"Lo scrittore dei libri ha amato Silo 2", parola di Graham Yost, showrunner della serie Apple TV+ [INTERVISTA]

In vista dell'uscita di Silo 2 su Apple TV+, abbiamo avuto l'occasione di parlare di questa seconda stagione con lo showrunnere alcuni membri del cast.

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Autore: Nicholas Massa ,

Il 15 novembre 2024 la seconda stagione di Silo sarà disponibile su Apple TV+ con il suo primo episodio, aprendo la strada a una nuova serie di sviluppi che riprendono da dove c’eravamo lasciati col precedente finale, e alimentando quelle che saranno le conseguenze delle scelte e mosse attuate dai protagonisti nella prima tranche di episodi disponibile in catalogo. In Silo 2, dunque, il viaggio di tutti prosegue verso direzioni inaspettate, con anche l’introduzione di qualche volto nuovo, complice l’espansione di un universo narrativo che ha ancora moltissime cose da raccontare.

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In occasione della pubblicazione di Silo 2 che, ve lo ricordiamo, uscirà su Apple TV+ con un episodio a settimana per un totale di dieci puntate complessive, abbiamo avuto la possibilità di intervistare alcuni membri del cast (Steve Zahn, Tim Robbins, Common, Harriet Walter, Claire Perkins, Shane McRae e Remmie Milner), e il suo showrunner Graham Yost. Con loro abbiamo parlato della serie in questione e del lavoro fatto sia coi personaggi che in fase di scrittura, senza entrare mai nella dimensione dello spoiler. 

Silo 2: intervista a Steve Zahn, Tim Robbins, Common, Harriet Walter, Claire Perkins, Shane McRae, Remmie Milner e Graham Yost

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Parlando innanzitutto con Steve Zahn del suo personaggio e ingresso in Silo 2, abbiamo fin da subito indagato le modalità attraverso cui si è preparato per questo ruolo molto particolare: "Steve, come ti sei preparato per interpretare un personaggio isolato in un mondo così carico di emozioni e conflitti? Quali aspetti hai voluto esplorare in particolare per renderlo autentico?”

Zahn, nel raccontare la costruzione in scena di Solo, ha rivelato che “è stata tosta” e imprevedibile in un certo senso, anticipando che nello stesso lavoro che ha coinvolto direttamente Rebecca (Ferguson), si sono entrambi trovati, in qualche modo, e spera che questa cosa traspaia anche dalla stessa serie.

Quando Steve parla di una “certa emotività” sul set potrebbe probabilmente riferirsi, oltre che al lavoro con Rebecca, anche al suo stesso personaggio, Solo, il quale si pone nei confronti del pubblico e della stessa Juliette in maniera insolita. La sua è una storia tutta da scoprire. 

Indagando, invece, il lavoro di caratterizzazione di Tim Robbins e Common coi loro personaggi in Silo e Silo 2 abbiamo voluto chiedergli: "I vostri personaggi rappresentano diversi livelli di autorità e controllo. Come avete sviluppato la vostra dinamica insieme e quali temi avete cercato di esplorare nei rispettivi ruoli?”.

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Beh, il potere. Noi dobbiamo prenderci cura della sicurezza di dieci mila persone per tutto il tempo. Ogni mancanza di controllo, dal nostro punto di vista, potrebbe portare al disastro.

Ha risposto Tim Robbins, seguito da Common che ha fatto un ragionamento sul peso di essere leader e del sacrificio in questo senso: “In questi ruoli ci vedo il credere in qualcosa impegnandosi per realizzarla dando anima e cuore… ed è essenzialmente quello che penso sia quando si parla di Sims e Bernard; loro vogliono salvare il Silo”.

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Sempre a proposito del tema “comunità” all’interno di Silo 2, abbiamo chiesto a Harriet Walter e Claire Perkins: "In che modo pensate che Martha e Carla rappresentino i sentimenti della gente comune e il loro modo di resistere?”

La prima a rispondere è stata Claire Perkins, descrivendo fin da subito Carla come un personaggio che si sente responsabile nei confronti di quello che sta affrontando, nei confronti delle attuali scelte per via dell’esperienza pregressa. Anche Harriet Walter ha parlato di responsabilità dei personaggi più datati in Silo 2, accennando alla storia dello stesso Silo, definendola “importante”, come se i loro stessi personaggi avessero il dovere di preservarla in qualche modo, pur non conoscendola del tutto, pur essendo allo scuro delle reali origini del posto. Tutto questo in relazione a una saggezza che potrebbe, in qualche modo, fare da attuale guida.

Quando abbiamo parlato con Shane McRae e Remmie Milner, invece, abbiamo voluto approfondire i passi in avanti che i loro personaggi hanno fatto in Silo 2: "Nella serie, i vostri personaggi sembrano rappresentare la 'forza silenziosa' che opera dietro le quinte. Quali aspetti delle loro personalità pensate siano emersi in modo più profondo durante la seconda stagione?”

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Remmie ha preso subito la parola anticipando che le loro controparti fittizie in Silo 2 si trovano “in un bellissimo viaggio in cui sono dei leader” in pratica, impegnati alla ricerca della cosiddetta “verità” a seguito degli eventi precedenti. Ovviamente Knox e Shirley non sono soltanto questo, avendo anche dei “momenti in cui possono essere anche più teneri fra loro”, una situazione “bilanciata”, quindi. 

Una lettura del genere l’ha confermata pure Shane, anticipando i differenti approcci alla situazione di entrambi i loro personaggi all'inizio (una più impulsiva e l’altro metodico), e la successiva unione “in un team” con un effetto del tutto differente e migliore dei singoli approcci solitari.

"Come avete lavorato insieme per rappresentare i sentimenti di insicurezza e speranza all'interno del Silo, mantenendo allo stesso tempo la coesione della trama sulla resistenza?”

La prima risposta e lettura è arrivata da Shane:

Li ho pensati come se nulla di tutto questo fosse un’idea, trattandosi invece di vere persone che vivono in un posto reale; non è soltanto una storia sci-fi… potrebbe anche non essere troppo distante da un eventuale scenario per il nostro stesso mondo. Quindi penso che entrambi ci siamo approcciati nel modo più credibile e realistico possibile.

Seguito da Remmie:

Assolutamente, i personaggi sono così meravigliosamente scritti, c’è così tanta profondità in ognuno di loro.

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Successivamente abbiamo potuto intervistare lo showrunner di Silo, chiedendo lui: "La serie si discosta in alcuni aspetti dalla saga letteraria. Quali sono stati i principali adattamenti che avete voluto esplorare per arricchire il mondo di Silo?”

Nella prima stagione dovevamo costruire la storia riguardante l’ex fidanzato di Juliette, George, e quello che gli è accaduto, come punto di partenza per le cose che vive lei stessa. Nella seconda stagione la storia di Juliette è abbastanza simile a quello che accade nei libri, anche se con alcune differenze, cose introdotte in maniera differente da noi, con qualche sorpresa. Molte delle grandi mosse, però, sono cose che accadono nei libri. Con le altre storie ci siamo mossi in maniera abbastanza diversa perché sapevamo e sappiamo quale direzione vogliamo prendere. Il destino del nostro Bernard è diverso, vi dirò questo, se guarderete il nostro lavoro, e parte di questa scelta deriva dal fatto che quando hai nel cast Tim Robbins voi usarlo il più possibile.

Chiudendo Graham Yost ha anche rivelato che Hugh Howey, lo scrittore dei libri, “ha amato la seconda stagione”.

Vi ricordiamo che il primo episodio dei dieci di Silo 2 è disponibile dal 15 novembre 2024 su Apple TV+, con uscita settimanale.

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