Speciale anni '80: 20 serie che hanno fatto la storia della TV

Ripercorri insieme a noi la storia della TV degli anni '80: azione, poliziesco, fantascienza e comedy per gettare le basi di un futuro che non dimentica il passato.

Autore: Chiara Poli ,

Le serie TV degli anni '80, agli occhi dei telespettatori di oggi, sembrano tutte uguali: un mix di azione, commedia, avventura e pettinature imbarazzanti.

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Ma per noi che ci siamo cresciuti, e che le abbiamo studiate a fondo, hanno lasciato il segno in tanti modi: hanno gettato le basi per le serie TV di oggi, hanno reso i telefilm il genere più popolare e amato del piccolo schermo, hanno consentito ai futuri grandi produttori e sceneggiatori di farsi le ossa sul campo.

Dai sogni tecnologici (con auto intelligenti, uomini e donne bionici e robot geniali) a quelli romantici (sulle navi da crociera o sulle isole "magiche"), dagli inseguimenti sulle strade della California (con i poliziotti in motocicletta) a quelli con le auto sportive (alle Hawaii), dai "poliziotti alla MTV" alle ragazzine robot, gli anni '80 hanno celebrato le serie TV per la loro stessa essenza: l'evasione, l'intrattenimento, la capacità di far sognare il pubblico, facendo dimenticare a tutti - anche solo per un'ora - le preoccupazioni quotidiane.

Il decennio è stato incredibilmente prolifico: sono dozzine le produzioni che dovremmo ricordare. Dovendo fare una selezione, è utile stabilire dei parametri: inserire titoli prodotti a partire dagli anni '80 (e non provenienti dal decennio precedente, come per Fantasilandia, CHiPs, Happy Days, Hazzard o Love Boat). E inserire titoli che hanno scritto la storia della TV, indipendentemente dalla durata della produzione.

20. Alf (1986-1990)

Un alieno per amico. In piena era "alieni ostili", uno dei pochi pupazzi (esclusi naturalmente #I Muppet) che hanno avuto grande fortuna in TV ci divertiva mostrandoci le contraddizioni della vita quotidiana viste da un alieno. Un alieno perennemente affamato, spiritoso, vissuti da molti come un animale domestico... Parlante. Alf (acronimo di Alien Life Form, forma di vita aliena), doppiato nella versione originale da Paul Fusco, creatore della serie, e in quella italiana da Gigi Angelillo, ebbe moltissimo successo all'estero. In particolare in Germania e in Italia.

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TV Guide, la "bibbia" della tv statunitense, gli ha assegnato l'ottavo posto nella classifica delle 25 più grandi leggende della fantascienza e gli ha dediciato diverse copertine. 

19. Baywatch (1989 - 2001)

Il "momento Baywatch" celebrato da Joey e Chandler in #Friends ha segnato una generazione: Pamela Anderson che correva sulla spiaggia in costume è il simbolo per eccellenza dei sogni erotici dei ragazzi negli anni '80. Costruito come un lungo videoclip musicale, Baywatch ha rilanciato la carriera di David Hasslehoff dopo il grande successo di Supercar, ha reso la Anderson una star internazionale e ha celebrato con lo stile patinato da rivista di moda la figura di spicco delle spiagge di tutto il mondo: il bagnino.

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Passando alla storia come la serie TV più lunga (ben 11 stagioni) che non vinse mai un Emmy... Ma anche come quella che rivoluzionò il linguaggio televisivo, accelerandone il ritmo e gettando le fondamenta per le serie a venire.

18. Cin cin (1982-1993)

Gli anni '80 sono stati il decennio delle sitcom. Da Giudice di notte a Pappa e ciccia, passando per le altre che troverete in classifica, la commedia è stato il genere più rappresentativo per quella necessità di cui parlavamo prima: intrattenere il telespettatore e sollevarlo dalle procuppazioni quotidiane. Il pub della periferia di Boston in cui "tutti conoscono il tuo nome" - che ha dato vita allo spinoff Frasier, fra le migliori serie del decennio successivo - fece vincere al suo cast artistico e tecnico decine di Emmy Awards.

Diventando una delle serie più amate di tutti i tempi e celebrando una comicità di alto livello, costruita su un gruppo di personaggi ben caratterizzati e studiati per attrarre ogni "tipo" di telespettatore.

17. I Robinson (1984-1992)

Quando la serie iniziò, Bill Cosby era già una star in America. Le scabrose vicende giudiziarie che l'hanno recentemente coinvolto non sono comunque riuscite a cancellare il ricordo di una delle migliori serie del decennio, caratterizzata da una comicità famigliare garbata, efficace e ricca di spunti di riflessione.

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La famiglia Robinson è stata la prima famiglia di colore - dopo #I Jefferson - a conquistare il pubblico italiano. Grazie alla bravura degli interpreti ma soprattutto alla qualità della sceneggiatura, costruita su un perfetto equilibrio fra le battute e la comicità "fisica" di Cosby. Premiata con 6 Emmy e 3 Golden Globes.

16. Genitori in Blue Jeans (1985 - 1992)

I critici dell'epoca la definivano "la risposta bianca a I Robinson". In realtà, la serie di Neal Marlens (Tre cuori in affitto, Ellen) raccontava in modo più marcato le difficoltà universali del processo di crescita (non a caso, il titolo originale è Growing Pains). Più che i genitori, come accadeva nella serie di Cosby, infatti, a dare il "la" alle vicende erano i figli della coppia protagonista.

Kirk Cameron, l'attore più amato dalle ragazzine dell'epoca (insieme a un giovanissimo #Leonardo DiCaprio) divenne il simbolo dell'adolescente americano medio, alle prese con scuola, primi amori, voglia di libertà e piccoli sprazzi di ribellione.

15. Hill Street - Giorno e notte (1981 - 1987)

Una delle migliori e più celebrate serie poliziesche di sempre. La cruda realtà del distretto di polizia di Chicago di cui ci vengono raccontate le avventure quotidiane gettò le basi per l'arrivo del successivo capolavoro, sempre firmato dal grande Steven Bochco, NYPD Blue. Hill Street Blues (questo il titolo originale) venne premiato con 3 Golden Globes e la bellezza di 26 Emmy Awards.

Un record di quelli che non si possono dimenticare.

14. Ralph Supermaxieroe (1981 - 1983)

Prodotta per 3 stagioni, la storia del timido professore di liceo che entra in possesso di un costume di origini aliene in grado di trasformarlo in un supereroe (ma senza il libretto di istruzioni) ha conquistato il mondo intero. Affiancato dall'agente dell'FBI Bill Maxwell (Robert Culp), il professor Ralph Hinkley (William Katt) s'improvvisa paladino del Bene, fra disastrosi tentativi di volare e divertenti "incidenti" dai quali, per fortuna, esce quasi sempre indenne. Non senza farci divertire.

13. Miami Vice (1984 - 1990)

"Voglio due poliziotti alla MTV". Le parole di Brandon Tartikoff, all'epoca a capo del network NBC, sono passate alla storia. Michael Mann, grande regista e produttore, lo accontentò con la serie icona di stile e moda degli anni '80. Don Johnson e Philip Michael Thomas, sotto copertura, diventarono le star più pagate della TV.

Nella serie più costosa dell'epoca (con un faraonico budget da 1 milione e mezzo di dollari a episodio. Impensabile per quegli anni), fra Ferrari, completi firmati e colonne sonore coi più grandi successi musicali del periodo, Miami Vice rivoluzionò il genere poliziesco. Portandosi a casa 2 Emmy Awards e 2 Golden Globes.

12. La signora in giallo (1984 - 1996)

 

Angela Lasnbury dà vita all'immortale personaggio di #Jessica Fletcher, scrittrice di gialli di successo che si diletta - più per caso che per intenzione - nella soluzione di crimini di ogni genere. Indiscussa protagonista del decennio televisivo di cui ci stiamo occupando, ma anche di quello successivo, #La signora in giallo si è portata a casa la bellezza di 6 Golden Globes (di cui 4 alla Lansbury e 2 alla serie), milioni di fan in tutto il mondo e - mentre scrivo - un canale interamente dedicato a lei su FoxCrime. 

11. Casa Keaton (1982 - 1989)

Con le indimenticabili polemiche di Alex (Michael J. Fox, premiato con un Golden Globe), le civetterie di Mallory (Justine Bateman) e le simpatiche avventure di Jennifer (Tina Yother), la coppia di ex figli dei fiori formata da Elyse (Meredith Baxter) e Steven (Michael Gross) Keaton non si annoia mai. E nemmeno i milioni di telespettatori che li guardano crescere i loro figli, superando ogni genere di difficoltà con il sorriso sulle labbra. Portandosi a casa 5 Emmy Awards e il rinnovo della serie per ben 7 stagioni.

10. A-Team (1983 - 1987)

Dopo lo scandalo che accompagnò il suo debutto in TV (con la censura dell'episodio pilota, per l'elevato numero di scene di violenza), l'A-Team modificò un po' i suoi toni in corso d'opera. Pur rimanendo fedele alla volontà di raccontare il dramma dei reduci del Vietnam, la serie di Stephen J. Cannell e Frank Lupo accentuò la nota ironica prevista in sceneggiatura.

Così, le azioni "violente" del team pronto ad aiutare gli indifesi ci regalò il gigante buono (Mr. T nei panni di P.E. Baracus) che ha paura di volare, l'ex colonnello (un grande George Peppard) che "adora i piani ben riusciti", un mattaccione (Murdock, Dwight Schultz) imprevedibile e un latin lover soprannominato Sberla (Dirk Benedict). Pronti a entrare dritti dritti nella storia della TV.

9. Magnum P.I. (1980 - 1988)

Cerchiamo di dimenticare la delusione per quel "plot twist" che trasformava la morte del protagonista (l'amatissimo Tom Selleck) in un brutto sogno per riesumare Magnum P.I., dopo che la serie venne prima cancellata alla settima stagione e poi rinnovata per un ultimo ciclo... Ma non possiamo certo dimenticare tutto il resto.

Eletto più volte "l'uomo più sexy del mondo", Selleck conquistò il pubblico grazie ai famosi "braghini attillati", alle camicie hawaiiane, al look completamente diverso da ogni investigatore visto prima in TV, alla sua fiammante Ferrari e agli indimenticabili battibecchi con Higgins, altro personaggio-icona del decennio. Senza dimenticare il mitico crossover con La signora in giallo...

8. Supercar (1982 - 1986)

K.I.T.T.: l'auto che tutti volevamo. E che ancora vorremmo oggi. La "macchina intelligente" che dava speranza nel futuro, nella tecnologia, nei progressi che all'epoca nessuno di noi poteva immaginare. Gli stessi progressi che oggi siamo qui a raccontare attraverso un personal computer connesso a una rete mondiale...

Supercar, frutto della mente di Glen A. Larson, costruiva tutto sul rapporto fra Michael Knight (un David Hasselhoff lanciato nell'olimpo delle star internazionali) e la sua auto supertecnologica... Dalla personalità dispettosa. Un poliziesco fuori dal comune, che ha "bucato lo schermo" portando le "lucine" di K.I.T.T. sulle auto di milioni di altre auto nel mondo vero. Incluso il nostro.

7. Moonlighting (1985 - 1989)

Ho scelto la coppia Cybill Shepherd - Bruce Willis per rappresentare tutte le grandi coppie d'investigatori del decennio (pensiamo a Mai dire sì, per esempio) perché Moonlighting, firmata da Glenn Cordon Caron (#Medium) era una serie innovativa. Per la prima volta, il protagonista - interpretato da Bruce Willis perfettamente a suo agio nel genere comedy - si rivolgeva direttamente al pubblico, mostrando la troupe, il set e la finzione della sua storia.

Fra realtà e finzione, David Addison diventa uno dei personaggi più carismatici del decennio, conquistando la sua datrice di lavoro Maddie Hayes episodio dopo episodio. Mentre noi, telespettatori, sospiriamo per assistere al primo, fatidico bacio... Vittime di quel meccanismo di sceneggiatura chiamato U.S.T. (Unresolved Sexual Tension) che farà la fortuna di molte altre serie, di generi completamnente diversi, da #X-Files a Dark Angel.

6. T.J. Hooker (1982 - 1986)

Svestiti i panni del Capitano Kirk, William Shatner indossa quelli di un altro fra i suoi personaggi iconici: l'agente T.J. Hooker. Soprannominato "il poliziotto più veloce del west" per via del grande spazio dato dalla serie ai frenetici inseguimenti a piedi fra le strade di Los Angeles.

5 stagioni di successo, con storie legate all'attualità (impossibile dimenticare quella dello stupratore seriale, ispirata a reali fatti di cronaca contemporanei) e con le corse più indimenticabili del decennio.

5. MacGyver (1985 - 1992)

Dategli un coltellino svizzero e vi costruirà un centro commerciale nel deserto. Perché MacGyver non è solo il protagonista, col volto di Richard Dean Anderson, di una delle serie più amate degli anni '80: è anche entrato di diritto nella cultura popolare grazie alla sua capacità di improvvisazione, alle sua abilità tecniche, alla creatività che lo hanno reso protagonista di tanti episodi memorabili.

7 stagioni, diverse nomination agli Emmy (mai realizzate, però) e un'inifità di guest star ne hanno fatto il successo indelebile che ancora oggi tutti ricordiamo. E che perfino i telespettatori più giovani, a oltre trent'anni di distanza, hanno sentito nominare.

4. New York, New York (1981 - 1988)

Cagney e Lacey (questo il titolo originale): due detective donna della polizia di New York. Una rivoluzione mai vista prima nel genere (le Charlie's Angels non dovevano dividersi fra il distretto e la famiglia). Due donne al passo coi tempi, una madre di famiglia e una splendida bionda che si gode la vita cercando di non diventare un cliché. E di farsi strada in un mondo costruito dagli uomini e per gli uomini.

Hanno aperto la strada a tutte le future eroine della TV, quelle vere. Quelle coi panni da lavare, i figli da crescere, gli amori da gestire e il lavoro in cui ti guardano male quando arrivi sulla scena del crimine solo perché indossi una gonna... Indimenticabili. Iconiche. Fondamentali.

3. Cuori senza età (1985 - 1992)

4 meritatissimi Golden Globes e 11 Emmy Awards per una delle mie serie preferite di sempre. La serie senza la quale, lo ripeto sempre, non avremmo avuto #Sex and the City.

Le quattro protagoniste di #Cuori senza età, la serie creata da Susan Harris non sono giovani donne nella rampante New York, a caccia del grande amore, ma donne che si preparano a trascorrere la loro terza età nell'afflosciata Miami fatta di pensionati birichini e cliché sociali. Battute irresistibili, provocatorie e geniali. Personaggi che rappresentano tipi di donne molto diverse da loro, ma accomunate da un'amicizia e da una solidarietà che le fanno amare a tutti. Ma proprio a tutti. Una commedia da vedere e rivdere, per imparare come si scrivono le grandi sceneggiature.

2. Star Trek: The Next Generation (1987 - 1994)

La serie che ha riportato sul piccolo schermo il franchise di Star Trek ha fatto storia. Sia per le incredibili avventure che per l'equipaggio "variegato" (un androide, un klingon, un capitano europeo sul ponte di comando...). Star Trek: The Next Generation, con il suo Ponte Ologrammi e i viaggi nel tempo, con gli spaventosi Borg e il Premio Oscar Whoopi Goldberg, ha immerso i fan della fantascienza in quel magico mix di presente, passato e futuro che nessuno potrà mai dimenticare.

E che per chi, per questioni anagrafiche, ancora non è conosciuto dovrebbe diventare una priorità... A patto che si ami la TV di culto.

1. V - Visitors (1983 - 1985)

La serie più costosa della TV, all'epoca. La serie più seguita. La serie che rileggeva, sotto una metafora nemmeno troppo velata, l'orrore della Seconda Guerra Mondiale.

Un cast indimenticabile (Marc Singer, Faye Grant, Michael Ironside...). Due stagioni prodotte dopo il successo mondiale della miniserie del 1983 (e un remake di cui non sentivamo affatto il bisogno...).

Una storia che ha affascinato i telespettatori grazie alla profondità dei contenuti, all'azione, a effetti speciali mai visti prima in televisione. La serie che, per me, resta l'esempio più riuscito del futuro legame fra cinema e TV.

Negli anni '80, i telefilm erano visti come la casa degli attori che non riuscivano a sfondare nel cinema. Oggi, le cose sono molto cambiate, la distizione non esiste più e lo snobismo nei confronti delle serie è morto e sepolto. Anche grazie ai Visitors.

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