City of Crime: dal set al titolo, 10 curiosità che non conoscete sul film con Chadwick Boseman

La terzultima apparizione di Black Panther prima della sua tragica scomparsa, il gesto per Sienna Miller contro il "gender pay gap" e gli altri 8 segreti del poliziesco di Brian Kirk, ambientato a New York ma girato in un'altra città...

Autore: Alessandro Zoppo ,

Chadwick Boseman se n'è andato troppo presto. L'attore che ha ottenuto la fama internazionale grazie a Black Panther si è spento all'età di 43 anni per un tumore al colon. Boseman è stato molto di più del primo supereroe nero della Marvel.

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Prima dello Stormin' Norman di #Da 5 Bloods - Come fratelli di Spike Lee e di #Ma Rainey's Black Bottom, il film di George C. Wolfe sulla "madre del blues" (prodotto da Denzel Washington su testo del drammaturgo August Wilson) che gli ha fruttato un Oscar postumo, Chadwick è diventato il poliziotto cacciatore di "cop-killers" nel thriller City of Crime.

Prodotto dai fratelli Joe e Anthony Russo con Mike Larocca, Robert Simonds, Gigi Pritzker, Logan Coles e lo stesso Boseman, l'action crime è diretto dall'esordiente irlandese (ma veterano del piccolo schermo) Brian Kirk, che ha lavorato su un copione di Adam Mervis e Matthew Michael Carnahan.

Il canovaccio è semplice: Andre Davis è un detective integerrimo, figlio di un poliziotto ucciso in servizio, chiamato a dare la caccia agli autori del sanguinoso furto di un carico di cocaina che ha lasciato morti ammazzati sette poliziotti. Dopo aver chiuso l'intera Manhattan (i 21 ponti del titolo originale che collegano l'isola al resto di New York), Davis scoprirà una cospirazione che coinvolge il corpo di polizia. Dietro una storia così consueta, piena di inseguimenti e sparatorie da poliziesco vecchia scuola, si nascondono in realtà alcuni segreti che forse non tutti sanno.

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La sequenza iniziale del funerale

Uno dei momenti più convincenti di #City of Crime è la scena iniziale del funerale del padre di Andre: la macchina da presa inquadra dall'alto i poliziotti che fanno il saluto, diventando puntini di una specie di motivo astratto.

Brian Kirk ha confessato in un'intervista a ScreenRant di aver girato quella sequenza "per caso" e con un drone. È stato un "evento fortuito" perché le persone che portano la bara fuori dalla chiesa sono dei veri poliziotti di New York.

Quando hanno fatto il saluto, nelle loro uniformi con questi guanti bianchi, è stata un'immagine incredibilmente grafica e mi è sembrato il modo migliore per catturarla. Molto più di un convenzionale campo lungo. Poiché ciò è accaduto il secondo giorno di riprese, è quella cosa che, man mano che siamo andati avanti, ha cominciato a dirmi come fotografare il film. Quella scena ha assunto una vita propria e cominciato a rispondere.

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La scena iniziale del funerale del film City of Crime
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Il cast e la disuguaglianza di genere in busta paga

Il film non è soltanto Chadwick Boseman. Il cast è solido e schiera J.K. Simmons nel ruolo dell'ambiguo capitano McKenna, un irriconoscibile Taylor Kitsch e l'attore rivelazione Stephan James nei panni di Ray Jackson e Michael Trujillo, i due rapinatori reduci delle guerre in Medio Oriente.

L'agente della narcotici Frankie Burns, affiancata a Davis per le indagini, ha il volto di Sienna Miller. Dopo la scomparsa di Boseman, l'attrice ha rivelato al magazine Empire che il suo amico e collega, oltre ad averle offerto di partecipare al film, le ha donato parte del suo compenso affinché sul set ci fosse una vera parità salariale.

Matt Kennedy/STX Entertainment
Sienna Miller e Chadwick Boseman in una scena del film City of Crime
L'agente Frankie Burns e il detective Andre Davis

Chadwick e Sienna, un incontro… al freddo

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I due protagonisti hanno confidato al magazine Collider che la scena ambientata nel congelatore di carne è stata girata in un vero "meat freezer".

Abbiamo girato lì dentro per dieci ore, la troupe indossava delle tute per tenersi al caldo. C'erano dei pezzi di carne appesi, alcuni veri e altri finti. È stato tremendo: per fare dentro e fuori da lì molte persone si sono ammalate.

Incroci di ruoli

Boseman e James sono stati sullo schermo due miti dello sport statunitense e afroamericano: Jackie Robinson in #42 - La vera storia di una leggenda americana e Jesse Owens in #Race - Il colore della vittoria.

Il vice capo Spencer è invece interpretato da Keith David: nella serie animata I Fantastici Quattro del 1994, la voce di Black Panther era proprio la sua.

I 21 ponti di Manhattan

Il titolo originale del film è 21 Bridges: è tutto vero, il distretto più famoso di New York è collegato da 21 ponti agli altri quartieri della città. Nella realtà, tuttavia, 17 sono ponti (non a caso il titolo di lavorazione era 17 Bridges) e gli altri 4 sono tunnel: Brooklyn-Battery, Holland, Lincoln e Queens-Midtown.

I ponti sono quelli di Brooklyn, Manhattan, Williamsburg, Queensboro, RFK, Willis Avenue, Third Avenue, Madison Avenue, 145th St, Macombs Dam, The High, Alexander Hamilton, Washington, University Heights, Broadway, Henry Hudson e George Washington.

Le location del film

Il film, come detto, è ambientato a New York, ma oltre che lungo i ponti e i tunnel di Manhattan, City of Crime è stato girato anche (se non soprattutto) a Philadelphia.

Nel corso del "cop thriller" si ammirano alcune location significative della metropoli della Pennsylvania: il Brasil's Nightclub (storico locale di salsa di Philly), i quartieri Chinatown e University City (il cuore della città), la stazione Septa di Fern Rock TC, il ristorante Tinto e il mitico Kissin Fresh Meats, un vero e proprio paradiso per chi ama la carne.

La casa di Brooklyn del finale

Nella zona di Ditmas Park, nel quartiere Flatbush di Brooklyn, c'è la casa del capitano McKenna dove avviene la resa dei conti finale. Quell'abitazione vittoriana, già usata come set nel 1982 per le riprese di #La scelta di Sophie di Alan J. Pakula, valso l'Oscar come miglior attrice protagonista a Meryl Streep, esiste davvero: i proprietari sono Roberta e Roy Feldhusen. Lei è una ex cantante d'opera, lui è un informatico e musicista.

La coppia si è ritrovata la richiesta della produzione nella buca delle lettere. La troupe ha girato lì per 11 giorni, durante i quali Roberta e Roy hanno dormito in hotel. Hanno chiesto soltanto di poter assistere ad alcune riprese e di dar da mangiare ai loro gatti. "È fantastico ma anche surreale vedere Black Panther che si aggira nella sua cucina", raccontano al New York Post.

Lucky Red
Chadwick Boseman in una scena del film City of Crime
Black Panther nella cucina dei Feldhusen

Un omaggio ai classici del genere

Il regista Brian Kirk cita tre film degli anni '60, '70 e '80 come riferimenti per il suo poliziesco: #Va' e uccidi del 1962 di John Frankenheimer, #Il braccio violento della legge del 1971 di William Friedkin e #1997: Fuga da New York del 1981 di John Carpenter.

Matt Kennedy/STX Entertainment
Taylor Kitsch e Stephan James in una scena del film City of Crime
Ray e Michael pronti all'assalto

La colonna sonora

La soundtrack è stata composta da Henry Jackman e Alex Belcher, musicisti che hanno all'attivo colonne sonore per film e serie come #Tyler Rake, #Kingsman: Secret Service, #Captain Phillips - Attacco in mare aperto e #The Falcon and the Winter Soldier.

Gli unici brani "esterni" sono la latin music Crema, Crema di Pirulo y La Tribu e De l'aube à midi sur la mer, il primo movimento de La Mer di Claude Debussy, eseguito dalla United States Air Force Concert Band diretta dal colonnello Lowell E. Graham e contenuta nell'album French Impressions.

Il sequel mai realizzato

Nei piani dei produttori e dei distributori di STXfilms era in programma l'idea di girare un seguito, subito dopo l'uscita del film, per sviluppare i personaggi di Andre Davis e Frankie Burns. Tuttavia, a causa della performance non proprio esaltante al botteghino internazionale (City of Crime ha incassato poco meno di 50 milioni di dollari a fronte dei 33 di budget) e della prematura morte di Boseman, il progetto è stato definitivamente cancellato.

Matt Kennedy/STX Entertainment
Chadwick Boseman in una scena del film City of Crime
Il commovente addio di Chadwick Boseman

Chadwick era malato da quattro anni ma non aveva mai smesso di lavorare. Della sua malattia sapevano in pochi. Miller era tra questi. "È semplicemente impossibile immaginare un altro uomo a Hollywood che si comporta in modo gentile o rispettoso come lui", ha detto l'attrice ricordando il suo sorriso e la sua disponibilità.

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