I Cavalieri dello Zodiaco, recensione: live action da incubo

Dopo due mesi dall'uscita nelle sale giapponesi, il 28 aprile 2023, il film live action I Cavalieri dello Zodiaco arriva nei cinema italiani a partire dal 26 giugno 2023, e resterà nella programmazione per soli 3 giorni. Un tempo più che giusto, forse, visti i pareri negativi che si sono già dilagati sul web da tempo.

Il film, diretto da Tomek Bagiński, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures, vede un grande cast: Famke Janssen, Sean Bean, Madison Iseman, Diego Tinoco, Mark Dacascos e Nick Stahl. Mackenyu interpreta Seiya, il giovane protagonista pronto a diventare un Cavaliere dello Zodiaco.

Questo film è ispirato a I Cavalieri dello Zodiaco di Masami Kurumada del 1986, di cui il pubblico ha sempre apprezzato anche l'adattamento anime del 1987. Il film del 2023 si è scontrato, fin da subito, con un gruppo di fan incredibilmente vasto e radicato. Il trailer de I Cavalieri dello Zodiaco dà subito un'idea precisa di cosa aspettarsi, e le prime impressioni non sembrano entusiasmanti.

Ogni volta che si sente parlare di live action, inevitabilmente il pubblico si crea delle aspettative, che facilmente vengono deluse. Si può dire sia proprio il caso de' I Cavalieri dello Zodiaco, che al di là dell'intrattenimento - e neanche poi così allettante - non offre molto altro.

Qual è la trama de I Cavalieri dello Zodiaco?

Seiya, un ragazzo testardo rimasto orfano, vive per strada cercando di racimolare soldi tramite lotte clandestine. Non possiede più una famiglia, solo una sorella che egli sta cercando disperatamente. Durante un combattimento, il ragazzo scopre una fonte di poteri mistici; da qui egli si ritrova catapultato in un mondo tutto nuovo, pieno di magia, in cui dovrà compiere una missione. Deve proteggere Athena, dea della guerra. Per farlo, dovrà affrontare il proprio destino e, soprattutto, il passato.

La storia narrata nel film I Cavalieri dello Zodiaco possiede, in linea di massima, due protagonisti. Anche se si parla soprattutto di Seiya, il classico eroe, anche il personaggio di Athena/Sienna ha una centralità notevole. Una giovane donna che, anche se protetta dall'eroe e dal personaggio di Mylock, è benissimo in grado di farlo da sola; una vera e propria guerriera alla scoperta di sé.

Questo dualismo però, uccide la coralità che invece contraddistingue il manga di Masami Kurumada. Il titolo originale Saint Seiya è a tratti fuorviante rispetto alla pluralità di protagonisti nell'opera. In fondo, è un po' come Sailor Moon: non manca un personaggio preferito che dà il nome al manga, ma si tratta di un'opera indiscutibilmente corale. Qui i Cavalieri non ci sono, non tutti almeno, e si perde già quella magia che ci si aspettava.

La trama in sé per sé non è nuova, non possiede niente di speciale per far sì che resti davvero impressa nella mente dello spettatore. L'espediente narrativo dell'addestramento di Seiya sembra più una maldestra imitazione di una famosa scena di Hercules (1997), film d'animazione della Disney che vi ha fatto innamorare persino di una burbera creatura caprina come Filottete. Mentre, però, il classico Disney sapeva quel che faceva, qui questo momento cruciale risulta quasi noioso e privo di personalità.

Vale la pena guardare I Cavalieri dello Zodiaco?

Nonostante il grande entusiasmo degli attori e delle attrici, come potete leggere nell'intervista al cast de' I Cavalieri dello Zodiaco, il film basato sull'omonimo manga è un flop sotto diversi punti di vista.

La reinterpretazione dei personaggi originali non è, di per sé, un difetto. Anzi, quando si ha a che fare con un prodotto cinematografico nuovo, l'inserimento di elementi differenti è una scelta lecita, finché convincente. I mutamenti che investono i personaggi, nell'aspetto, nella personalità o addirittura nel genere, nascono con la voglia di creare qualcosa di inedito e singolare. Il timore è sempre quello di deludere il gusto del pubblico, legato ad un immaginario iconico, conservato per tanti anni.

Il problema, in realtà, non sta nella scelta di diversificare alcuni elementi iconici, quanto nel non rendere loro piena giustizia. Se il manga e l'anime hanno sempre posto una grande attenzione ai costumi, alle armature e alla caratterizzazione dei personaggi (in primis a livello estetico), nel nuovo film tutto è appiattito. Alcuni personaggi, a stento distinguibili, si celano sotto armature "anonime", che perdono qualsiasi particolarità o tocco speciale. Per non parlare del fascino anni 80-90 qui inesistente.

Nella realizzazione de' I Cavalieri dello Zodiaco, è stato scomodato un cast imponente, in primis Sean Bean e Famke Janssen. Grandi grandi personalità del cinema e della televisione sembrano quasi "sprecate" per un film così acerbo, sia nella storia sia nella realizzazione. Nonostante la loro grande interpretazione, così come quella di Madison Iseman, Mackenyu e non solo, l'effetto è quello di vedere professionisti alle prese con un prodotto cinematografico non ancora pronto per il grande schermo.

Il film risente di un uso massiccio della CGI, spesso insufficiente a tenere in piedi anche solo un minimo di illusione scenica. L'artificio è evidente, e si assiste ad un live action che, paradossalmente, non trasmette alcunché di realistico.

Attenzione: il fatto che I Cavalieri dello Zodiaco sia uno shonen fantasy, non vuol dire che esso non possa raggiungere un livello di realismo a livello visivo anche in quegli elementi prettamente fantasiosi e legati all'immaginazione, così come gli effetti di luce o di energia che accompagnano movimenti e azioni. La sensazione che le pagine di Kurumada prendano vita è pressoché inesistente.

L'immagine di copertina è stata fornita da Sony Pictures Entertainment.