Will Hunting - Genio ribelle, le frasi più belle del film con Robin Williams

Will Hunting - Genio ribelle è uno dei film più celebri interpretati dal compianto Robin Williams, nei panni di uno psicologo alle prese con un genio dei numeri dai mille conflitti interiori. Ecco le frasi più belle di questa pietra miliare del cinema.

Autore: Simona Vitale ,

Diretto nel 1998 da Gus Van Sant e interpretato da Robin Williams, Matt Damon, Ben Affleck, Minnie Driver e Stellan Skarsgård, Will Hunting - Genio ribelle è uno dei film più apprezzati degli ultimi decenni. Scritto da Affleck e Damon (che hanno vinto l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale), il film segue le vicende del giovane Will Hunting (Damon), che lavora come bidello presso il MIT (Massachussets Institute of Technology) di Boston. Quel che non tutti sanno è che Will è un autentico genio della matematica e non solo. Quando il professor Gerald Lambeau chiede ai suoi studenti di risolvere un difficile problema di matematica combinatoria su una lavagna, Will riesce nell'impresa sorprendendo lo stesso Lambeau.

Il professore si chiede chi sia stato a risolvere il problema, ma di fatto nessuno dei suoi studenti si fa avanti. Lambeau decide allora di porre ai suoi ragazzi un problema ancora più difficile, per scoprire chi sia il genio capace di far sfigurare tutti i suoi brillanti ragazzi. Will fugge quando il professore lo sorprende a scrivere la soluzione sulla lavagna a tarda notte. Il giorno dopo, Will e i suoi amici si scontrano contro una banda di cui fa parte un tizio era solito fare il bullo con Will quando erano bambini.

Will viene arrestato dopo aver attaccato un agente di polizia intervenuto nella rissa. Lambeau assiste all'apparizione in tribunale del giovane e decide di fargli evitare il carcere se accetterà di studiare matematica sotto la sua supervisione e di partecipare a sessioni di psicoterapia. Will accetta con riluttanza, ma tratta i suoi terapisti con tale scherno che tutti abbandonano il loro compito con il giovane genio.

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Disperato, Lambeau fa visita al dottor Sean Maguire (Robin Williams, vincitore del premio Oscar come miglior attore non protagonistaa), suo compagno di stanza ai tempi dell'università, che ora insegna psicologia al Bunker Hill Community College. A differenza di altri terapeuti, Sean riesce a far breccia nella dura corazza di Will, che finalmente comincia ad aprirsi con il suo mentore...

Invitandovi a rivedere questo bellissimo film, ecco una carrellata di quelle che sono le frasi più belle di questa autentica pietra miliare del cinema.

Will Hunting - Genio ribelle, le frasi celebri e più belle del film

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  • La libertà, se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope. (Will)
  • Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione. (Sean)
  • Spesso vorrei non averti mai conosciuto, perché potrei dormire la notte. E non dovrei vivere con la consapevolezza che c'è qualcuno come te in giro... e non dovrei vederti gettare tutto al vento. (Lambeau che parla con Will)
  • Con questo ragazzo è una partita a poker. Non fargli sapere le tue carte. Probabilmente ha perfino letto il tuo libro, se l'ha trovato. (Lambeau parla con Sean)
  • Una volta ero su un aereo. Me ne stavo seduto e... il capitano attacca la solita storia, tipo «voleremo a un'altezza di 10 000 metri», ma poi posa il microfono e dimentica di spegnerlo. Si gira verso il secondo pilota e se ne esce con «ora vorrei tanto un bellissimo pompino e una tazza di caffè». Allora l'hostess si precipita come un fulmine dal fondo dell'aereo per dirgli che il microfono è ancora aperto, e si sente una voce: «Ehi, tesoro, non dimenticarti il caffè!». (Will)
  • Momenti stupendi, sai, piccole cose così. Però... sono queste le cose che più mi mancano. Le piccole debolezze che conoscevo soltanto io. Questo la rendeva mia moglie. Anche lei ne sapeva delle belle sul mio conto, conosceva tutti i miei peccatucci! Queste cose la gente le chiama imperfezioni, ma non lo sono. Sono la parte essenziale. Poi dobbiamo scegliere chi fare entrare nel nostro piccolo strano mondo. Tu non sei perfetto, campione. E ti tolgo dall'incertezza: la ragazza che hai conosciuto, non è perfetta neanche lei. Ma la domanda è se siete o no perfetti l'uno per l'altra. È questo che conta. È questo che significa intimità. Puoi sapere tutte le cose del mondo, ma il solo modo di scoprire questa qui è darle una possibilità. Certo, non lo imparerai da un rincoglionito come me. E anche se lo sapessi non lo direi a un piscione come te. (Sean)

Will Hunting - Genio ribelle: il celebre monologo di Sean

  • Se ti chiedessi sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti... Michelangelo. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il Papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c'è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto... Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta... ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti Shakespeare in faccia eh? "Ancora una volta sulla breccia, cari amici!"... ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile... non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'Inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine "orario delle visite" non si applica a te. Non sai cos'è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. Ma sei un genio, Will, chi lo nega questo. Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché, sai una cosa, non c'è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo... vero, campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. ... A te la mossa, capo. 
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