Watchmen, la spiegazione della scena post-credit dell'episodio 8

L'ottavo episodio di Watchmen ha al suo interno una sequenza post-credit incentrata sul personaggio di Adrian Alexander Veidt, alias Ozymandias. Qual è il suo significato?

Autore: Marcello Paolillo ,

Watchmen è la serie HBO creata da Damon Lindelof, sequel ideale del graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons.

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In attesa del finale di stagione che andrà in onda il prossimo 15 dicembre, l'ottavo episodio di Watchmen termina con una scena post-credit che anticipa di fatto ciò che vedremo con molta probabilità nella puntata finale della prima stagione (via Collider). Ovviamente sconsigliamo la lettura a tutti coloro che non hanno ancora avuto modo di vedere il penultimo episodio.

Protagonista della sequenza è il personaggio di Adrian Veidt, alias Ozymandias (Jeremy Irons), un elemento apparentemente sconnesso dalle vicende della storia principale ambientata a Tulsa, in Oklahoma. Nel corso dei vari episodi abbiamo visto Veidt isolato in un maniero di campagna con una schiera di servi, cloni del maggiordomo Mr. Phillips (Tom Mison) e della domestica Ms. Crookshanks (Sarah Vickers).

Ozymandias è infatti tenuto prigioniero in quella "casa-prigione", tanto che sta progettando di fuggire da questa galera in cui è stato suo malgrado rinchiuso. Veidt è confinato su Europa, la luna di Giove a 390 milioni di miglia dalla Terra, un luogo messo in piedi dal Dottor Manhattan (Yahya Abdul- Mateen II). Nel 2009, dopo aver trovato Ozymandias a Karnak in Antartide, il semidio decise infatti di teletrasportare Veidt su Europa come "premio".

HBO
Un primo piano di Jeremy Irons nei panni di Ozymandias

Dopo aver violato l'unica regola imposta, ossia quella di non desiderare di partire dal luogo in cui è stato esiliato, Veidt è stato catturato e ritenuto colpevole dal Guardiano, il suo sorvegliante. La scena post-credit dell’ottavo episodio di Watchmen inizia proprio a ridosso di quell'evento, con Phillips e Crookshanks che chiedono a Veidt se davvero ha deciso di restare su Europa. Ozymandias sembra contrario alla cosa, tanto che i due servitori - chiaramente in disappunto - decidono di spappolare pomodori maturi in faccia al loro padrone.

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Vediamo poi Veidt un anno dopo, in una cella di prigione: il Guardiano gli fa visita con una torta gialla e viola preparata dai servi (e con sopra sette candeline, una per ogni anno trascorso in quel luogo). Il sorvegliante si rivela essere un clone dell'originale ”Adamo”, costruito dal Dottor Manhattan in persona per tenere sotto controllo il prigioniero. Ozymandias ribadisce al Guardiano che quel “Paradiso” inizia a stargli stretto e che sulla Terra i suoi otto milioni di bambini hanno bisogno di lui.

Il sorvegliante non sembra essere affatto contento della cosa, tanto che dice a Veidt di godersi la sua “fottuta torta”, prima di abbandonare la cella. Adrian spegne le candeline, ma subito dopo nota un ferro di cavallo di metallo nascosto all'interno del dolce, lo stesso che il signor Phillips aveva dato a Veidt per tagliare la sua torta nel suo primo anniversario.

L'uomo inizia quindi a usare il ferro di cavallo per scavare un buco sul pavimento della sua cella. Riuscirà quindi Ozymandias a fuggire e tornare sulla Terra? E se fosse proprio lui il cosiddetto "oggetto" ad essere precipitato dallo spazio in Oklahoma la stessa notte in cui Lady Trieu (Hong Chau) ha acquistato il terreno dove ha poi costruito il misterioso Millennium Clock?

Tutte le risposte a queste domande (e non solo) arriveranno quasi sicuramente nel finale di stagione di #Watchmen. Siete curiosi?

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