Sembra passato il tempo in cui le storie crime erano nettamente divise, separando con un’invisibile, ma percettibile linea criminali e giustizia. A partire dal mondo seriale, stiamo assistendo a una visione meno ideale e più sporca, cinica della meccanica della narrativa poliziesca, in cui ironicamente la figura del poliziotto passa in secondo piano, asservito alla preminenza di ruoli più dominanti e moralmente ambigui.
Se il piccolo schermo interpreta questa nuova anima del crime con serie come Mayor of Kingstown, all’interno del mondo fumettistico questa dinamica ha già condotto a diverse produzioni in tal senso, come ricorda la prolifica produzione di Brubaker e Phillips con criminal o la serie di Reckless. Ad arricchire questo filone narrativo si impone ora Newburn, serie creata da Chip Zdarsky per Image Comics e pubblicata in Italia da saldaPress.
- Il crimine secondo Zdarsky
- Chi è Easton Newburn?
- Il braccio sporco della legge
- Il mondo di Newburn
- Come leggere Newburn
Il crimine secondo Zdarsky
Vedere Zdarsky associato a una produzione al cui centro sono inseriti temi legata alla meccanica della giustizia non è certo una novità. I lettori marveliani ricordano con piacere la gestione di Zdarsky del Diavolo Custode, in cui il tipico elemento legal di Daredevil viene ben caratterizzato, riportando Matt Murdock all’interno del complesso sistema legale americano.
Forte dei suoi trascorsi personali all’interno del mondo giudiziario americano, Zdarsky ha mostrato di padroneggiare con tagliente precisione i tratti essenziali del mondo giudiziario declinandolo all’interno dei storie in cui queste leggi vengono aggirate e asservite alle esigenze narrative.
Se all’interno del contesto supereroico questa libertà poteva essere gestita con una certa facilità, dando vita a una storia maggiormente concreta e realistica si richiede un’interpretazione che mantenga una certa attinenza al quotidiano, giocando con equilibrio tra rispetto della legge e asservimento della medesima ai fini dei personaggi.
Un tratto che per Zdarsky si sposa alla perfezione con la concezione di police procedural, dove a dominare non sono tante le dinamiche azioni di polizia, quanto il lavoro ‘da marciapiede’, fatto di indagini, confronto con testimoni e costruzione di un caso da portare in tribunale. Meno NCIS e più Law & Order, per fare un paragone televisivo, ma in Zdarsky questo interesse lo porta a uscire da un distretto di polizia e arrivare nelle strade della Grande Mela, lontano da occhi indiscreti e svelare quali siano i veri poteri che controllano il potere a New York.
Chi è Easton Newburn?
Easton Newburn è un uomo solitario, granitico, che si muove con compassata sicurezza tra le lotte di potere che dominano le strade della Grande Mela. Un tempo poliziotto, Newburn è ora un investigatore, coinvolto spesso in casi che rischiano di trasformare il delicato equilibrio di potere delle strade newyorkesi in una polveriera pronta a esplodere. Motivo per cui i clienti di Newburn non sono normali cittadini, ma le famiglie criminali che controllano New York, che consce della necessità di aver una figura di riferimento super partes vedono in Newburn il loro uomo di riferimento.
Rispettato e odiato, protetto ma anche sempre nel centro del mirino, Newburn è la faccia pubblica di un mondo criminale che cerca di preservare una facciata di rispettabilità, mantenendo un’ipocrita aura di intoccabilità. Tramite le sue conoscenze, dalla polizia alla stampa, Newburn riesce ad arrivare sia dove le famiglie criminali non hanno accesso, come schedari e fascicoli della polizia, sia dove gli uomini in blu non sono ben accetti.
La fama di Newburn aggira questi ostacoli, rendendolo l’uomo perfetto per operare su questo labile confine tra giustizia e politica, considerato come il modus operandi che Zdarsky imposta alle relazioni tra famiglie sembra ispirarsi più a un delicato gioco di alleanze e concessioni che non alla tradizionale visione violenta e sanguinaria tipica dei gangster movie.
Ma muoversi tra questi due mondi non è facile, come scoprirà lo stesso Newburn. Anni di servizio come voce della ragione tra le diverse forze in gioco non garantisce l’immunità a Easton, soprattutto quando una decisione errata le mette nel centro del mirino delle diverse famiglie criminali della Grande Mela.
Il braccio sporco della legge
Easton Newburn diventa il fulcro di una dinamica sociale sporca e nebulosa, lontana dal concetto ideale di giustizia, che coinvolge non solamente i criminali, ma ponendo anche le forze polizie all’interno di un meccanismo che si allontana dalla sua etica.
Il mondo che ruota attorno a Newburn sembra risentire di un rapporto bipolare con il detective di Zdarsky, come se la sua importanza per mantenere uno status quo sempre in precario equilibrio non lo manlevi dall’esser visto come un burattinaio odiato e tollerato come male necessario. Percezione che non sfugge allo stesso Easton, che in diverse occasioni si dimostra consapevole di come il suo ruolo sia quello di tramite tra due mondi antitetici per via delle sue conoscenze.
Un’apparente visione cinica e utilitaristica del proprio ruolo non manca di mostrare crepe da cui emerge una personalità non scontata, figlia di un vissuto personale che si rivela rapidamente la chiave di lettura del personaggio. Il tratto tipico di Newburn è la forte connessione tra i protagonisti, compresa la collaboratrice del detective, Emily, le cui vicende personali vengono ricondotte all’ecosistema criminale in cui si muovono.
Pur imbastendo una narrazione episodica, Zdarsky crea un’evoluzione continua dei rapporti tra personaggi e ambiente che, pur consentendo di apprezzare la verticalità di ogni racconto contribuisce a creare una più ampia visione di Newburn. Non solo tramite la lenta ma puntuale dei tratti specifici dei personaggi, trattata tramite una scansione anche verbale dell’indole dei diversi characters, ma dando vita a una serie di tensioni interpersonali che servono sia come motore della singola storia che come specchio del ruolo di Newburn in questo mondo criminale.
Zdarsky ha il merito di creare una vera e propria cosmogonia criminale, non limitandosi a identificare nomi familiari per gli appassionati di crime, ma stabilendo un corpus di regole che regolamentano la vita criminale di New Yorkese, una liturgia con tanto di luoghi preposti alla sua perpetua consacrazione, come il famigerato Castello Nero. Con la sua solita attenzione, Zdarsky rende Newbrun contemporaneamente custode di questo gentlemen agreement e manipolatore dello stesso, rendendolo apparentemente il grande burattinaio di questo racconto crime, lasciando comunque al lettore un interrogativo: Newburn è il vero signore di New York o è divenuto schiavo della sua stessa funzione?
Il mondo di Newburn
Per dare corpo al suo Newburn , Zdarsky si è affidato a un figlio d’arte, Jacob Phillips, che arriva dall’esperienza di colorista alle dipendenze del padre Sean e di Ed Brubaker. Occasione perfetta per familiarizzare con un disegno che esprima le vene drammatiche e tese di una mafia story, declinandola però in una personale visione.
Pur mostrando una certa familiarità con lo stile paterno, Jacob ha un tratto più pulito e definito, valorizzando maggiormente l’espressività dei personaggi in funzione della storia, con una fisicità che riempie le tavole senza soffocarle, evocando una grinta e una dinamicità in linea con le tensioni emotive suggerite dalla trama di Zdarsky.
L’attenzione si focalizza sempre sugli sguardi dei protagonisti, creando un linguaggio tra Easton e gli altri attori di questa storia che trasmette il senso di tensione della visione di Zdarsky, tramite gesti misurati e un perfetto utilizzo di posture e movenze.
Anche la colorazione si mostra autonoma rispetto alla precedente opera di Phillips sui lavori paterni, mostrando una maggior chiarezza e adattandosi con più freschezza alle diverse situazioni. Dove in Reckless si aveva una cromia accesa e a tratti lisergica, per Newburn Phillips opta per un approccio più sintetico, meno vivace e con una propensione per tinte definite e dall’ombreggiatura attenta, operando al meglio anche in vignette prive di sfondo dove l’assoluto candore in cui si muovono i personaggi viene ben bilanciato da giochi di ombre e prospettive suggerite tanto dal punto di vista dei disegni quanto da una colorazione di movimento.
Come leggere Newburn
Contrariamente all’altra interessante proposta di saldaPress firmata da Zdarsky, Stillwater, Newburn 1 viene presentato in due volumi cartonato solidi e compatti, che sin dall’asciutta ma spettacolare copertina colgono le giuste atmosfere della storia di Zdarsky, proposte in un’edizione di ottima fattura, impreziosita da un ricco comparto di extra che svela al lettore il processo creativo dietro questa appassionante serie.
Newburn - vol. 1
Easton Newburn è un detective privato al servizio della criminalità organizzata. Un ex poliziotto gelido, calcolatore e in grado di districare gli enigmi più complicati. Esperto di conflitti tra gang criminali rivali, in molti lo definiscono il più grande investigatore del mondo. Newburn è quindi perennemente nel mirino di cosche malavitose – dalla mafia alla yakuza, a seconda di chi sia il suo committente – e di ogni tipo di criminalità: il suo lavoro, svolto secondo un preciso senso morale, lo fa guadagnare bene, ma rende anche la sua vita profondamente insicura... Dal premio Eisner Chip Zdarsky – oggi uno dei più prolifici e apprezzati sceneggiatori della scena fumettistica USA – arriva Newburn, una nuova serie crime con fortissime componenti noir, costruita attorno a un personaggio indimenticabile che attualizza la figura dell’investigatore geniale alla Sherlock Holmes. Un avvincente police procedurale immerso nel mondo del crimine che rimanda alle atmosfere di celebri serie TV come The wire. Ai disegni, Jacob Phillips, perfetto nel rendere ancora più serrata e incalzante la narrazione di Zdarsky
Newburn - vol. 2
Gli errori del passato si stanno pericolosamente avvicinando a Easton Newburn. Mentre i suoi alleati si rivoltano contro di lui uno dopo l’altro, il detective dovrà adottare misure sempre più disperate per proteggere la propria vita. Ma, con i nemici in agguato dietro ogni angolo, per quanto ancora la partner di Newburn, Emily, rimarrà al suo fianco? Il secondo e conclusivo volume di Newburn, un’entusiasmante serie crime scritta da Chip Zdarsky e disegnata da Jacob Phillips, costruita attorno a un personaggio indimenticabile che attualizza la figura dell’investigatore geniale alla Sherlock Holmes. Un avvincente police procedurale immerso nel mondo del crimine che rimanda alle atmosfere dei serial televisivi, e alla loro narrazione serrata e incalzante.
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