Ken il Guerriero, quando la leggenda di Hokuto entrò nella storia

Autore: Elisa Erriu ,

Siamo alla fine del XX secolo, il mondo intero è devastato dalle esplosioni atomiche. Gli oceani sono scomparsi e le pianure hanno l'aspetto di desolati deserti. Tuttavia Tetsuo Hara e Buronson decidono di comune accordo di salvare la razza umana. Come? Grazie a Ken il Guerriero. 

Non è possibile essere nati nella seconda metà degli anni '80 e non conoscere l'erede della Divina Scuola di Hokuto, l'arte marziale da cui proviene l'uomo solitario che è riuscito a spezzare le nostre catene. Se, invece, non lo conoscevate, meglio continuare a leggere come è nato, chi è stato, contro chi ha combattuto e perché è ancora oggi Kenshiro è un personaggio attuale più che mai. E fidatevi, vi conviene, perché tra dieci secondi potreste trovarvi con un improvviso mal di testa.

Ken, il Guerriero entrato nella storia grazie al pugno dell'Orsa Maggiore

Il protagonista: chi è Ken il Guerriero?

Una figura si lascia alle spalle un sole diviso dall'orizzonte, avanza coraggiosamente, sfidando le intemperie e qualsiasi avversità. Prima di immergerci nella complessa storia di Ken il Guerriero, è essenziale cominciare con una premessa fondamentale: l'intera saga è un elogio profondo alla compassione e all'amore.

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Potrebbe sorprendervi, poiché forse avevate familiarità con la fama di Ken per i suoi pugni letali, capaci di abbattere i nemici con un solo colpo, molto prima che One Punch Man diventasse famoso.

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Tuttavia, ciò che ha reso questa saga un'icona, un racconto senza tempo, è proprio la sua capacità di bilanciare perfettamente contrasti: lacrime e sangue, colpi micidiali e carezze, desiderio di vendetta e ricerca di redenzione.

Kenshiro, il cui nome giapponese si traduce comunemente come pugno che uccide, si presenta al suo pubblico come un formidabile guerriero, tanto muscoloso e feroce da sembrare in grado di strappare un numero infinito di magliette con il suo caratteristico grido WATTA!. Ma dietro questa imponente figura si cela un protagonista profondo e tormentato, destinato a diventare noto come il Salvatore di Fine Secolo. Oltre alle cicatrici delle Sette Stelle che segnano il suo petto, Kenshiro è famoso per il suo sguardo enigmatico, un connubio di gentilezza e fermezza.

Egli è il 64° legittimo erede della Divina Scuola di Hokuto, un'antica arte marziale che conferisce ai suoi praticanti il potere di sconfiggere i nemici facendoli esplodere dall'interno, colpendo punti vitali segreti noti come tsubo.

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Tuttavia, Ken il Guerriero non cerca il conflitto: è un individuo gentile e compassionevole che si adopera costantemente per aiutare coloro che sono indifesi. È solo dopo il rapimento della sua amata, Julia, avvenuto davanti ai suoi occhi per mano del suo amico Shin, che Kenshiro decide di intraprendere un viaggio per recuperarla. Lungo il cammino, però, è costretto ad affrontare i vari predoni e i signori della guerra che imperversano in questa epoca di tumulti e anarchia post guerre atomiche.

I personaggi in Hokuto no Ken

Kenshiro non sarebbe ciò che è senza le persone che ha incontrato lungo il suo cammino. Una delle caratteristiche più significative dell'intera saga di Ken il Guerriero è la profonda caratterizzazione dei suoi personaggi.

Dalle persone che abitano i villaggi desolati fino ai protagonisti secondari, ciascun individuo contribuisce in modo significativo alla trama. Tra i personaggi principali, è fondamentale menzionare:

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  • Raoul: il maggiore dei quattro fratelli adottivi di Kenshiro, spicca come il più potente, ambizioso e feroce tra loro. Conosciuto come il Re di Hokuto o il Dominatore di Fine Secolo, Raoul è uno dei più formidabili maestri dell'arte marziale divina. La sua insaziabile sete di potere lo spinge a creare un esercito e una fortezza efficiente, con l'intento di catturare maestri di arti marziali per svelarne i segreti. Il suo obiettivo è conquistare il mondo, e per raggiungerlo è disposto a scontrarsi con i suoi stessi fratelli o persino a sfidare Dio stesso. Sebbene sconfigga numerosi avversari, alla fine viene piegato dalla potente tecnica finale della Scuola di Hokuto, la Trasmigrazione dell’Anima. Il suo destino lo vede spirare in una posa iconica, in piedi, con un pugno proteso verso il cielo, un gesto che fa splendere il sole sulla terra.
  • Toki, il fratello biologico di Raoul, era stato originariamente designato da Ryuken come suo erede, ma i suoi poteri subirono un drastico declino a causa di una malattia mortale contratta dopo aver chiuso il portone di un rifugio e essere stato così esposto alle radiazioni. Toki è un guerriero di grande cuore che utilizza le tecniche di Hokuto soprattutto per curare coloro che ne hanno bisogno. Pur cercando di opporsi a Raoul, il suo corpo indebolito lo condurrà alla sconfitta.
  • Julia, la donna amata da Kenshiro, è oggetto del desiderio di molti altri, tra cui Shin, Raoul, Juza e Toki. La competizione per conquistare il suo affetto dà vita a intricate sottotrame nella storia, che persistono anche dopo la sua presunta morte. Dopo essere stata portata via da Raoul, lontano dalla protezione dei Cinque Astri di Nanto, Julia finalmente si ricongiunge a Kenshiro dopo il suo scontro con Raoul. Tuttavia, a causa dell'esposizione prolungata alle radiazioni, Julia contrae una malattia mortale. Solo Raoul cerca di prolungare la sua vita, agendo su determinati punti di pressione. Kenshiro e Julia godono di alcuni anni di felicità insieme, ma la donna alla fine perde la vita a causa della sua malattia.
  • Rei, nato sotto la Stella della Giustizia e maestro del Pugno dell'Uccello d'Acqua di Nanto, incontra Kenshiro e sviluppa una profonda amicizia con lui dopo che il guerriero lo aiuta a salvare sua sorella Aily. Nonostante il suo amore per Mamiya, Rei non avrà la fortuna di conoscere un destino felice. La sua vita giunge a una fine tragica quando viene mortalmente ferito in uno scontro con Raoul.
  • Burt e Lynn sono due giovani orfani che attraversano il cammino di Kenshiro all'inizio della storia. Dopo essere stati soccorsi da Ken, il maestro di Hokuto cura Lynn dal suo trauma psicologico. Da quel momento in poi, insieme a Burt, i due ragazzi si uniscono a Kenshiro e lo seguono fedelmente in tutto il suo viaggio.

I rivali di Kenshiro

Un guerriero non può ottenere fama leggendaria senza affrontare avversari all'altezza del suo nome. Non è quindi un caso che i personaggi più affascinanti nell'universo di Ken il Guerriero siano spesso i suoi avversari, alcuni dei quali erano in passato amici o addirittura fratelli, spesso senza motivo apparente.

 Ritratti con tutte le sfumature di un'umanità rimasta appesa a un mondo post-apocalittico, ecco i principali nemici del successore della scuola di Hokuto.

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  • Shin, il Maestro del prestigioso stile dell'Aquila Solitaria di Nanto e rappresentante della Stella del Sacrificio, è il primo e memorabile avversario di Kenshiro nella serie. Originariamente amico di Ken, la sua mente viene corrotta da Jagi, che lo manipola con l'obiettivo di sfidare il Guerriero. Convinto che Kenshiro non sia in grado di proteggere la donna che entrambi amano, dopo aver distrutto la tomba di Ryuken, il Maestro di Kenshiro e suo padre adottivo, Shin incide le sette cicatrici sul petto di Ken. Questa azione costringe Julia ad andare con lui, minacciando di torturare Ken se lei rifiuta. Successivamente, Shin diventa un tiranno spietato e decide di togliersi la vita prima che la tecnica di Kenshiro possa colpirlo, in modo da poter morire secondo la sua volontà dopo aver assistito alla morte di Julia davanti ai suoi occhi.
  • Souther, il Maestro della Fenice Mitologica e indiscutibilmente il guerriero più potente tra i maestri di Nanto. Persino Raoul riconosce la sua incredibile forza. Souther si erge come uno dei dittatori più spietati e formidabili nel mondo post-apocalittico, tanto da autoproclamarsi Sacro Imperatore. La saga di Souther rappresenta una delle più cruente nella storia di Ken: questo tiranno governa con un esercito di bambini ridotti in schiavitù, costretti a costruire una monumentale piramide in onore del suo defunto maestro. Dopo aver ucciso Shu, un altro valoroso guerriero di Nanto, Kenshiro scopre il segreto dell'invulnerabilità di Souther: il suo cuore si trova nel lato destro del petto, il che comporta un'inversione dei punti di pressione. Ken riesce così a sconfiggerlo e in punto di morte, Souther rivela al guerriero la sua triste storia.

 

Le scuole di arti marziali

I creatori di Ken il Guerriero, affascinati dall'abilità del maestro Bruce Lee, hanno attinto a tecniche di combattimento storiche per modellare le Scuole dei loro personaggi. Tra le più rilevanti della storia, ne emergono principalmente tre:

  • La Divina Scuola di Hokuto, originata ben 1.800 anni fa in Cina, fonde diversi stili di combattimento, compresi pugni e calci, ed è conosciuta come Hokuto Shinken nella lingua originale. Questa scuola è stata fondata da Hyoh Shuken, un antenato di Kenshiro, il quale per primo ha mescolato un raffinato sistema marziale con l'applicazione dei tsubo, i punti di pressione che richiamano i meridiani cinesi tramandati attraverso le generazioni. Questi tsubo, quando colpiti, possono annientare il nemico dall'interno, ma possono anche essere utilizzati per guarire e persino per riportare in vita i morti.

Mentre un combattente comune utilizza solamente il 30% delle proprie abilità naturali, un successore dell'Hokuto Shinken possiede la conoscenza per sfruttare il restante 70% attraverso una rigida disciplina di respirazione e concentrazione. Questo successore può imparare nuove tecniche dopo averle viste una sola volta, muoversi alla velocità della luce, potenziare il proprio corpo e irradiare l'energia combattiva come se fosse un'arma. Interessante notare che, nonostante l'Hokuto Shinken attinga principalmente dalla rabbia, una delle sue mosse segrete più potenti, conosciuta come Musou Tensei o Trasmigrazione attraverso Satori, sfrutta la compassione e la tristezza di fronte all'ingiustizia. Il termine "Satori," che significa "illuminazione" in giapponese, si lega al simbolismo buddista, dove un guerriero raggiunge l'illuminazione attraverso l'annullamento di sé.

La trasmissione dell'Hokuto Shinken è limitata alla linea di sangue, passando da padre a figlio, e può esistere un solo successore alla volta.
 

  • La Sacra Scuola di Nanto, in contrapposizione all'Hokuto Shinken, è conosciuta come l'arte assassina della Costellazione del Sud ed è caratterizzata da un approccio diametralmente opposto. Mentre l'Hokuto Shinken si concentra sulla distruzione interna, la Scuola di Nanto insegna ai suoi successori a uccidere mediante la pura forza, sfregiando, tagliando e lacerando i loro avversari dall'esterno, spesso sfruttando potenti correnti d'aria per sferrare colpi a distanza.

La Scuola di Nanto presenta fino a 108 diverse ramificazioni, con sei maestri principali che rappresentano le stelle all'interno della costellazione di Nanto. Ognuno di questi maestri è addestrato in uno stile che trae ispirazione da un uccello, ad eccezione dell'Ultimo Generale di Nanto, il quale non fa uso delle arti marziali.
 

  • La Scuola Imperiale di Cento è l'arte marziale praticata dai guardiani giurati dell'Imperatore Celeste. Il nome originale di questa scuola è Gento, ma la traduzione in italiano degli anni '80 ha comportato un errore. In giapponese, Gento significa il Pugno Imperiale della Stella Dominatrice, e il simbolo distintivo della scuola è la Stella Polare. Questo stile si concentra sull'uso dell'energia ki, spesso proiettata in forme di esplosioni, lame, raggi o talvolta utilizzata come uno scudo energetico. Si crede che coloro che padroneggiano i segreti di questa arte marziale siano persino superiori al successore della Divina Scuola di Hokuto. Un membro celebre di questa scuola è Falco, un generale leale che serve l'Imperatore.

La trama di Ken il Guerriero

Il principale arco narrativo di Ken il Guerriero ruota attorno al viaggio di Kenshiro alla ricerca di Julia. Tuttavia, la storia del Salvatore di Fine Secolo è notevolmente articolata e comprende un intero arco narrativo prequel dedicato allo zio di Kenshiro. In Italia, questa saga è nota come Ken il Guerriero: Le Origini del Mito.

Originariamente concepita come un manga nel 2001, scritto da Nobuhiko Horie e illustrato da Tetsuo Hara, con la supervisione di Buronson, questa narra le avventure di Kenshiro Kasumi, lo zio di Kenshiro e 62° maestro della Sacra Scuola di Hokuto, nella Shanghai degli anni trenta.

La storia dello zio di Ken getta luce sulle origini del guerriero, specialmente poiché nella trama principale emerge che Kenshiro è nato nella Terra di Asura. Da giovane, fu mandato in Giappone insieme a Raoul e Toki per sfuggire alla devastazione della loro terra natia causata dalla guerra. Insieme a loro, Kenshiro impara le tecniche della Divina Scuola di Hokuto da Ryuken e affina le sue abilità attraverso gli scontri successivi, in particolare quelli con i maestri della complementare Scuola di Nanto.

Dopo la morte di Julia, anni più tardi, Kenshiro si riunisce con Burt e Lynn, ormai adulti, e si ritrova a viaggiare nella sua terra natale. Qui, entra in contatto con suo fratello Hyoh e con Kaiou, il fratello biologico di Raoul, che ha rapito Lynn. Alla fine, Kenshiro sconfigge Kaiou e prosegue il suo viaggio per salvare l'umanità in giro per il mondo, diventando un individuo che si erge come un solitario contro l'orizzonte.

Le origini di Ken il Guerriero 

Quando Tetsuo Hara decise di intraprendere una storia incentrata sulle arti marziali e le guerre atomiche, aveva solamente 22 anni. Il suo percorso iniziò come assistente di Yoshihiro Takahashi, e si distinse per il suo tratto realistico e le intense scene d'azione che caratterizzarono il suo lavoro.

Nel 1982, Hara fece il suo debutto sulle pagine di Weekly Shōnen Jump con la sua prima serie, intitolata Tetsuo no Don Quijote, che era ambientata nel mondo delle motocross. Tuttavia, questa opera non ottenne un grande successo e venne cancellata quasi subito.

Fu in questo momento che l'editore editoriale Nobuhiko Horie propose ad Hara di creare un manga ispirato alle arti marziali cinesi. L'idea riscosse molto interesse da parte del mangaka, poiché lui stesso era un appassionato delle arti marziali. Hara concretizzò l'idea in un one-shot pubblicato nell'aprile del 1983 sulla rivista Fresh Jump.

In questa storia, si poteva vedere un adolescente, un prototipo di Kenshiro Kasumi, che si muoveva nella Tokyo contemporanea e combatteva contro una potente organizzazione criminale. I lettori reagirono con entusiasmo, e l'editore Shūeisha chiese a Hara di trasformare Ken il Guerriero in una serie regolare. A causa del crescente impegno richiesto, Hara fu affiancato dallo sceneggiatore Buronson. Fu Buronson a contribuire all'ambientazione post-atomica e al carattere del protagonista, dando vita al mondo di Kenshiro con un passato tragico alle spalle.

Hokuto no Ken ha fatto il suo debutto ufficiale in Giappone nel numero del 13 settembre 1983 della rivista Weekly Shōnen Jump ed è stato serializzato settimanalmente fino all'8 agosto 1988, con un totale di 245 capitoli. Questi capitoli sono stati successivamente raccolti in 27 volumi tankōbon, pubblicati da Shūeisha sotto l'etichetta Jump Comics, dal marzo 1984 al marzo 1989. Nel corso degli anni, il manga è stato oggetto di numerose ristampe in diverse edizioni.

Ispirazioni e citazioni

Il grande cinema degli anni '80 e le ferite profonde lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale costituirono due delle influenze principali sui due autori. Tuttavia, queste non furono le uniche fonti di ispirazione. Come accennato in precedenza, sia Buronson che Hara erano appassionati del cinema asiatico d'arti marziali. In particolare, Hara nutriva una profonda stima per la figura di Bruce Lee e per i film sulle yakuza, con un occhio attento all'attore Yūsaku Matsuda.

Per quanto riguarda l'ambientazione, Buronson non ha mai nascosto che la saga di Mad Max è stata una fonte di ispirazione per lui. Questa influenza è evidente nell'ambientazione futuristica post-apocalittica di Ken il Guerriero, in cui si combatte per la sopravvivenza in un mondo in cui ogni struttura sociale è scomparsa, e prevale solamente la legge del più forte. Sebbene la storia di Ken il Guerriero rifletta in larga parte l'occidentalizzazione, con tutti i suoi aspetti positivi e negativi, è importante notare che essa attinge anche da opere giapponesi, come Violence Jack di Gō Nagai, il quale a sua volta è stato uno dei precursori della stessa saga di Mad Max.

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È significativo sottolineare che, nonostante l'ampio ricorso alla violenza e all'uso esplicito della stessa, i due autori hanno dichiarato più volte che la loro principale fonte di ispirazione risiede nella promozione di concetti "pacifici." L'arte marziale, infatti, non è mai considerata uno strumento di distruzione, bensì uno strumento di "creazione." Il suo principale insegnamento è l'accettazione. Questo è il motivo per cui Ken il Guerriero è caratterizzato da muscoli di ferro, ma anche dall'anima di una grande storia d'amore, di amicizia e della misericordia che trionfano sempre sull'odio.

Ken il Guerriero nella cultura pop

Con una serie di spin-off cartacei, adattamenti animati e romanzi, l'opera creata da Buronson e Tetsuo Hara gode di una gloria eterna. In vari sondaggi dedicati ai personaggi più popolari nel mondo dei manga, Kenshiro continua a classificarsi tra i primi posti, come dimostrato nel sondaggio Sōsenkyo del 2021, in cui, tra centocinquantamila partecipanti che hanno votato per la loro top 100 delle serie manga preferite, Ken il Guerriero ha raggiunto la posizione 22.

Gran parte del merito va anche agli anime ispirati alla saga. Lo studio di animazione giapponese Toei Animation ha prodotto due serie televisive anime per un totale di 152 episodi. La prima serie, semplicemente intitolata Ken il Guerriero, composta da 109 episodi, è stata trasmessa dal 11 ottobre 1984 al 5 marzo 1987 e copre la prima parte del manga, dalla ricerca di Shin e Julia fino allo scontro epico tra Kenshiro e Raoul.

La seconda serie, Ken il Guerriero 2, copre gli archi narrativi della Capitale Imperiale e della Terra dei Demoni, ma non adatta i tre archi narrativi finali del manga. Oltre al primo film del 1986 e a un adattamento live action di limitato successo, sono stati prodotti tre film e due OAV tra il 2006 e il 2008.

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La saga manga di Ken il Guerriero è stata uno dei titoli più popolari della rivista Weekly Shōnen Jump negli anni ottanta in Giappone ed è considerata uno dei fumetti giapponesi più venduti di tutti i tempi, con una tiratura di 100 milioni di copie in tutto il mondo. La serie è stata così rispettata e amata che in occasione del 25º anniversario il 13 settembre 2008 è stata persino celebrata una cerimonia di "matrimonio" per i personaggi Kenshiro e Yuria.

Inoltre, la serie ha generato un vasto merchandising e ha influenzato una generazione di appassionati sotto la Stella della Divina Scuola di Hokuto. Anche altri autori, come Hirohiko Araki per Le bizzarre avventure di JoJo e Makoto Yukimura per Vinland Saga, hanno riconosciuto l'influenza della serie.

Ken il Guerriero ha lasciato un'impronta indelebile non solo nei manga e negli anime, ma anche nei videogiochi, contribuendo a popolarizzare il concetto di mossa finale letale, come evidenziato nelle fatality di giochi come Mortal Kombat. Inoltre, sono stati sviluppati numerosi titoli videoludici basati su Kenshiro, da Hokuto no Ken del 1986 pubblicato da Enix fino al più recente Fitness Boxing Fist of the North Star, un'esclusiva per Nintendo Switch che ti consente di allenarti come un vero guerriero di Hokuto.

La fama di Kenshiro è talmente grande che ha influenzato persino il linguaggio comune: molte frasi iconiche della serie sono diventate veri e propri slogan, utilizzati da cantanti e persino in giochi di carte, come Magic: The Gathering. Un esempio noto è Omae Wa Mou Shindeiru (Sei già morto), diventato così popolare in Giappone che è diventato un intercalare comune.

La distribuzione in Italia

La serie Ken il Guerriero ha celebrato il suo 40º anniversario dalla prima pubblicazione del manga, e ci sono progetti in corso che potrebbero coinvolgere anche l'Italia per commemorare questa occasione speciale.

La prima edizione italiana della serie fu curata dalla Granata Press, che la rinominò Ken il Guerriero. La serie fu inizialmente pubblicata come parte del mensile Zero a partire dal 1990. Successivamente, a partire dal sedicesimo capitolo, la pubblicazione passò a essere presentata in volumi monografici nella testata Z Compact, con cadenza inizialmente mensile e successivamente quindicinale. La pubblicazione dell'edizione italiana si concluse nel 1994, comprendendo un totale di 44 volumi, tra cui tre albi speciali pubblicati nel 1993 che raccolsero i capitoli precedentemente apparsi solo sulla rivista Zero.

I diritti di Ken il Guerriero sono successivamente stati acquisiti dalla Star Comics. Tra il 1997 e il 1999, Star Comics ha pubblicato la prima edizione italiana fedele all'originale giapponese, suddividendola in 27 volumi. Questa edizione manteneva il senso di lettura da destra verso sinistra e apportava solo leggere modifiche alla traduzione.

L'edizione più recente è stata curata da Panini Comics, lanciata nel corso del 2013 e composta da 27 uscite settimanali. Indipendentemente dall'edizione che sceglierete di leggere o recuperare, siamo certi che Ken il Guerriero sarà un'opera che mai, mai scorderai.

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