Luca Marinelli, dal successo di Jeeg Robot a quello internazionale con The Old Guard

Autore: Alice Grisa ,

In Martin Eden è un proletario convinto per caso e per amore del potere salvifico della cultura. In The Old Guard un mercenario con poteri autorigeneranti.

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In passato è stato un supercriminale, un partigiano, un cantautore.

Luca Marinelli ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019 per il film di Pietro Marcello, distribuito da 01 Distribution, e il trionfo gli ha spalancato ulteriormente le porte internazionali.

Molti lo hanno (ri)conosciuto dal ruolo del criminale nervoso e psicopatico di Lo chiamavano Jeeg Robot, lo Zingaro, fumettoso e caratterizzatissimo. Perfettamente al suo posto come un tassello preciso nell’affresco dark-fiabesco raccontato da Gabriele Mainetti, quel curioso villain brillava nel suo spaghetti-cinecomic.

Il suo stile nervoso ma preciso lo rende perfetto anche per interpretare una caratterizzazione ispirata al mondo dei fumetti, come il personaggio di Nicky in The Old Guard, al fianco di Charlize Theron.

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Eppure Luca Marinelli è nato sicuramente molto prima di Martin Eden, di The Old Guard e prima anche di Lo chiamavano Jeeg Robot, nonostante il suo Fabio Cannizzaro si sia fatto amare alla follia, più di tutto il resto, tanto da diventare un meme, una GIF, un contenuto virale.

Trasformista, fulmineo, camaleontico, i grandi occhi sgranati, la tenerezza del sogno di cantare, la limpidezza nel commettere le azioni più sanguinose, lo Zingaro è stato il contraltare perfetto, un cartone animato per adulti, a Enzo Ceccotti il supereroe dei porno e degli yogurt, altrettanto multidimensionale e stralunato.

RaiCom
Una scena di Lo chiamavano Jeeg Robot
Lo Zingaro

Biografia e curiosità

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Nato a Roma il 22 ottobre 1984, è figlio del doppiatore Eugenio Marinelli, che lo introduce fin da bambino nel mondo del cinema.

Ha frequentato giovanissimo un corso di sceneggiatura e recitazione con Guillermo Glanc, che gli ha fatto scoprire che questa doveva essere la sua strada. Marinelli Jr. entra a far parte nel 2006 dell'Accademia nazionale d'arte drammatica, dove studia recitazione.

È stato pluripremiato, tanto da rivelarsi uno degli attori Millennials più amati nel nostro paese ma soprattutto all'estero.

Della sua vita privata si sa poco: Luca Marinelli non ha profili social, è schivo e riservato e vive tra Berlino e Roma, nel quartiere Monti. In un'intervista rilasciata a Repubblica aveva parlato delle differenze tra le due città.

C’è una grande mancanza di civiltà qui [in Italia, n.d.r.], di senso della cosa comune. A Berlino si respira il potere del popolo, che s’arrabbia se le cose vanno male. Noi no.

Ha avuto un periodo di grande interesse per la spiritualità e i costumi dei nativi americani. Marinelli ha spiegato sempre a Repubblica la dinamica.

Diventai un nerd dei nativi dopo aver letto il libro di Vittorio Zucconi Gli spiriti non dimenticano. Contattai un’associazione di fricchettoni che facevano un ritrovo in una tenuta vicino Roma, e lì ospitarono questo capo spirituale. Alla fine della giornata però saltai la “capanna sudatoria” perché dovevo tornare a casa, ero giovane.

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Ecco qualche altra curiosità su Luca Marinelli:

  • Non era sicuro che gli sarebbe venuto bene il ruolo del cattivo in Lo chiamavano Jeeg Robot. E invece...
  • Per interpretare Fabrizio De André ha fatto una lunga chiacchierata con Dori Ghezzi, perché voleva dargli onore nel modo giusto
  • Per il ruolo dello Zingaro ha frequentato un corso di canto
  • È fidanzato con Alissa Jung, attrice e pediatra tedesca, conosciuta sul set di Maria di Nazaret
  • È apparso anche ne I Cesaroni
  • Ha un carattere molto schivo, tanto che è difficile anche intervistarlo
  • Non ha Instagram ma solo Twitter, che però non aggiorna da tempo
  • Gestisce un'associazione benefica, PenPaperPeace, con cui ha ricostruito le scuole ad Haiti dopo il terremoto.

Carriera

Quella di Luca Marinelli può definirsi la classica gavetta nel mondo dello spettacolo. Impegnandosi tantissimo nel lavoro (e, a differenza di altri, meno nella propria immagine patinata), Luca Marinelli ha conquistato risultati tecnici, performance acclamate dalla critica che gli stanno aprendo l'universo internazionale.

La sua prima volta davanti alla macchina da presa è stata anche molto celebrata, grazie allo splendido "horror dell'anima" La solitudine dei numeri primi, diretto da Saverio Costanzo e tratto dal romanzo omonimo di Paolo Giordano.

La prima volta: La solitudine dei numeri primi

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Il debutto di Marinelli è rappresentato dal ruolo di Mattia nel film La solitudine dei numeri primi, una “non love story” diretta da Saverio Costanzo e tratta dal romanzo di Paolo Giordano.

La distanza, l’incomunicabilità, un evento drammatico in comune hanno unito Mattia e Alice, ma sono condannati a vivere su due rette parallele, come numeri primi destinati ad accompagnarsi ma impossibilitati a sfiorarsi. La favola horror di Costanzo aveva consegnato al pubblico un Luca Marinelli intenso e sofferto, costretto a ingrassare e dimagrire come prescrivevano le diagonali ponderali dei due protagonisti.

Medusa
Una scena de La solitudine dei numeri primi
Luca Marinelli è Mattia

Prima di interpretare Mattia, Marinelli era passato dal set de I Cesaroni e di Provaci ancora prof., due rassicuranti family fiction da prime time.

Prima di Jeeg Robot era apparso anche nell’adattamento di una graphic novel, L’ultimo terrestre, in Tutti i santi giorni, di Paolo Virzì, e con una piccola parte ne La grande bellezza.

Dopo il ruolo dello Zingaro nel film di Mainetti, le porte del cinema d’autore si sono definitivamente spalancate per Luca Marinelli, ma il ruolo della consacrazione sarebbe arrivato qualche anno più tardi, con Martin Eden.

L’abbiamo visto, in questo lasso di tempo, nell’adattamento di un romanzo di Beppe Fenoglio, nel ruolo del grande cantautore Fabrizio De Andrè, in quello di un padre impegnato in un on the road tutto italiano, fino ad arrivare a Martin Eden, il poeta “wannabe-borghese” che lo ha fatto volare a Venezia, con la vittoria di un premio importante.

Da Jeeg Robot a Martin Eden: Una questione privata, Lasciati andare, Principe libero, Ricordi?

Forte dal David di Donatello conquistato per Lo chiamavano Jeeg Robot, Luca Marinelli ha lasciato dietro di sé la potente caratterizzazione dello Zingaro per affrontare nuove sfide attoriali, il più possibile chiaroscurali. Lo abbiamo visto ne Il padre d'Italia nel ruolo di Paolo, padre improvvisato che intraprende un viaggio on the road da Nord a Sud con Mia, un’Isabella Ragonese dai capelli rosa, prossima a diventare mamma.

Good Films
Una scena de Il padre d'Italia
Coppia improbabile de Il padre d'Italia

Ha preso parte anche a Lasciati andare, una commedia con Toni Servillo nel ruolo di Elia, uno psicoanalista separato in casa che darà uno scossone alla propria vita quando dovrà mettersi a praticare esercizio fisico (e incontrerà una particolarissima allenatrice). Marinelli interpreta Ettore, piccolo criminale con problemi di memoria, che frequenta la moglie di Elia.

01 Distribution
Una scena di Lasciati andare
Il ladro Ettore

Una questione privata, dramma letterario di Beppe Fenoglio diretto dai fratelli Taviani, ci ha fatto riscoprire l’attore nei panni di Milton, un partigiano innamorato della giovane Fulvia e dubbioso sulla natura del rapporto della ragazza con il suo amico Giorgio. Nervoso e calibrato, Luca Marinelli riesce a imprimere al classico letterario tutta la forza e la solennità di cui è capace.

01 Distribution
Una scena de Una questione privata
Il partigiano Milton in crisi

I telespettatori del piccolo schermo l’hanno apprezzato però soprattutto in Fabrizio De Andrè – Principe libero, una pellicola distribuita da Nexo Digital e mandata in onda il 13 e 14 febbraio 2018 su Raiuno. Con spessore e mestiere, Luca Marinelli dà vita a uno sfuggente De Andrè che, nel momento di prigionia insieme alla compagna Dori Ghezzi a Tempio Pausania, ripensa al suo passato, alle amicizie, agli studi e all’amore per la musica.

Nexo Digital
Una scena de Il principe libero
Nei panni di Fabrizio De André

Il rimescolarsi dei generi che ha accompagnato la carriera recente di Luca Marinelli lo ha portato infine al sentimentale Ricordi?, diretto da Valerio Mieli (il promettente regista di Dieci inverni). Ricordi? è un percorso intimista nei sentimenti che non possono fare a meno di passare da un punto di vista personalissimo. Lui e Lei maneggiano i frammenti di una storia d’amore mai lineare, mai prevista, che obbliga due giovani (o meno giovani) innamorati a rimettersi in discussione.

Bim
Luca Marinelli nel film Ricordi?
Luca Marinelli in Ricordi?

Il coronamento: Martin Eden

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Tratto liberamente dal romanzo di Jack London, #Martin Eden è ambientato a Napoli, una Napoli nervosa e frenetica, dove si consuma l'ardore (e la disillusione) del marinario Martin Eden, che conosce una ragazza aristocratica e per lei si avvicina al mondo dei libri e della cultura, una strada che inaspettatamente potrebbe portarlo alla rinascita sociale e culturale.

Luca Marinelli, intenso e sanguigno, coglie la sua occasione al volo e si tuffa nell’istruzione come possibile mezzo di accesso verso un mondo da cui si era sempre distanziato, ma di cui progressivamente scopre gli infiniti paletti, le grettezze, i limiti, le paure per una classe sociale pronta alla rivoluzione ma mai abbastanza coesa.

Rai
Una scena di Martin Eden
Il dramma Martin Eden, ambientato nel 1800

Le sfaccettature del legame dell’uomo con Elena, una ragazza di uno strato sociale superiore, ricadono come tante scintille nel comparto politico, culturale, sociale, sentimentale, e Luca Marinelli, istrionico e trasformista, è stato bravo a raccontarle tutte, alternandosi nel montaggio visionario e nervoso ai materiali di archivio scelti e inseriti da Pietro Marcello.

L’ambito premio a Venezia consacra l’ascesa di Marinelli, dopo una gavetta più che rispettabile e tanti anni di studio, all’Olimpo dei (circoscritti) attori italiani degni di nota anche a livello internazionale.

Insieme a Charlize Theron: The Old Guard

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Film d'azione e avventura diretto da Gina Prince-Bythewood, con un cast stellare che al fianco di Marinelli schiera Charlize Theron, KiKi Layne, Marwan Kenzari e Chiwetel Ejiofor, racconta di un gruppo di soldati mercenari che condividono una condizione: l'immortalità. Questo li convoglierà in una missione comune, anche se dovranno confrontarsi con altri esseri estremamente potenti, una minaccia per la salvezza.

Soldati o supereroi? Una via di mezzo. The Old Guard, distribuito da Netflix, rappresenta il salto definitivo dell'attore Marinelli, che nella pellicola interpreta Nicky (Nicolo di Genova).

Dove rivedremo Luca Marinelli dopo questo progetto, disponibile dal 10 luglio su Netflix? Un film romantico? Un film d'autore? Un blockbuster di Hollywood? Non vediamo l'ora di scoprirlo.

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