I 5 momenti più drammatici in My Hero Academia

Autore: Federica Polino ,

Quirk invincibili, adolescenti con sogni irrealizzabili, Heroes dai forti e puri ideali, Villains dalle discutibili motivazioni, ma anche personaggi dalla morale grigiaMy Hero Academia, sin dai primi episodi, s’è dimostrato uno shonen in grado di trattare con facilità sia argomenti leggeri, sia topic ben più dolorosi.

In previsione dell’attesissima settima stagione dell’anime, abbiamo ben pensato di passeggiare sul viale dei tragici ricordi, stilando una lista dei 5 momenti drammatici che i protagonisti hanno dovuto affrontare.

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Armatevi di cioccolatini e fazzoletti, tenendo sempre a mente che la percezione del dolore è molto personale: pertanto, vi invitiamo a non offendervi se nella lista non doveste trovare il vostro personalissimo momento-più-doloroso.

Abbiamo molto materiale a cui attingere, nostri Heroes! Pertanto, seguiteci per la seconda parte e, nel caso non foste in pari:

ATTENZIONE, QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER!

La morte di Midnight

Episodio 14, Stagione 6.
Malgrado non si tratti di un personaggio cruciale, la nostra scelta è ricaduta sulla dipartita della povera Nemuri Kayama, in arte Midnight: amica di vecchia data di Eraserhead e Present Mic, benvoluta insegnante del liceo Yuei, sin da subito brilla per indole materna e personalità solare.

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Durante la battaglia tra Heroes e Villains tenutasi nel corso della Stagione 6, Midnight si sacrifica per lasciare via libera ai propri studenti, raccomandandogli di non lasciarsi sfuggire l’occasione e colpire a morte il gigantesco Gigantomachia. 

La serie mostra allo spettatore solo la maschera dell'eroina, malgrado sia chiaro sin da subito che il cadavere sia stato ritrovato dai suoi studenti in una scena straziante.

Le scuse di Bakugo

Episodio 23, Stagione 6.
La stagione 6 di MHA è stata emotivamente provante per i fan, probabilmente preludio di ciò che accadrà in futuro. Nel corso dell’episodio 23, dopo aver sconfitto Lady Nagant, Deku viene intercettato dai suoi compagni della Yuei. Sebbene il giovani si mostri ostile, gli aspiranti heroes non demordono e gli comunicano che lo trascineranno “anche con la forza” all’istituto.

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 A questo punto, entra in gioco la voce di Dynamight che, sotto gli sguardo sbigottiti, si scusa con Izuku per averlo sempre trattato in malo-modo, preso in giro, bullizzato perché non possedeva un quirk, accanendosi proprio su di lui: il bambino gentile che gli aveva più volte teso la mano, che non avrebbe fatto del male ad una mosca.

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Il toccante monologo di Bakugo, la sua ammissione di aver provato una strenua gelosia nei confronti di Midoriya che, seppur piccolo e debole, vantava un animo da vero eroe, provoca il crollo emotivo del possessore del One for All, e di tutti i fan che vi hanno assistito.

Ti ho sempre preso in giro perché… Non avevi un Quirk. Tu sei sempre stato dietro di me, eppure era come se tu fossi molti passi avanti al tempo stesso. E non potevo sopportarlo. Rifiutavo quel sentimento.

Non volevo riconoscere che era a causa di ciò che prendevo le distanze da te e cercavo di umiliarti. Mi opponevo a te e tentavo di dimostrare la mia superiorità. […] Probabilmente nulla di quello che ti sto dicendo porterà da nessuna parte, ma è quello che penso realmente.

Izuku… Ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto.»

Midoriya, anche tu puoi diventare un eroe

Episodio 2, Stagione 1.
Sebbene Izuku nasca sprovvisto di Quirk, egli compensa con un cuore grande e un animo gentile, da vero Hero: non si ferma dinanzi a nulla, e vuole realizzare il suo sogno di diventare un eroe ad ogni costo.

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Dopo aver salvato la vita al suo amico Bakugo, il ragazzino viene intercettato dal suo beniamino, All Might in persona. Tuttavia, l’eroe non si palesa nella sua tipica forma, bensì rivela la sua reale identità: quella di un uomo consumato da un potere ereditato da qualcun altro.

È a quel punto che il giovane Midoriya crolla sulle proprie ginocchia, in lacrime, mentre All Might lo osserva con fare paterno, rivelandogli che frasi da lui pronunciate come “l’ho fatto senza pensarci” o “il mio corpo ha agito da solo” sono ciò che lo classificano in quanto vero eroe.

Gesti e parole lo hanno spinto a donare al ragazzo la possibilità di vestire i panni del suo erede, concludendo con un sentito: 

Anche tu puoi diventare un eroe.

Il destino di Twice 

Episodio 3, stagione 6.
Il personaggio di Twice racchiude in sé un dualismo che si manifesta completamente anche nel suo ambiguo Quirk: la creazione di suoi cloni.

Jin Bubaigawara è un uomo perseguitato dalla cattiva sorte, il cui animo gentile è stato salato da innumerevoli sfortunati eventi che lo hanno privato di tutto sin da giovanissimo, spingendolo a diventare un criminale di bassa lega.

Sarà l’incontro con il gruppo di Shigaraki, ed in particolare con Toga, a fornire nuova linfa alla sua esistenza: circondato finalmente da amici, Twice resterà loro fedele sino alla fine, malgrado il Top Hero Hawk lo inviti ripetutamente ad abbandonare l’Unione dei Villain, poiché l'uomo non sembra condividere gli intenti omicidi e la crudeltà del gruppo.

All'inizio della Stagione 6, mentre fuori dal covo dei Villains si sta consumando un’atroce battaglia, Hawk e Twice ingaggiano battaglia, ma mentre quest’ultimo tenterà di prendere tempo per permettere a Toga e Compress di scappare, l’Hero lo colpirà alle spalle, uccidendolo.

Horikoshi crea qui un precedente che ha spaccato in due gli appassionati della serie, donandoci molto su cui riflettere: le azioni di Hawk sono state necessarie, ma riprovevoli, dimostrando quanto non possa esistere una netta distinzione tra buoni e cattivi, in quanto luce ed ombra convivono nell’animo dell’essere umano.

All it takes is one bad day.

Sir Nighteye 

Episodio 14, Stagione 4.
Il serioso Mirai Sasaki è Sir Nighteye, l’ex braccio destro di All Might che vanta il Quirk della Predizione o Foresight: dopo aver sfiorato qualcuno, egli è capace di prevedere il destino del malcapitato per un’ora circa. 

Mentore del giovane Mirio, prende a malincuore sotto la sua ala anche il giovane Midoriya, per cui prova un certo astio in quanto egli non lo ritiene un valido successore del One for All. I due si avvicineranno nel corso delle battaglie contro Chisaki (Overhaul) per salvare la piccola Eri, e allo spettatore viene mostrata l’altra faccia del gelido Sasaki, quella di un uomo buono, gentile e sempre presente per i suoi sottoposti.

Affezionarsi a Sir Nighteye, però, si rivelerà un passo falso: colpito a morte da Chisaki, le condizioni dell’uomo si aggravano col tempo, sino a precipitare rovinosamente nell’episodio 14. Sul letto di morte, i due vecchi amici si riappacificano, dopodiché Mirio si avvicina al proprio mentore e quest’ultimo lo lascia con un’ultima, accorata predizione: il ragazzo diventerà il più straordinario degli eroi.

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