Stasera in TV c'è Serenity - L'isola dell'inganno, scopri il finale e il significato del film

Serenity - L'isola dell'inganno è un controverso thriller del 2019. Ma in questo caso come non mai, il titolo rappresenta la storia. Perché nel film niente è come sembra...

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Autore: Silvia Artana ,

Un thriller raffazzonato o un'opera geniale? Serenity - L'isola dell'inganno tiene fede al suo nome e porta sullo schermo una storia in cui niente è come sembra. La trama è quella del più classico dei noir (pure troppo), ma Baker Dill non è (solo) un pescatore ossessionato da un grosso tonno che ha chiamato Giustizia. E lo stesso vale per la ex moglie che gli offre 10 milioni di dollari per uccidere il marito violento.

Stasera 25 ottobre in TV c'è Serenity L'isola dell'inganno dalle 00.04 su Italia 1

Dietro ai personaggi a una sola dimensione, ai salti logici, alle battute scontate, esagerate o fuori luogo, ai colpi di scena poco... sorprendenti e a una sensazione generale di déjà vu c'è una chiave di lettura ambiziosa. Forse.

Se non avete paura degli spoiler o se avete visto la pellicola con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jason Clarke e Diane Lane e non vi è proprio tutto chiaro, scoprite qui cosa significa il finale e la spiegazione del film.

Il significato del finale 

Il finale di Serenity - L'isola dell'inganno è come un puzzle in cui tutte le tessere vanno al loro posto. A partire dalla prima scena e per l'intero film, Steven Knight gioca a carte scoperte. Eppure o forse proprio per questa ragione, il plot twist arriva spiazzante.

Baker Dill, Karen e Frank Zariakas, l'isola di Plymouth, la barca Serenity, niente esiste. O per meglio dire, esiste in un videogioco creato da un adolescente di grande sensibilità e intelligenza, Patrick Zariakas.

Baker Dill è l'avatar di suo padre, John Mason, morto in Iraq e decorato al valore. Karen e Frank Zariakas sono gli alter ego virtuali della madre e del suo nuovo marito, un uomo alcolizzato, brutale e violento.

L'isola di Plymouth è il "luogo sicuro" di Patrick e il codice del gioco è una sorta di dialogo interiore che porta il ragazzino a maturare la drammatica decisione di uccidere il patrigno. In questo senso, Baker è il padre che Patrick vorrebbe lo salvasse, ma anche sé stesso.

Dopo avere desiderato a lungo "giustizia" (che nel videogioco è il tonno che ossessiona Baker), l'adolescente si spinge a un livello successivo. In tutti i sensi. Entra così in scena Karen con la sua offerta di 10 milioni di dollari (in contanti!) per uccidere Frank.

All'inizio, Baker rifiuta. Ma poco alla volta, la "tentazione" diventa più forte. Per lui e in definitiva per Patrick. Gli abitanti dell'isola che cercano di fare desistere l'uomo rappresentano la resistenza morale del ragazzino. Tuttavia, alla fine, Baker porta Frank sulla barca e lo butta in pasto agli squali. E Patrick uccide il patrigno. 

Probabilmente, l'omicidio di Frank sarà considerata legittima difesa. Di sicuro, il ragazzino è libero. Non solo Patrick non deve più temere il patrigno (per sé e sua madre), ma ha anche elaborato il lutto per la morte del padre.

I due riescono finalmente a parlarsi e il ragazzino dice che riscriverà il gioco. La promessa prende forma nell'isola di Plymouth che si scompone e ricompone intorno a Baker e nella presenza dello stesso Patrick nella realtà virtuale.

Una happy ending? Forse. Con un completo cambio di prospettiva, l'intero videogioco potrebbe essere una sorta di paradiso e il deus ex machina una qualche forza superiore. In quest'ottica, nel finale Patrick potrebbe essere morto e raggiungere finalmente suo padre e la... "serenità".

La spiegazione del film

Tutta la storia di Serenity - L'isola dell'inganno è un videogioco o una qualche realtà ultraterrena? Per quanto la seconda ipotesi sia suggestiva e non venga scartata nei dibattiti sul web, la prima è la più gettonata. A dare sostegno a questa teoria è la natura stessa del film.

Quando è uscita nel 2019, la pellicola di Steven Knight ha ricevuto per lo più critiche negative, per l'inconsistenza della trama e dei personaggi, l'intreccio banale, i dialoghi a tratti imbarazzanti e la sceneggiatura zoppicante. Ma se fosse tutto voluto?

Un'affascinante (e credibile) ipotesi che circola in rete è che Serenity - L'isola dell'inganno sembri un thriller di serie B perché è la creazione di un ragazzino. La vicenda è il plot del videogioco creato da Patrick che, per quanto sia indubbiamente brillante e molto dotato, è pur sempre (per l'appunto) un ragazzino. 

Questa lettura non solo spiegherebbe i diversi "problemi" del film, ma allo stesso tempo darebbe tutto un altro significato alla pellicola, facendola diventare un geniale, ambizioso gioco di specchi

D'altra parte, la certezza non c'è. E allora, l'ultima parola spetta a chi guarda.

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