhio all’indie.

Oltre ai Coma_Cose anche il jazzista Raphael Gualazzi fa un cameo. Non sulla spiaggia insieme ai ragazzi in festa, ma a Roma, durante un'esibizione al Teatro Marcello, nella rassegna dei Concerti dei Tempietto. Gualazzi esegue Summertime in qualità di un membro fittizio della band del padre di Summer, il trombettista Anthony Bennati.

Netflix
Raphael Gualazzi in una scena di Summertime
Il cameo di Raphael Gualazzi

Che ne pensate? Vi è piaciuta la colonna sonora di Summertime?

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