Die Hard e gli altri film di Natale che non pensavi fossero film di Natale

I classici di Natale sono qualcosa che non può mancare durante il periodo delle feste di fine anno. Ma perché non dare uno sguardo a qualche alternativa natalizia da riscoprire?

Autore: Alessio Zuccari ,

Natale, il 25 dicembre, uno dei momenti più attesi dell'anno durante il quale il nostro unico, grande desiderio è quello di raccoglierci attorno al calore di un focolare che scoppietta allegramente. Qualche metro più in là magari un verde albero natalizio addobbato a dovere, pieno di palline colorate, stelle filanti e, si spera, circondato da un bel po' di regali incartati. Una scena idilliaca che, quasi tutti tranne i Grinch di turno, sognano di passare con gli affetti più cari in quel tour de force che sono i pranzi e le cene, con le classiche diatribe tra il team pandoro e il team panettone.

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E all'interno di questa allegra e gioviale cornice potrebbero mancare i classici momenti di raccoglimento davanti i programmi TV (o più verosimilmente, davanti un pc con qualche abbonamento a piattaforme streaming) che per intere settimane modellano i propri palinsesti all'insegna di questo periodo dell'anno?

D'altronde che Natale sarebbe senza i classici di tutti i tempi come i vari #Mamma ho perso l'aereo, #Una poltrona per due, #A Christmas Carol, #La vita è meravigliosa, #Nightmare Before Christmas, #Love Actually e chi più ne ha più ne metta?

Okay, tutto vero, tutti noi siamo pronti a immergerci con una malcelata gioia segreta in questa miriade di titoli che hanno segnato varie epoche della nostra vita. Però qui vogliamo provare a reimmaginare una lista di film che, mantenendo l'atmosfera del Natale come sfondo delle proprie vicende, si discostano da questa come tematica principale per andare a impiantare diverse tipologie di racconti e storie.

Insomma, diamo uno sguardo a questi altrettanto inaspettati classici.

Die Hard (1988)

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Da cosa iniziare se non dal film che dà il nome a questo articolo, diretto da John McTiernan e noto da noi in Italia con il titolo di Trappola di cristallo. Si tratta del primo di una delle più prolifiche saghe action, durata oltre due decenni, coprendo un lasso temporale che va dal 1988 al 2013.

Le vicende sono basate sulle (dis)avventure del poliziotto John McClane, tratte dal romanzo di Roderick Thorpe Nulla è eterno, Joe. Probabilmente nel momento in cui il film è uscito nei cinema, Bruce Willis, che interpreta McClane, stava conoscendo la sua massima impennata divistica, salvo poi andare a declinare lentamente nel corso degli anni 2000, così come avvenuto per il successo e l'interesse nei confronti dei ben quattro sequel.

Ah, il povero John era arrivato a Los Angeles solamente per passare le vacanze di Natale. Sarà per un'altra volta. (P.S. Alan Rickman qui è al massimo del suo splendore)

Iron Man 3 (2013)

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Settimo film del floridissimo Marvel Cinematic Universe, quello diretto da Shane Black è la terza pellicola tutta dedicata al supereroe senza superpoteri più amato: ovviamente parliamo di lui, Tony Stark, alias Iron Man.

Il film apre la Fase 2 del MCU (ora in procinto di giungere alla Fase 4, in ritardo a causa dalla diffusione della pandemia del COVID-19) ed è anche l'ultimo dedicato interamente al personaggio iconico e reinventato da un Robert Downey Jr. in stato di grazia e in grado di imporsi come leader indiscusso di un olimpo superomistico sempre più ricco.

Nel corso del film Tony Stark finirà più volte a sguazzare nella neve del periodo natalizio, sempre nel mezzo di botte da orbi e complotti da sventare, quindi appropriato, no?

Gremlins (1984)

Qui siamo di fronte a un classico dei classici. Certo, il motore da cui scaturisce tutta la storia è ovviamente quello del Natale, la cui spinta a regalare qualcosa di carino ai nostri cari a volte conduce anche a far infestare la propria casa e, poi, tutta la cittadina da una banda di piccoli demoni infernali.

Infatti i Gremlins sembrano nascondere sotto il loro aspetto da animaletti domestici morbidi e affettuosi un'anima altrettanto docile, ma guai a metterli a contatto con acqua, luce o a dargli da mangiare dopo la mezzanotte. Lo sanno bene i protagonisti del film di Joe Dante, un misto tra commedia, horror e gore uscito nel 1984 e probabilmente una delle pellicole simbolo di quel decennio, in grado di sopravvivere egregiamente con la sua irreverenza alla micidiale prova del tempo. 

In Bruges (2008)

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Bruges è una piccola cittadina belga che sotto il periodo natalizio diventa ancora più deliziosa di quanto non sia già di suo. Un palcoscenico da favola ancestrale quello nel quale Martin McDonagh ambienta  proprio il suo In Bruges, un racconto nero tagliato da uno humor tanto affilato quanto sottile, perfettamente accolto dai suoi due eccezionali interpreti che sanno trarre il massimo dallo sfondo sul quale si muovono.

L'alchimia tra Colin Farrell (vincitore di un Golden Globe per la sua parte) e Brendan Gleeson (padre di Domhnall, con il quale recita più volte assieme) è infatti assoluta, ottimamente destreggiata e mescolata nel rapporto passivo-aggressivo che si instaura tra due tra un omicidio e l'altro.

Rambo (1982)

Ci troviamo davanti a un altro grande e intramontabile classico. Okay, è vero in Rambo l'atmosfera del Natale emerge solo in secondo piano tramite alcune decorazioni e alberi addobbati sullo sfondo.

Infatti Sylvester Stallone non impiegherà molto ad imbracciare la sua mitragliatrice e a far saltare in aria ogni cosa che si ritrovi a portata di mano, in quello che è un film-manifesto di un'intera generazione, traumatizzata dalla guerra e dalle stragi del Vietnam. Rambo è un adattamento cinematografico firmato da Ted Kotcheff del romanzo Primo sangue di David Morrell.

Arma Letale (1987)

Anche a questo giro il Natale è ancora solo una cornice del film di Richard Donner, scritto dal già citato Shane Black che l'anno successivo porterà nelle sale cinematografiche il suo Die Hard.

Siamo ancora a Los Angeles ma stavolta ci troviamo al fianco dei due poliziotti interpretati da Mel Gibson e Danny Glover che firmano una delle più iconiche coppie da buddy movie di sempre, pronte a dare il via a un'altra saga cinematografica in grado di protrarsi per un intero decennio fino al suo quarto capitolo che ha visto la luce del proiettore nel 1998. Che le prossime feste all'ombra della ghirlanda siano l'occasione giusta per recuperare tutti i film del duo? Noi vi abbiamo lanciato la suggestione.

Eyes Wide Shut (1999)

Accantonando per un momento sparatorie ed esplosioni, nel Natale all'ombra dei grattacieli newyorkesi c'è posto anche per la più grande autorialità con Eyes Wide Shut, l'ultimo lavoro di uno dei più grandi cineasti dell'intera storia del cinema, Stanley Kubrick.

Miglior successo commerciale uscito postumo con un incasso globale di 155.655.000 $ dichiarati, il film tratto dal romanzo Doppio sogno di Arthur Schnitzler si modella sulla dissezione della relazione disfunzionale tra la coppia Tom Cruise-Nicole Kidman, in un declinare della narrazione che si immerge a fondo tra omicidi e rapporti orgiastici sull'onda di riti massonici. Mancano solo panettone e pandoro.

Quarto Potere (1941)

Con Quarto Potere (in originale noto come Citizen Kane) facciamo un tuffo nel passato che ci conduce direttamente a un crocevia fondamentale della storia del cinema internazionale. Quella del genio e ragazzo prodigio Orson Welles (all'epoca del film, suo primo lungometraggio, appena venticinquenne!) è considerata da molti la miglior pellicola mai girata e sicuramente una delle più importanti, dalla natura tanto misteriosa quanto escatologica. 

Il film ripercorre la vita dello spigoloso e arcigno Charles Foster Kane (tra l'altro interpretato dallo stesso Welles), magnate della stampa statunitense, il cui percorso esistenziale è tratteggiato nel corso di sei flashback che individuano alcuni momenti chiave del suo vissuto. Lo sforzo è vano e Kane rimarrà un'entità sfuggente e incompresa così come, forse, il leggendario mistero di "Rosebud". Però un po' di Natale c'è, dai pupazzi di neve dell'infanzia dell'uomo fino ai regali scartati. Questo è forse l'unico film del quale non potete assolutamente privarvi.

L'Appartamento (1960)

Rimaniamo in zona genialità e questa volta ci accostiamo dalle parti di Billy Wilder che nel 1960 porta al cinema uno dei suoi molti capolavori, ma forse il suo più compiuto, L'Appartamento. Una delle commedie romantiche migliori di sempre, se non addirittura la migliore ci azzardiamo a dire.

Il film sancisce l'esplosiva affinità tra due magnifici attori come furono Jack Lemmon e Shirley MacLaine, teneri, struggenti, appassionati e incredibilmente magnetici nel suggellare il successo di un lavoro che ottenne la candidatura a dieci premi Oscar, riuscendo a portarsene a casa ben cinque (Film, Regia, Sceneggiatura originale, Montaggio, Scenografia). Probabilmente quello di Wilder è il film dal quale potete sia partire che finire la vostra rassegna, poiché la storia tra Baxter e Fran attraversa trasversalmente tutto il periodo delle feste natalizie fino al culmine, perfetto, durante la notte dell'ultimo dell'anno.

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