Pur sembrando in apparenza la classica commedia romantica, Still Up riesce anche ad essere molto di più. Alla base della sua trama c’è il complicato rapporto tra due persone problematiche che, a dispetto dei rispettivi blocchi (emotivi e mentali), riescono sempre e comunque a volersi bene e a frequentarsi, costruendo un rapporto che è ben lontano dalle amicizie convenzionali. Interpretata da Antonia Thomas e Craig Roberts, co-creata e scritta da Steve Burge e Natalie Walter, e disponibile su Apple TV+ dal 22 settembre 2023, stiamo parlando di una serie TV che mescola insieme i sentimenti, l’insonnia e una manciata di sviluppi esilaranti, riuscendo a risultare sia imprevedibile che divertente, con un sottotesto tutto contemporaneo da non sottovalutare affatto.
Il grande valore di Still Up, andando oltre il lavoro fatto dai suoi interpreti principali e in fase di sceneggiatura, risiede proprio nel saper mescolare elementi divertenti a sviluppi anche amari, giocando continuamente con la dimensione personale dei protagonisti in gioco, e con una serie di limiti che devono imparare ad affrontare, giorno per giorno, per rendere la propria vita diversa.
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L'intera narrazione di Still Up si basa sul particolarissimo rapporto di amicizia tra Danny (Craig Roberts) e Lisa (Antonia Thomas), due persone che non ne vogliono sapere di dormire durante la notte, preferendo passarla "insieme" chiacchierando continuamente al telefono in videochiamata. Quelle ore in particolare, per loro, sono quasi una seconda vita, un momento in cui si divertono insieme e condividono momenti molto importanti e fondamentali per alimentare un rapporto che rifugge ogni schema classico. Non hanno segreti e l'unico vero limite, in questa situazione, risiede nel fatto che non si incontrano mai di persona.
Danny, infatti, soffre di agorafobia (la sensazione di paura o forte disagio e ansia che si prova quando si è in ambienti non familiari o lontani dalla propria routine, e in ampi spazi all'aperto o pieni di gente, accompagnata dal timore di non essere in grado di gestire la situazione), mentre Lisa è impegnata in una serie di scelte che potrebbero, o meno, cambiare la sua attuale vita per sempre. Fidanzata con Veggie (Blake Harrison), l'uomo che la ama e con cui sta da un po', e con una figlia di cinque anni, anche lei si ritrova "obbligata" in una serie di sviluppi che non la rendono del tutto felice e soddisfatta della propria vita.
L'esistenza di entrambi, però, si trasforma ogni notte, tirando fuori la reale essenza di Still Up. Nella serie TV di Apple, infatti, veniamo letteralmente catapultati nelle nottate di questi due, e nella continua condivisione che fanno della propria vita, alimentando una serie di questioni tutte personali, leggere, divertenti e interessanti, in cui la dimensione dell'amicizia potrebbe prendere anche una deriva del tutto differente.
La solitudine e altri sentimenti in Still Up
Uno dei grandi meriti di Still Up è quello di trattare in modo impeccabile le problematiche dei suoi protagonisti sullo schermo, riuscendo sempre e comunque a scherzarci sopra, contribuendo alla creazione di un gioco che oscilla continuamente tra la realtà effettiva in corso e le battute e situazioni insolitamente divertenti in atto. Il fiore all'occhiello di questa dinamica sono proprio gli attori principali, Craig Roberts e Antonia Thomas, incorniciati da una chimica fuori dal comune, non facile da costruire in una situazione emotiva del genere. Il lavoro sul set, però, ha sicuramente dato i suoi frutti, restituendo una narrazione ben ritmata e sempre fresca fra i due, che non sbagliano neanche un colpo, alimentando un rapporto di amicizia che cattura fin dalle prime battute, complice anche la scrittura di fondo.
È proprio attraverso il legame particolare tra Lisa e Danny che cominciano ad emergere anche tutte le altre tematiche al di là della loro amicizia. Anche perché in Still Up, la stessa tecnologia gioca un ruolo importante negli eventi, consentendo a questi due di sentirsi continuamente e in ogni circostanza, senza il bisogno di vedersi mai di persona. Questa sorta di "dipendenza tecnologica" non può far altro che ispirare riflessioni al di là dello schermo stesso, collegandosi ai nostri giorni e al modo in cui anche noi viviamo costantemente circondati dagli schermi nella vita quotidiana (cellulari, computer e tablet). Anche in questo, la serie di Apple TV+ è estremamente interessante, mettendo in atto un vero e proprio trattato moderno che si nutre della fame di tecnologia contemporanea per costruire una narrazione che in passato non sarebbe mai stata possibile (questa è stata anche una questioni centrali nella nostra intervista ai produttori di Still Up).
Ben presto Danny e Lisa diventano lo specchio di alcune abitudini che il pubblico conosce bene, alimentando, insieme alle risate, anche un ragionamento sulla profonda alienazione e solitudine che si possono provare, pur essendo costantemente connessi alla tecnologia, ai giorni nostri. Anche se viviamo in un periodo storico in cui la comunicazione è velocissima, se non immediata, e facilmente accessibile a tutti, può comunque accadere di sentirsi isolati, finendo intrappolati in dinamiche che impattano direttamente sulla mente delle persone, spingendole in abissi difficili da decifrare per ognuno. Uno dei mali del nostro tempo, quindi, diventa reale e tangibile in Still Up, alimentando una narrazione sempre e comunque leggera, ma, nel profondo, anche amara ed estremamente vicina al nostro tempo.
In aggiunta a tutto ciò, troviamo pure il contesto in cui si sviluppa l'intera narrazione: la città di Londra. Londra è centrale in Still Up, quasi un personaggio a sé, un personaggio con caratteristiche del tutto personali che consentono alla trama di muoversi nelle direzioni che vedrete nelle varie puntate. Stiamo parlando di una metropoli parecchio vivace e complessa, un luogo d'incontro umano e bestiale in cui le incoerenze e le prepotenze dell'esistenza trovano spazio, specialmente durante la notte. Al tempo stesso, però, diventa anche il set perfetto per raccontare un racconto del genere, una narrazione che vive proprio nel buio e si sviluppa durante le ore in cui nei grandi agglomerati cittadini possono accadere le cose più strane ma anche affascinanti. La silenziosa presenza di questa location, quindi, diventa fondamentale, specialmente quando si vogliono inserire momenti e sviluppi surreali e divertenti nella vita di entrambi i protagonisti (non sarà difficile, infatti, che si ritrovino invischiati in situazioni folli e fuori da ogni logica, uscendo semplicemente dall'uscio di casa).
Vale la pena vedere Still Up?
La risposta a questa domanda è sì. Still Up è una serie divertente e originale, affronta tematiche complesse come l'amore, l'amicizia, la solitudine e i blocchi mentali che possono emergere nella nostra contemporaneità, il tutto con un tocco sempre fresco e coinvolgente nella narrazione. Apple ha saputo creare un prodotto per il piccolo schermo che merita di essere recuperato, soprattutto se si è amanti delle serie TV comedy e delle commedie romantiche. Non è un lavoro perfetto, ma resta comunque una piccola perla con grandi potenzialità.
La prima tranche di episodi di Still Up ha il pregio di introdurre tutto con estrema facilità, immergendo il pubblico in un contesto londinese dalle mille sfumature emotive e psicologiche, e giocando continuamente coi protagonisti e con tutto ciò che hanno da dire, o meno. Emoziona, diverte, lascia con alcune domande senza risposta, e conosce bene il materiale da cui si sviluppa, anche quando si limita a sfruttare gli stereotipi del proprio genere, con la capacità di reinventarli in modi nuovi.
Commento
Voto di Cpop
75Pro
- L'idea di fondo e le dinamiche sui generis alla base.
- La chimica e le interpretazioni dei due protagonisti principali.
- Le riflessioni sulla nostra contemporaneità.
Contro
- Non troppo originale e innovativa per certi versi.
- Alcune trovate comiche e legate alla sfera emotiva sanno di già visto.
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