Codacons su 365 giorni: "Manca di rispetto all'intero genere umano"

L'associazione che tutela i diritti dei consumatori si unisce al coro di proteste contro il film polacco che spopola su Netflix e ne chiede il sequestro immediato: "Questo film è il punto più basso della cinematografia".

Autore: Alessandro Zoppo ,

Non si placano le polemiche su 365 giorni, il "Cinquanta sfumature polacco" che dal 7 giugno ad oggi è uno dei titoli più visti e discussi di Netflix.

Advertisement

Dopo la lettera aperta di Duffy, che ha accusato il thriller di Barbara Białowąs e Tomasz Mandes di "rendere glamour lo stupro", il Codacons chiede la rimozione del film dalla piattaforma di streaming e annuncia di presentare un esposto in Procura con istanza immediata di sequestro perché l'adattamento della trilogia erotica di Blanka Lipińska "esalta violenza, rapimento e stupro e degrada la donna in modo inaccettabile".

No Instagram parameter url defined

L'associazione che tutela i diritti dei consumatori definisce 365 giorni "il punto più basso della cinematografia", un film che "tocca temi estremamente seri, ma lo fa in modo inaccettabile, banalizzando la violenza, lo stupro e il rapimento".

Il comunicato del Codacons, firmato dal Presidente Marco Donzelli, non si esprime sulla qualità del film, "fortemente discussa anche da pubblico e critica", ma punta ovviamente sui suoi contenuti.

Advertisement

L'intera storia è una mancanza di rispetto inaccettabile verso la condizione della donna, verso tutte le vittime di violenza, di rapimento e di violenza sessuale, e verso l'intero genere umano.

Il coordinamento delle associazioni dei consumatori si unisce all'appello lanciato dalla cantante Duffy e punta a far sì che il film con Anna-Maria Sieklucka e l'attore rivelazione Michele Morrone (8,1 milioni di follower su Instagram e migliaia di richieste di "essere rapite" arrivate sul suo account) venga rimosso dal servizio.

Permettere la trasmissione di questo film è negligente e pericoloso oltre che fortemente irrispettoso.

Le proteste del Codacons arrivano dopo la lettera inviata da Duffy a Reed Hastings, l'amministratore delegato di Netflix, e la petizione dell'associazione britannica Pro Empower, che ha accusato anche la serie #White Lines di "romanticizzare" l'abuso, suggerire una visione edulcorata delle relazioni tossiche e promuovere la "cultura dello stupro".

Advertisement

La piattaforma streaming ha replicato alle obiezioni, rispondendo di credere "fermamente" nel potere di "scelta e controllo" che gli abbonati esercitano sulle loro visioni. Gli iscritti al servizio, secondo il colosso di Los Gatos, "possono scegliere cosa vogliono guardare o meno impostando gli appositi filtri nel loro profilo e rimuovendo titoli specifici per proteggersi da contenuti che ritengono essere troppo maturi".

[movie id="664413"]

Nel frattempo, Anna-Maria Sieklucka va controcorrente e difende il film che l'ha lanciata. In un'intervista concessa alla rivista Gala, l'attrice polacca, classe 1992, si dice felice del successo di 365 giorni e ritiene che sia diventata "un'ispirazione per tante donne".

Ricevo migliaia di messaggi da persone di tutto il mondo. Non solo perché il film è uscito ovunque: sono soprattutto le donne che mi scrivono e mi ringraziano per averle ispirate. È un grande impulso per continuare su questa strada ed essere guidata da valori che vengono direttamente dal cuore.

No Instagram parameter url defined

Quali sono questi valori? Per ora, la Sieklucka non li rivela.

Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!