Tyler Rake 2 il ritorno dell'action hero di Netlix, recensione

Autore: Manuel Enrico ,

La tua vita si riduce a una scatola, a quanto pare. Tornare dal mondo dei morti per scoprire che un piccolo contenitore di carta può contenere un’intera esistenza è una rivelazione angosciante, una catarsi che spingerebbe chiunque a domandarsi: chi sono realmente? È a questo interrogativo che dovrà rispondere Tyler Rake, il mercenario interpretato da Chris Hemsworth che torna dall’aldilà per affrontare una nuova missione.

A riprova che certi eroi non sembrano destinati a morire, dal 16 giugno su Netflix il Thor del Marvel Universe poserà il suo Mjolnir per impugnare nuovamente gli strumenti del mestiere da mercenario in Tyler Rake 2, una delle proposte più attese tra le uscite Netflix di giugno 2023

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Il primo capitolo di questa saga aveva mostrato come il servizio streaming di Reed Hastings avesse arricchito il proprio palinsesto con un action movie dal gusto contemporaneo. Senza rinnegare la passione con cui ancora si ricordano i grandi cult del genere degli anni 80, la nuova dinamica del cinema d’azione privilegia un approccio molto più fisico e oscuro, cercando come protagonisti figure complesse e che non siano semplici muscoli in costante movimento, ma volti a cui dare un’emotività.

Quando esce Tyler Rake2

Tyler Rake 2è disponibile alla visione dal 16 giugno 2023

Dove si può vedere Tyler Rake 2

Tyler Rake 2 è visibile in streaming in esclusiva su Netflix

Tyler Rake 2, la resurrezione dell'action hero?

A dare corpo a questa visione moderna del cinema action sono state figure come il Bryan Mills di Liam Neeson o il Jack Reacher di Tom Cruise, arrivando ai più blasonati sino ai più recenti John Wick interpretato da Keanu Reeves e Lorraine Broughton di Charlize Theron, divenuti gli eredi dei grandi nomi degli action movie del dorato decennio degli anni ’80, come Willis, Stallone e Schwarzenegger.

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Se le vecchie glorie dell’epoca aurea del genere si accontentano di ricordare al pubblico di cosa fossero capaci con operazioni amarcord come I Mercenari, tocca a nuovi combattenti ereditare il titolo action hero.

Personaggi come Tyler Rake. Non più granitici combattenti caratterizzati da frasi iconiche alla Cobra, ma da una dimensione marcatamente più umana e venata di malinconia che li rende più intriganti, più vicini allo spettatore. Segno di un cambio dei tempi, in cui l’eroe malinconico mostra una caratura affascinante, perfettamente interpretata da Tyler Rake.

Dopo l’exploit del primo film, coronato da un finale che ne consacrava l’eroismo tramite sacrificio, Tyler Rake 2 mostra invece un uomo spezzato.

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 Il ritorno alla vita di Tyler, sofferente e raccontato con una certa lucidità da una regia che indugia sui giusti dettagli, consegna allo spettatore un dramma umano che, per quanto diluito all’interno delle meccaniche del film d’azione, premia una caratterizzazione interiore del mercenario.

Dietro la maschera da duro, si nasconde un’anima ferita che emerge prepotente. Se il primo capitolo era un’introduzione alla dimensione professionale di Tyler, questo ritorno, pur mostrando nuovamente la sua perizia bellica, si focalizza maggiormente sul suo drammatico passato.

 

La freddezza e rigidità con cui Hemsworth si muove nelle scene più pacate si contrappone alla vivacità dei suoi colleghi, ma trova nella stridente sofferenza dei suoi nuovi protetti un contrappunto emotivo perfetto. Occasione perfetta per liberare la sua anima sanguinante, con dialoghi brevi ma pungenti, in cui viene dismesso il ruolo di combattente per dare pienamente voce all’uomo.

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Tyler Rake 2 merita di esser visto proprio perché mostra come sia possibile dare vita a un action movie adrenalinico che consenta allo stesso tempo di dare risalto al lato interiore del protagonista. Non solo adrenalina ma anche emozioni, cercando una radice interiore nelle scelte di Rake, creando una dissonanza molto umana in alcuni momenti della pellicola.

Solitamente ci si chiede quanto un secondo capitolo possa alzare l’asticella. Nel caso di Tyler Rake 2 siamo davanti a una costruzione narrativa più compatta ma di maggior spessore, si vuole mostrare la radice umorale del granitico protagonista mostrandone le debolezze, per quanto incapsulate dalla forza fisica.

La rinascita fisica del personaggio non si muove di pari passo con quella mentale, tanto che vediamo, specialmente nelle prime fasi, Rake lanciarsi in combattimenti che lo vedono quasi in difficoltà.

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Se da un lato questo valorizza l’incredibile coreografia marziale della pellicola, dall’altro è un segno di come il vissuto personale del mercenario sia in pieno travaglio, complice una nuova missione che lo colpisce direttamente.

Action movie con un'anima

Merito tanto della misurata espressività di Hemsworth, rigida e contenuta non per incapacità ma per aderenza al personaggio, quanto di una sceneggiatura che punta a coinvolgere lo spettatore in un mondo violento che origina da una visione atipica di famiglia. Che si tratti di perdita o di sublimazione di una visione malata, impattando direttamente sulla sensibilità dei personaggi.

In un così ricco contesto emotivo, Tyler Rake 2 riesce ugualmente a mettere in scena una meccanica action di alto profilo. Il primo film aveva entusiasmato per le sue sequenze acton, girate con una particolare prospettiva che premiava la fisicità degli attori e improntata a una spettacolarità che non inficiasse la praticità del movimento.

 

Una visione autoriale che porta la firma di Sam Hargrave, approdato alla sedia del regista dopo una lunga gavetta come attore e stunt man che lo ha portato a lavorare su set importanti, da Civil War a Atomica Bionda, in cui Hargrave pare avere assimilato l’essenza dell’action movie contemporaneo.

Un’esperienza che si è tradotta in un uso ragionato della camera da presa, che si muove secondo direttrice inusuali ma funzionali alla consequenzialità dell’azione.

Scene in ambienti claustrofobici non perdono dinamicità grazie a movimenti fluidi e focalizzati alla massima resa emotiva della situazione, con tocchi autoriale che passano dalla costruzione di contrasti emotivi intensi al sobbalzare della visuale per trasmettere l’impatto delle armi.

Contrariamente al precedente capitolo, dove l’ambiente urbano era sufficientemente protagonista da non richiedere uno spessore caratteriale dei villain, con Tyler Rake 2 abbiamo una cura più attenta nel contestualizzare gli antagonisti. Elemento gradevole, che pur rifacendosi a una visione stereotipata del criminale dell’Est, crea dei personaggi vividi, appassionanti.

 

Tyler Rake 2 non si limita dunque a raccogliere il testimone dal precedente capitolo, ma mira a dare ulteriore spessore al mito del mercenario interpretato da Chris Hemworth.

In un momento in cui il servizio streaming di Reed Hastings affronta svolte importanti sul piano del rapporto con i sottoscrittori, mettere sulla bilancia una saga come Tyler Rake può essere un punto a favore della proprietà.

Commento

cpop.it

80

Tyler Rake 2 non si limita dunque a raccogliere il testimone dal precedente capitolo, ma mira a dare ulteriore spessore al mito del mercenario interpretato da Chris Hemworth. In un momento in cui il servizio streaming di Reed Hastings affronta svolte importanti sul piano del rapporto con i sottoscrittori, mettere sulla bilancia una saga come Tyler Rake può essere un punto a favore della proprietà.

Pro

  • Scene di combattimento ben coreografate
  • Regia attenta a premiare il focus emotivo della storia
  • Valorizzazione interiore del protagonista
  • Umorismo contenuto e cinico

Contro

  • Lo spunto narrativo rischia di ripetersi toppo nella saga
  • Villain troppo stereotipati
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