Jurassic World - Il dominio prova che a Hollywood non manca la Cina

Il nuovo Jurassic World parte benissimo negli Stati Uniti e invita a chiedersi: Hollywood ha bisogno davvero del box office cinese?

Autore: Elisa Giudici ,

Hollywood ha davvero bisogno della Cina? L'avvio di questa estate cinematografica e i risultati dei primi blockbuster usciti a maggio e giugno fanno molto riflettere in merito alla recente ossessione statunitense per il botteghino cinese. 

I fatti in breve: la Cina ha un immenso mercato cinematografico, che può garantire (da solo!) incassi da centinaia e centinaia di milioni di euro. Un numero sempre crescente di sale in costruzione, una popolazione numerosissima e affamata di eventi e un economia in crescita sono il mix perfetto per rendere Pechino e dintorni La nuova Mecca degli incassi cinematografici.

C'è però più di un problema. Innanzitutto il rigido controllo cinese sulle pellicole che possono venire proiettate nel paese. Il numero di film stranieri distribuibili in Cina è rigidamente limitato e, per ottenere l'approvazione governativa, spesso bisogna passare dalle maglie di una censura molto rigida (vedi quanto successo con Animali Fantastici). 

C'è un altra incognita da tenere in considerazione: l'imprevedibilità del botteghino cinese. È davvero difficile fare previsioni su cosa piacerà al pubblico cinese e cosa no, tanto che una distribuzione in Cina equivale a una roulette russa. 

Cosa c'entra tutto questo con i dinosauri di Jurassic World - Il dominio? Molto, in effetti. 

Jurassic World - Il dominio: ai dinosauri non manca il botteghino cinese

 

Nel 2018 proprio Jurassic World - Il regno distrutto è stato l'ultimo film statunitense a segnare un risultato stellare in Cina, guadagnando 267 milioni di dollari. Tanti, ma comunque non così dirimenti su un botteghino di oltre 1 miliardo e 300 milioni di dollari. 

I blockbuster USA distribuiti prima e dopo Il regno distrutto hanno avuto performance altalenanti o sotto le attese. Vale la pena notare che la Cina sta opponendo sempre più resistenza alla distribuzione dei film Marvel, con ragioni che talvolta suonano più che una scusa che un problema effettivo, segno che forse c'è il timore che una distribuzione di queste pellicole segnerebbe un risultato clamoroso. 

Nel frattempo in Cina si stanno attentamente coltivando blockbuster interni, capaci di numeri strepitosi (il recente The Battle at Lake Changjin ha superato i 900 milioni di dollari quasi interamente guadagnati in patria). La Cina sembra seriamente intenzionata a creare la propria Hollywood, ottenendo anche il pieno controllo dei messaggi propagandistici non proprio sottili contenuti nei suoi film. 

Ed eccoci arrivati a Jurassic World - Il dominio, che ha guadagnato con le sole anteprime notturne di giovedì 18 milioni di dollari negli Stati Uniti. Sembra un numero basso, invece è un risultato importante, perché vuol dire che i fan si sono precipitati nelle sale che offrivano un'anteprima, riempendo le sale.

Film come questo, Top Gun Maverick e le ultime pellicole Marvel (sia Disney sia Sony) fanno pensare che, lavorando bene, Hollywood può farcela benissimo senza la Cina, specie se le autorità governative locali si dimostrano ambigue o richiedono continue censure. 

Senza dimenticare un ultimo dato, riportato dal sempre attento analista Scott Mendelson: Su ogni biglietto venduto in Cina, le major ottengono solo il 25% di quanto incassato nel paese).

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