Operazione Kandahar, recensione del thriller politico con Gerard Butler

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Operazione Kandahar è disponibile da oggi 24 agosto 2023 in streaming sul servizio di Amazon Prime Video. Il film cerca di unire l'adrenalina delle operazioni segrete con una riflessione sulle dinamiche geopolitiche, ma purtroppo non riesce mai a trovare una direzione chiara e convincente.

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Gerard Butler guida il cast nei panni di Tom Harris, un agente della CIA intrappolato in un territorio pericoloso dopo che la sua missione segreta viene compromessa. Tuttavia, nonostante il suo impegno, il film soffre di una sceneggiatura confusa e di una regia incerta sulle direzioni da prendere che ne minano l'impatto complessivo.

Di cosa parla Operazione Kandahar

La trama si apre con un'esplosione spettacolare in un impianto di ricerca nucleare nel deserto di Qom, in Iran. Tom Harris (Gerard Butler), un agente delle operazioni "nere" della CIA (praticamente quelle non approvate dal governo), completa con successo una missione segreta che sembra aprire la strada al suo ritorno a casa per la laurea di sua figlia. Ma, come spesso accade in questo genere di film, le cose non vanno secondo i piani. Harris viene coinvolto in un'ultima missione in Afghanistan, dove si trova intrappolato tra agenzie nemiche e dovrà lottare per sopravvivere e raggiungere il punto di estrazione a Kandahar.

Verso Kandahar ma senza una vera direzione

La trama sembra promettere un mix avvincente di inseguimenti, scontri e tensione geopolitica, ma il film si perde nei meandri di sottotrame poco sviluppate e tematiche non approfondite. L'aspetto più frustrante è la mancanza di una narrazione coerente e coinvolgente. Il regista Ric Roman Waugh sembra lottare per trovare una direzione chiara, alternando sequenze d'azione senza infamia né lode a momenti di introspezione che non raggiungono mai la profondità sperata.

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I pregi del film emergono principalmente dalle performance del cast. Gerard Butler offre la sua solita presenza carismatica nel ruolo di Tom Harris. Insieme a lui c'è Navid Negahban nel ruolo di Mo, il traduttore afghano, che ruba la scena con la sua performance che offre autenticità e profondità al personaggio. La dinamica tra lui e Harris, per buona parte del film, è uno dei pochi elementi che tiene lo spettatore legato alla trama.

Purtroppo, i difetti di Operazione Kandahar sono altrettanto evidenti. La trama è frammentata, con sottotrame che vengono introdotte ma poi abbandonate senza una reale risoluzione. Le tematiche geopolitiche, come la situazione delle donne nell'area oppressa dai talebani e la radicalizzazione giovanile, vengono toccate solo superficialmente, lasciando un senso di mancata opportunità di approfondire questioni importanti.

Di fondo c'è anche una critica alla gestione americana nel Medio Oriente ma anche questa viene praticamente lasciata all'interpretazione dello spettatore.

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Le scene d'azione, sebbene presenti, mancano della tensione e dell'energia necessaria per entusiasmare lo spettatore. Gli inseguimenti e gli scontri sembrano scollegati dalla trama più ampia, impedendo al film di raggiungere il climax emozionante che prometteva e che, forse, avrebbe meritato.

Lo stile di regia di Ric Roman Waugh si caratterizza per la sua attenzione ai dettagli realistici e alla profondità dei personaggi. I suoi film spesso esplorano temi di lotta, redenzione e sopravvivenza in situazioni estreme. Pur essendo radicato nell'azione e nel thriller, il suo stile tende a esplorare anche aspetti emotivi e umani dei personaggi, cercando di connettere il pubblico alle loro esperienze. Ha già diretto il film di guerra Fury nel 2014 e insieme a Butler ha realizzato Angel Has Fallen nel 2019, il terzo capitolo della serie di film con Gerard Butler nel ruolo dell'agente dei servizi segreti Mike Banning. Il suo approccio realistico all'azione e il focus sulla caratterizzazione dei personaggi hanno contribuito a rendere il film un successo tra il pubblico.

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Con Operazione Kandahar però sembra che Ric Roman Waugh abbia voluto oltrepassare i semplici canoni dell'action e del genere survivor per addentrarsi in questioni politiche, che qui non ha gestito bene. Complice anche la sceneggiatura (abbastanza confusa e poco ispirata) di Mitchell Lafortune, che proprio con Operazione Kandahar debutta nel ruolo di sceneggiatore.

Gerard Butler, garanzia nei film action

Gerard Butler si è affermato come un volto iconico nel mondo dei film d'azione grazie al suo carisma, alla sua presenza scenica e alla sua abilità di trasmettere autenticità nei ruoli che interpreta.

Il suo talento nel genere action è evidente dalla sua capacità di incarnare personaggi coraggiosi e determinati, che affrontano sfide impossibili con una combinazione di forza fisica e intelligenza tattica. La sua versatilità è chiaramente visibile nei vari film d'azione che ha interpretato nel corso degli anni, dai ruoli di agenti delle forze speciali a quelli di eroi che difendono il mondo da minacce sovrumane.

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La dedizione di Butler nel prepararsi per le sue performance action è evidente nelle sue abilità fisiche e nell'energia che porta a ogni scena e Operazione Kandahar non fa certo eccezione.

La sua carriera nel genere action (sin dai tempi del mitico 300 di Zack Snyder) ha indubbiamente contribuito a creare un legame duraturo con il pubblico, consolidando il suo status come uno dei volti più riconoscibili e affidabili nel mondo dell'intrattenimento d'azione. Per questo motivo i fan del genere e di Butler vedranno Operazione Kandahar come una nuova occasione di ammirare il loro barbuto beniamino, che qui è doppiato da Luca Ward, così come nella trilogia di Attacco al potere.

Conclusioni

In conclusione, Operazione Kandahar è un tentativo ambizioso che si perde nei deserti della delusione. Nonostante il cast impegnato e alcuni momenti interessanti, il film soffre di una sceneggiatura confusa, di una regia incerta e di tematiche non approfondite. Il risultato è un'esperienza frammentata e poco coinvolgente che non riesce mai a raggiungere il suo pieno potenziale.

Gli amanti dei thriller d'azione potrebbero essere delusi dalla mancanza di tensione e adrenalina, mentre coloro che cercano una riflessione geopolitica più profonda rimarranno altrettanto insoddisfatti.

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Commento

cpop.it

50

Gli amanti dei thriller d'azione potrebbero essere delusi dalla mancanza di tensione e adrenalina, mentre coloro che cercano una riflessione geopolitica più profonda rimarranno altrettanto insoddisfatti.

Pro

  • Interpretazioni del cast
  • Dinamica tra i due personaggi principali

Contro

  • Scene d'azioni poco ispirate
  • Caratterizzazione dei personaggi poco originale
  • Argomenti politici poco approfonditi
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