The Greatest Showman: colonna sonora e curiosità sulle canzoni del film

Dalle prove massacranti di Michelle Williams e Zac Efron al successo planetario, ecco tutto quello che c'è da sapere sui brani (e le coreografie) del musical dedicato a P. T. Barnum.

Autore: Alessandro Zoppo ,

The Greatest Showman è P. T. Barnum, l'ambizioso e visionario imprenditore che dal nulla si è "fatto da solo" realizzando il sogno americano: il Circo Barnum con le sue meraviglie e i suoi fenomeni da baraccone.

Hugh Jackman è il mattatore assoluto dello spettacolare e rutilante musical di Michael Gracey, acclamato regista di spot e videoclip al suo debutto nel mondo del cinema.

L'attore australiano ha già messo in mostra le doti canore con #Les Misérables di Tom Hooper, dove ha cantato dal vivo durante le riprese i brani di Jean Valjean della colonna sonora.

Nel caso di #The Greatest Showman, Jackman si confronta con un personaggio "bigger than life" e le canzoni originali scritte da Benj Pasek e Justin Paul, premiati con l'Oscar per #La La Land e con il Tony per Dear Evan Hanson.

L'idea di The Greatest Showman nasce da uno spunto dei produttori Laurence Mark e Bill Condon. È il 22 febbraio del 2009 e Jackman strappa applausi conducendo la cerimonia di premiazione degli Oscar e introducendo i numeri musicali.

Durante le prove, Mark e Condon lo vedono all'opera e rimangono estasiati: paragonano la performance dell'attore proprio a quelle di Barnum.

Il copione della Notte degli Oscar è opera di Jenny Bicks: l'autrice viene subito avvicinata dai produttori e firma con Condo la sceneggiatura del film, affidato alla regia dell'esordiente Gracey (che ha già diretto Jackman in uno spot del Lipton Ice Tea), a Pasek e Paul per i brani e ad Ashley Wallen per le coreografie.

Una colonna sonora contemporanea

La produzione del film dura sette anni: le prove, infatti, iniziano a New York nell'ottobre del 2016. Il cast ha poco meno di dieci settimane di tempo (le riprese sono previste alla fine di novembre) per perfezionare i movimenti prima di cominciare a girare.

I passi messi a punto da Wallen sono elaborati e complessi. Il coreografo rivela in un'intervista a Dance Magazine di privilegiare un approccio "contemporaneo ma dal fascino classico". Michelle Williams e Zac Efron sono sottoposti a prove massacranti per raggiungere la perfezione nei numeri di Charity e Phillip Carlyle, la moglie e il drammaturgo partner di Barnum.

Quando il film arriva nelle sale (e incassa 435 milioni di dollari nel mondo), molti spettatori si domandano: gli attori cantano e ballano davvero?

Chi canta le canzoni di The Greatest Showman

La risposta è sì: Jackman, Williams, Efron, Zendaya e il resto del cast sfoggiano le loro ugole e si esibiscono realmente sulle note dei brani. A differenza di Les Misérables, i protagonisti usano un mix di tecniche: cantano dal vivo alcune parti e altre le registrano in seguito nella fase di post-produzione.

L'obiettivo di Gracey è fare in modo che le performance non sembrino finte. Le successive re-incisioni in studio servono soltanto ad aggiungere dettagli emersi dopo i ciak. Jackman spiega a Variety che "vocalmente, a volte hai quei giorni in cui pensi di poter fare qualsiasi cosa, e invece il giorno dopo sei all'80% della forma, quindi nei giorni in cui ti senti bene, facciamo un salto in studio e registriamo".

Ammetto che ci sono un paio di pezzi in cui canto note che non ho mai cantato: non avrei potuto farlo dal vivo.

L'attore aussie, però, dà sempre il 150%, conferma il regista.

E allora tutti gli altri non vogliono essere da meno!

Jackman prova ogni giorno per 10 ore e Zendaya rimane sul set pure quando non ce n'è bisogno.

Ogni giorno vado sul set e mi vengono lividi, dolori... ma ne vale davvero la pena. Anche quando non ho scene, resto sul set a guardare. Me la voglio godere.

Pasek e Paul hanno composto undici canzoni per la preziosa e a dir poco coinvolgente colonna sonora del film, pubblicata da Atlantic nel dicembre del 2017 e trainata dai singoli This Is Me e Rewrite the Stars.

La tracklist

Lo score include questi 11 brani e balza immediatamente in testa alle classifiche negli Stati Uniti, in Australia, Regno Unito e Giappone.

  1. The Greatest Show – Hugh Jackman, Keala Settle, Zac Efron, Zendaya
  2. A Million Dreams – Ziv Zaifman, Jackman, Michelle Williams
  3. A Million Dreams (Reprise) – Austyn Johnson, Cameron Seely, Jackman
  4. Come Alive – Jackman, Keala Settle, Daniel Everidge, Zendaya
  5. The Other Side – Jackman e Efron
  6. Never Enough – Loren Allred
  7. This Is Me – Settle
  8. Rewrite the Stars – Efron e Zendaya
  9. Tightrope – Williams
  10. Never Enough (Reprise) – Allred
  11. From Now On – Jackman e il cast

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L'album vende oltre 7 milioni di copie, si piazza in vetta ad iTunes in 77 Paesi, eguaglia il record di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles di 28 settimane non consecutive al numero uno delle charts britanniche ed è secondo soltanto a 21 di Adele nella storia dei dischi in prima posizione per undici settimane di seguito.

I premi, ovviamente, sono numerosi: la canzone This Is Me vince il Golden Globe e strappa una nomination agli Oscar (quell'anno vince Remember Me di #Coco) e ai Critics' Choice Movie Awards.

Rewrite the Stars, cantata in duetto da Efron e Zendaya, è un altro successo strepitoso.

I cantanti britannici James Arthur e Anne-Marie ne fanno una cover che eseguono a X Factor e The Voice; il duo dei Wideboys ne fa addirittura un remix elettronico.

A X Factor partecipa pure Keala Settle, l'interprete rivelazione della donna barbuta Lettie Lutz. La Settle canta This Is Me al talent, al Graham Norton Show, al talk show di Ellen DeGeneres e soprattutto alla Notte degli Oscar.

Esiste anche una versione alternativa della colonna sonora: si chiama The Greatest Showman: Reimagined, è una nuova registrazione delle tracce con versioni differenti delle canzoni, affidate a voci prestigiose come quelle di Pink, Kesha, Missy Elliott e Kelly Clarkson.

Universal sceglie il brano omonimo per lanciare l'album, nella versione pop dei Panic! at the Disco.

L'album esce in versione standard e deluxe, con quattro brani in più.

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