Netflix non è al verde: spenderà 17 miliardi per dimostrarlo

Ted Sarandos, il grande capo di Netflix, è pronto a mantenere invariato il budget nel 2023. Creativi e showrunner però hanno già cambiato tattica.

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Autore: Elisa Giudici ,

Netflix è al verde e sta tirando la cinghia? I vertici dell'azienda giurano di no, anzi: la strategia del colosso dello streaming per il 2022 e il 2023 sarebbe quella di mantenere invariato il budget per la produzione di show, serie e film. Attualmente Netflix spende ogni anno circa 17 miliardi di dollari per creare nuovi contenuti esclusivi o per acquisire prodotti già pronti da inserire nel proprio catalogo. Questa è la somma messa a bilancio nel 2021, che sarebbe stata "bloccata" anche per il biennio successivo.

In un bel retroscena pubblicato in queste ore, Variety riporta molte voci di corridoio che riguardano la nuova strategia del colosso dello streaming. Il primo trimestre del 2022 è stato un incubo per la grande N rossa: per la prima volta nella sua storia ha perso iscritti, circostanza che ha portato il titolo in borsa a crollare e molte teste a cadere. 

Se internamente è in atto una palese riorganizzazione sia della forza lavoro sia della strategia generale della compagnia, all'esterno pare che Netflix si sforzi di dare l'impressione che nulla sia cambiato. Secondo indiscrezioni filtrate dagli ultimi incontri tra creatori, investitori e dipendenti di Netflix, l'ordine da parte del CEO Ted Sarandos sarebbe bello di assicurare i grandi nomi di Hollywood e gli sceneggiatori alle prime armi che Netflix è più che disposta a spendere con generosità per contenuti interessanti, esattamente come in precedenza. 

Pur senza rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito, Sarandos sarebbe arrivato a smentire in via ufficiosa le voci circolanti riguardo al fatto che Netflix consideri il numero di tre stagioni come termine naturale per la maggior parte delle sue serie. Dopo tutti quegli episodi gli spettatori si annoiano, avrebbe detto il CEO in una riunione. Indiscrezione smentita internamente dall'azienda.

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Pare che durante le riunioni delle ultime settimane venga spesso ripetuto che il denaro non manca né mancherà, grazie a una base di oltre 200 milioni di fedeli abbonati che paga mensilmente una quota che serve poi a produrre i titoli Netflix. 

La mossa di Netflix però è in qualche modo tardiva. Quanti sperano di vedersi finanziare un progetto dal servizio di streaming a pagamento più famoso al mondo hanno già aggiustato il tiro dei loro progetti e dei pitch, ovvero delle presentazioni che vengono fatte a chi potrebbe produrre uno show. 

Nel mondo della serialità per esempio in molti avrebbero rivisto il loro progetto trasformandolo da serie a miniserie, accorciando un po' la durata degli episodi. Insomma, Netflix sta tentando di rassicurare azionisti e ambiente hollywoodiano di non aver bisogno di fare economia...ma non tutti credono a questa versione della storia. 

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