Land of Bad, recensione: un war movie intrigante e divertente

Nel cinema, la guerra, di solito, viene mostrata in due modi ben distinti e separati: o vicende ispirate da una storia vera o intrighi di finzione vagamente verosimili con la presenza di terroristi e piani belligeranti da sventare. Su Prime Video è arrivato Land of Bad, un thriller d'azione diretto da William Eubank, che vede la presenza di Liam Hemsworth e Russell Crowe e una trama che rientra perfettamente nella seconda tipologia di pellicole. 

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Land of Bad: un piano perfetto e l'improvvisa piega sbagliata

Hemsworth interpreta J. J. Kinney conosciuto anche come Playboy, ovvero un ingenuo sergente dell'aeronautica il cui compito più difficile fino a quel momento è stato decidere quale cereale per la colazione si adatta più al suo umore. Per delle circostante impreviste, gli viene assegnata una missione per estrarre un agente della CIA nelle Filippine. Nonostante un piano ben orchestrato, la sua unità, che include un ottimo Milo Ventimiglia purtroppo sottoutilizzato, il fratello di Liam, Luke Hemsworth e Ricky Whittle, si ritrova velocemente nel bel mezzo del fuoco incrociato e inaspettatamente Kinney si rende conto che deve cavarsela da solo. 

Riesce a sopravvivere nonostante l'impreparazione grazie all'operatore di droni e Capitano Eddie Grimm interpretato da Russell Crowe e conosciuto come Reaper. Grimm è un militare navigato con un carattere irascibile e una predilezione per il romanticismo. Con il controllo sui missili e sulle immagini satellitari dal suo ufficio di Las Vegas, Reaper è l'occhio nel cielo della Delta Force. Quando la situazione di Playboy si fa complicata, è compito di Reaper mantenerlo in vita abbastanza a lungo da permettergli di raggiungere il punto di estrazione e superare efficacemente la delicata e ricca di suspence missione.

Liam Hemsworth e Russell Crowe meritano da soli la visione del film

Liam Hemsworth ha sempre dimostrato di essere un attore molto abile nei film d'azione nonostante passi sempre in secondo piano rispetto al fratello Chris e ultimamente sia salito in auge per le polemiche dopo l'annuncio che avrebbe preso il posto di Henry Cavill nella serie Netflix The Witcher. In Land of Bad è proprio lui che porta avanti gran parte dell'azione senza mai farla naufragare in inutili cliché. Attraverso la sua coerente e avvincente interpretazione, lo spettatore è testimone della sua disperata lotta per la sopravvivenza. Non è un compito facile quando il proprio compagno d'azione è uno dei migliori attori che ci siano in circolazione. 

Russell Crowe, infatti, è arrivato in un momento della carriera dove può interpretare qualsiasi cosa e farlo sempre in maniera eccellente. In Land of Bad è seduto su una sedia per gran parte della sua performance e viene spesso accompagnato dalla giovane collaboratrice Nia Branson interpretata da Chika Ikogwe, ciononostante il suo personaggio è avvincente in ogni secondo e la sua caratterizzazione è spesso preponderante nel film. Ogni tanto si mette a raccontare con nostalgia amori perduti e a dispensare consigli amorosi ai colleghi, altre volte giudica i caffè, ma principalmente lo vediamo coordinare, calmare e rimproverare Kinney e compagni mentre fissa costantemente gli schermi dei monitor del computer che donano anche un'atmosfera hi-tech. 

Una trama coerente e serrata fino al terzo atto

Insieme al co-sceneggiatore David Frigerio, William Eubank ha deciso di approcciarsi in maniera metodica e ponderata alla missione della Delta Force. Quindi, invece di optare per un intervento immediato e aggressivo, lo script permette uno sviluppo graduale dei personaggi. La scelta del regista di bilanciare l'azione tra l'ambientazione aspra della giungla e l'austerità burocratica e tecnologica dell'ufficio crea una coinvolgente dicotomia tra pericolo e procedure amministrative, arricchita da momenti comici ben calibrati. 

Tuttavia la trama è abbastanza generica, nonostante mostri guizzi di originalità molto interessanti. La sceneggiatura soffre un po' troppo spesso di tentativi lenti e goffi di rendere i personaggi più simpatici di quel che sono, ma nonostante ciò il ritmo è serrato e l'emozione è sempre presente. La storia subisce un leggero declino nel suo terzo atto, cedendo a convenienze di trama che mettono a dura prova la credibilità. Per un'ora circa tutto è pressoché perfetto nella sua intensità, poi più ci si avvicina alla conclusione più la trama acquista eccessive lungaggini e momenti squilibrati dal punto di vista tonale.

Senza addentrarci in troppi spoiler, ma passare da scene di tortura a qualcosa di casuale come fare la spesa può funzionare solo una volta, poi diventa ridondante e vedere il cattivo principale cambiare modo di comportarsi senza reali ragioni va oltre la sospensione dell'incredulità. Nonostante ciò, Eubank sa come catturare l'intensità delle diverse situazioni attraverso l'utilizzo di alcuni angoli di ripresa divertenti e inventivi, e quando la trama lo richiede, i vari attori si impegnano nel mostrare un credibile dolore. Il tutto è potenziato da una colonna sonora sempre precisa e coerente con ciò che viene mostrato.

Conclusioni

In conclusione Land of Bad non è nulla di nuovo dal punto di vista dei film di guerra né tantomeno l'idea di Eubank era quella di reinventare un nuovo Salvate il soldato Ryan. Il risultato finale è un buon film d'azione con un'intrigante componente thriller che consente allo spettatore di mantenere una concentrazione serrata in una costante sfida, non sempre coerente, tra bene e male il tutto condito con sfarzi e linguaggi militari. Hemsworth e Crowe si completano bene a vicenda e il finale, nonostante la confusione con cui ci arriva, è quello di un vero thriller di alto livello. Non siamo certamente davanti a un capolavoro, ma è un buon film divertente e adrenalinico che merita di essere visto.