Il ruolo di Colette potrebbe essere quello giusto per Keira Knightley, quello della consacrazione definitiva come stella indiscussa del firmamento cinematografico. O quello del disastro. Perché interpretare Colette, donna rivoluzionaria, scrittrice impeccabile e artista scandalosa, non è un gioco da ragazzi.
Il film, diretto da Wash Westmoreland (Still Alice) e presentato in anteprima allo scorso Sundance Film Festival, è basato sulla storia vera di Sidonie-Gabrielle Colette, incredibile scrittrice francese.
Nel 1893 la modesta ragazza di campagna sposa Henri Gauthier-Villars (Dominic West), famoso scrittore noto con lo pseudonimo di Willy. Con l’uomo, più grande di lei di 14 anni, si trasferisce nel mondo artistico e mondano di Parigi.
Ben presto Willy le propone di scrivere le sue divertenti storie autobiografiche di bambina, Colette diventa così la sua ghost writer e scrive la serie dei romanzi di Claudine.
Il successo strepitoso del romanzo, che conquista tutte le giovani donne dell'epoca, convincono Willy a fare della protagonista Claudine un marchio pubblicitario.
L’uomo continua a sfruttare il talento della moglie, costringendola a scrivere anche quando lei non ne ha voglia. Stanca della prepotenza del marito e dei suoi continui tradimenti, Colette decide di ribellarsi pretendendo che anche il suo nome compaia tra gli autori del libro.
La sua forte personalità e il grande talento la renderanno presto la più famosa donna di lettere della prima metà del secolo. Ma non solo, con la collaborazione della marchesa Mathilde De Morny detta Missy (Denise Gough) Colette inizia una nuova fase della sua vita artistica, debuttando come danzatrice sul palco del Moulin Rouge.
Il biopic narra l’incredibile storia di un’artista a tutto tondo: scrittrice, attrice, giornalista Colette potrebbe essere definita come l’influencer della Belle Époque.
Nel cast anche Fiona Shaw (Pixels), Eleanor Tomlinson (Loving Vincent) e Robert Pugh (Il Trono di Spade).
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