Quando Love, il quarto lungometraggio del mai banale Gaspar Noé, è stato presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes 2015, un'orda di persone si è messa in coda sulla Croisette per assistere alla proiezione del film.
Il motivo? Un sensuale ed eccessivo, tattile e doloroso "porno d'autore" girato in 3D, che racconta la storia d'amore perduto di Murphy (Karl Glusman) ed Electra (Aomi Muyock) attraverso una narrazione smantellata, falsi raccordi, stacchi neri di montaggio e soprattutto numerose scene di sesso esplicito.
Love è costato tra i 2 e i 3 milioni di euro e completa una sorta di trilogia che il regista franco-argentino ha cominciato con #Irréversible e proseguito con #Enter the Void, e dalla quale ha ricominciato con il successivo #Climax nel 2018. Nonostante il film abbia raggiunto una enorme popolarità quando le prime copie pirata (in 2D) hanno iniziato a circolare online, Love vanta ancora alcune curiosità che in molti potrebbero non conoscere.
- Sesso non simulato
- L'improvvisazione sul set
- Le immagini in 3D
- Monica Bellucci e Vincent Cassel
- La morte della madre Nora
- I nomi dei protagonisti
- Citazioni e auto-citazioni
- La colonna sonora
- I ringraziamenti speciali
- La censura in Russia (e non solo)
Sesso non simulato
Come noto, le scene di sesso nel film non sono simulate. Anche se le sequenze più esplicite (13 minuti dei 129 totali) si allontanano dall'estetica pornografica, Love è stato accompagnato prima dell'uscita da quello che Vincent Maraval, il boss di Wild Bunch che appare pure in una piccola parte, ha definito "terrorismo morale".
Il film non è stato distribuito in tutto il mondo e in Francia è stato preceduto da una controversia legale, ricostruita dettagliatamente da Alessandro Baratti su Gli spietati, che ha portato al divieto per i minori di 18 anni.
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L'improvvisazione sul set
Dopo l'imbarazzo iniziale, gli interpreti sono stati lasciati liberi di improvvisare le scene: quelle di sesso, non a caso, sono state girate prima delle altre. Il regista ha confessato durante la conferenza stampa al Festival di Cannes che la sceneggiatura contava appena sette pagine, per giunta prive di dialoghi.
Karl Glusman è stato scelto perché una sera, all'esterno di un club, ha conosciuto una donna e chiacchierando con lei, le disse che il suo film preferito è Enter the Void. Non sapeva che quella persona era una cara amica di Noé, il quale stava cercando proprio un attore statunitense per il suo prossimo film.
L'attore newyorkese si è preparato visionando #Ecco l'impero dei sensi di Nagisa Ôshima, #A Venezia... un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg e #Nell'intimità - Intimacy di Patrice Chéreau.
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Le due attrici Aomi Muyock e Klara Kristin (che interpreta Omi, l'altra donna di Murphy) sono state trovate per caso dal regista durante una festa. Già modella e artista, Muyock è stata protagonista di #Jessica Forever, strambo film di fantascienza di Caroline Poggi e Jonathan Vinel, e ha posato per un servizio di Blau International.
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Le immagini in 3D
Il 3D di Love, realizzato con un elaborato sistema a due camere e discusso per l'eiaculazione tridimensionale con tanto di schizzo "in faccia", non è un'immersione totale: Noé tiene i corpi a debita distanza con pochi movimenti di macchina e tante inquadrature fisse.
Il regista ha girato in digitale con una Red Dragon "come se qualcuno stesse filmando una storia tutto il giorno", ha spiegato in un'intervista su Mubi. La tridimensionalità del film, analizzata da Nicola Curzio sulla rivista Uzak, è stata favorita dalle luci del direttore della fotografia Benoît Debie, che l'aveva già sperimentata sul set di #Ritorno alla vita di Wim Wenders.
Nelle note di regia, Noé spiega che "le inquadrature fisse, i corpi che occupano lo spazio come in una fotografia e il 3D, combinati assieme, danno l'impressione di un dipinto in rilievo".
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Monica Bellucci e Vincent Cassel
Love è un vecchio progetto di Noé, che risale a più di venti anni fa e che il regista sperava di girare subito dopo il suo esordio del 1998, Seul contre tous. In origine si intitolava Danger ed era stato proposto a Vincent Cassel e sua moglie Monica Bellucci.
La coppia, inizialmente entusiasta all'idea, si è tirata indietro dopo aver letto il copione. Poco tempo dopo, i due sono stati diretti da Noé nel controverso Irréversible: la sgradevole e brutale scena dello stupro della Bellucci fece molto scalpore a Cannes.
La morte della madre Nora
Love nasce da un'esperienza traumatica del regista: la morte di sua madre. Le scelte formali del film arrivano dall'elaborazione di questo dolore: la malattia della donna, come ha raccontato Noé in un'intervista a The Film Experience, è stata ripresa e fotografata dal figlio con una camera 3D.
Mia madre era molto malata in quel periodo, era sul letto di morte, così andavo a trovarla a Buenos Aires ogni due settimane e ho iniziato a fotografarla con questa macchina fotografica. Poi vedevo queste immagini e c'era quasi qualcosa di emozionante. A volte mi faceva pensare a una bara e sentivo che lei fosse davvero lì.
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I nomi dei protagonisti
Murphy richiama la legge di Murphy: se qualcosa non può andar male, andrà male lo stesso. Ma oltre a questa regola che sfida la nostra razionalità, il riferimento diretto è al nome della madre di Gaspar: Nora Murphy.
Elettra è invece legato al complesso di Elettra teorizzato da Carl Gustav Jung: la forma femminile del complesso di Edipo, per cui se nell'infanzia e nell'adolescenza non vengono soddisfatti gli impulsi sessuali, la mente inconscia avrà atteggiamenti di attrazione verso il genitore di sesso opposto e di gelosia nei confronti del genitore dello stesso sesso.
Gaspar, inoltre, è il nome del bambino di Murphy e Omi e Noé quello dell'ex di Electra, il gallerista interpretato dal regista stesso (a nome Aron Pages) con parrucca e occhiali.
Citazioni e auto-citazioni
Love è pieno di riferimenti al cinema di Noé: il modellino del Love Hotel di Enter the Void presente nella camera da letto di Murphy, lo stupro di Monica Bellucci in Irréversible, il primo piano dell'eiaculazione ripreso direttamente dal cortometraggio Good Boys Use Condoms di Lucile Hadzihalilovic, la moglie di Noé.
Ma non mancano i collegamenti ai film preferiti del regista nei poster e nelle locandine che vediamo disseminati a casa di Murphy: #Salò o le 120 giornate di Sodoma, #M - Il mostro di Düsseldorf, King Kong, #Nascita di una nazione, #Taxi Driver, #Freaks, Il massacro della Guyana, The Defiance of Good, Il mostro è in tavola... barone Frankenstein. Senza dimenticare che il film preferito di Murphy è #2001: Odissea nello spazio: lo stesso di Noé.
La poesia citata nel film è Fermandosi accanto a un bosco in una sera di neve di Robert Frost, dalla raccolta New Hampshire del 1923, che valse al poeta statunitense il primo dei suoi quattro Premi Pulitzer.
Di chi sia il bosco credo di sapere.
Ma la sua casa è in paese: così
Egli non vede che mi fermo qui
A guardare il suo bosco riempirsi di neve.
Troverà strano il mio cavallino
Fermarsi senza una casa vicino
Tra il bosco e il lago gelato
La sera più buia dell'anno.
Dà una scrollata al suo sonaglio
Per domandare se c'è uno sbaglio:
Il solo altro suono è il fruscio
Del vento lieve, dei soffici fiocchi.
Bello è il bosco, buio e profondo,
Ma io ho promesse da non tradire,
E miglia da fare prima di dormire,
E miglia da fare prima di dormire.
La colonna sonora
La potenza delle musiche è il marchio di fabbrica di Gaspar Noé e Love, con il suo cocktail di classica ed elettronica, non è da meno. Lo score è stato messo in piedi grazie alla supervisione di Pascal Mayer e Steve Bouyer.
La parte classica comincia con una versione orchestrale della Troisième Gnossienne di Erik Satie, nell'arrangiamento di Francis Poulenc eseguito da Michel Plasson con l'Orchestra di Toulouse. Satie torna con la Gymnopedie numero 2 suonata da Aldo Ciccolini e quella numero 3 nelle versioni di Michel Deneuve e Thibaut Barbillon. L'esecuzione di Variazioni Goldberg BWV 988: Aria da capo di Johann Sebastian Bach è di Glenn Gould.
Quando Murphy e Omi generano Gaspar la musica è School at Night, la sanguinaria nenia di Giorgio Gaslini eseguita dai Goblin per #Profondo rosso di Dario Argento.
Nella scena del "threesome", il regista piazza Maggot Brain dei Funkadelic, uno dei suoi brani favoriti.
Quando Julio dà la pasticca blu di ecstacy a Murphy ed Electra, parte il tema elettronico che i Coil hanno realizzato per la colonna sonora di Blue di Derek Jarman. La musica che si ascolta nel club per scambisti e guardoni è quella di #Distretto 13 - Le brigate della morte di John Carpenter, che torna anche con Night, dal suo album Lost Themes.
L'electro house è presente con Wars di SebastiAn e First Point di Thomas Bangalter dei Daft Punk, brano realizzato per la colonna sonora del cortometraggio omonimo di Taylor Steele con Lindsay Lohan.
Tre brani (Transperu, Grand Midi e Nostalgia) sono di Gwenael Navarro, alias Koudlam, il compositore francese di origini ivoriane "50% chaos, 50% symphony" lanciato da See You All e Love Song.
Mirwais, il musicista di madre italiana e padre afgano giunto alla ribalta con Madonna nella canzone Paradise (Not for Me), contribuisce con Disco Science dall'album Production, mentre King Night è il brano d'apertura del disco omonimo dei Salem, l'esordio della band glo-fi di John Holland, Heather Marlatt e Jack Donoghue.
Non mancano il rock e l'ambient: Dirge dei Death in Vegas, brano cult della band di Richard Fearless e Tim Holmes che apre l'album The Contino Sessions del 1999 con la voce suadente di Dot Allison; Always Returning di Brian Eno, dal disco Apollo: Atmospheres and Soundtracks del 1983; Is There Anybody Out There? dei Pink Floyd, da The Wall del 1979; Passing Times di Steve Gray dalla compilation Friends and Lovers, edita nel 1975 da KPM Music.
Due brani sono di John Frusciante, il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, estratti dai lavori solisti To Record Only Water for Ten Days del 2001 e The Empyrean del 2009: le strumentali Murderers e Before the Beginning.
Altri brani nascondono una curiosa matrice esotica ed esoterica: Paulette è un classico della "bar dancing music" guineana di Balla et ses Balladins; Lucifer Rising è di Bobby Beausoleil, il chitarrista californiano ex membro della Family di Charles Manson che con la sua Freedom Orchestra ha musicato il corto di Kenneth Anger; Invocation to the Horned One e Witch's Will sono di un altro musicista californiano, Master Wilburn Burchette, maestro dimenticato della psichedelia occulta e della new age.
I ringraziamenti speciali
Al temine di Love, Noé ringrazia colleghi registi come Alain Cavalier, Nicolas Winding Refn, Carpenter, David Lynch, Martin Scorsese e Koji Wakamatsu.
Non solo: Sal Genoa, il direttore della fotografia e regista hard che ha lanciato con la performer Dana Vespoli il progetto horror erotico Terrorxxx; l'ex attrice porno Coralie Trinh Thi, diretta da Noé nel cortometraggio Sodomites; i musicisti Stephen Bessac (cantante del gruppo hardcore Kickback) e Jean-Louis Costes, il "GG Allin della chanson française" apparso in Irréversible e Lebenspornografie di Edwin Brienen.
Gli altri ringraziamenti sono per Peter Sotos, ex musicista della band power electronics Whitehouse che, in libri come Selfish, Little, Pure Filth e Desistance, analizza criminali sessuali sadici e pornografia sessualmente violenta; Virginie Despentes, la scrittrice e regista francese di Scopami, della Trilogia della città di Parigi. Vernon Subutex e del saggio King Kong Theory, considerato uno dei manifesti del nuovo femminismo; il fotografo dei divi Stéphane Sednaoui e la fotografa Nan Goldin, resa celebre dalla serie The Ballad of Sexual Dependency, uno dei capolavori della fotografia contemporanea.
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La censura in Russia (e non solo)
Love, ha rivelato la giornalista Maria Tokmasheva su Russia Beyond, è finito nel mirino del ministro della cultura Vladimir Medinsky. Dopo il passaggio al Festival di Mosca e ad altri eventi cinematografici, il film non è uscito nelle sale ed è entrato nella "lista nera" del governo insieme a #Borat di Larry Charles e Sacha Baron Cohen, Clip di Maja Miloš, Ordered to Forget di Hussein Erkenov, #The Interview di Evan Goldberg e Seth Rogen, #Child 44 - Il bambino n. 44 di Daniel Espinosa e #Morto Stalin, se ne fa un altro di Armando Iannucci.
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Non che in Italia sia andata meglio: Love non è neppure uscito al cinema (è disponibile in streaming nel catalogo di Netflix) e quando il successivo Climax è arrivato in sala grazie a Mial Vision ed Europictures, il quinto film di Noé è stato vietato ai minori di 18 anni.
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