Warhammer 40K: chi sono gli Space Marines?

Chi sono gli Space Marines, i letali guerrieri dell'universo futuro di Warhammer 40k? Ecco tutto quello che dovere sapere sugli Adeptus Astartes

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Autore: Manuel Enrico ,

Parlare di Warhammer 40k senza menzionare gli Space Marines è impossibile. Nell'ambientazione fantascientifica di Games Workshop, questi graniti combattenti dell'Imperium sono i veri eroi, guerrieri che difendono l'umanità dalle minacce della galassia, mossi da una fede incrollabile nel Trono Dorato e dalla sacralità della loro missione. 

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Gli Space Marines dominano i campi di battaglia, protetti dalle loro armature potenziate, dispensatori di pace eterna, temuti da alieni, demoni e traditori dell'Imperium. Da semplici miniature di un board game, gli Space Marines sono diventati uno dei simboli della pop culture contemporanea, grazie alla loro presenza in videogiochi e fumetti. 

Come sono nati gli Space Marines?

Gli Space Marines, o Adeptus Astartes, sono citati sin dalla prima forma di Warhammer 40k, Rogue Trader (1987), dove vennero introdotti da uno dei creatori del gioco, Rick Priestley. 

Da semplici personaggi, gli Adeptus Astartes ottennero una maggior rilevanza solo nel 1990, quando venne dato loro un accenno di background in Realm of Chaos: The Lost and the Damned. Qui vennero citati le Venti Legioni originali e i loro Primarchi, introducendo anche l'Eresia di Horus, la guerra civile che nel 30esimo millennio aveva condotto nove Legioni a schierarsi al fianco del Primarca ribelle, Horus Lupercal, che, servendo gli Dei del Chaos, guidò questi figli rinnegati dell'umanità contro lo stesso Imperium. 

Sempre in questo punto dell'evoluzione degli Space Marines, viene fatta menzione dei di due Primarchi di cui non sono rivelati i nomi, ma che sono citati come cancellati dalla storia dell'Imperium, scelta presa proprio da Priestley per ribadire come la società imperiale non avesse alcuna remore in fatto di damnatio memoriae, rendendo ancora più evidente l'intento allegorico dell'ambientazione:

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Per me, il contesto di Warhammer 40K è sempre stato inteso in modo ironico.  Il fatto che gli Space Marines fossero celebrati come eroi all'interno di Games Workshop mi ha sempre divertito, perché sono brutali, ma anche completamente auto-illusi. L'intera idea dell'Imperatore è che non si sa se sia vivo o morto. L'intero Imperium potrebbe essere gestito sulla base di superstizioni. Non c'è alcuna garanzia che l'Imperatore sia qualcosa di più di un cadavere con una capacità mentale residua di dirigere le astronavi. Ci sono alcuni paralleli con credenze e principi religiosi, e penso che molto di questo sia stato perso o sovrascritto.

Le origini degli Space Marines

Secondo quanto riportato nella lore di Warhammer 40k, le origini degli Adeptus Astartes risalgono a millenni prima, quando il futuro Imperatore, dopo aver unificato la Terra, decise di dare vita a una campagna di riunificazione di tutta l'umanità sparsa tra le stelle. 

In questa sua missione, l'Imperatore, nel 30esimo millennio, aveva creato i Primarchi, venti esseri transumani pensati per essere creature di grande poteri, dei veri semidei, che avrebbero guidato le armate imperiali durante la Grande Crociata, la spedizione tra le stelle con cui riunire l'umanità dispersa. 

I primarchi furono allevati per essere generali, guerrieri e statisti perfetti; più grandi, più forti, più veloci e più intelligenti di qualsiasi umano normale avrebbe mai potuto sperare di essere. Possedevano un carisma potente e un'abilità marziale che li rendeva simili agli dèi mitici di un tempo, intoccabili da malattie, vecchiaia o, si supponeva, dai difetti meschini degli uomini inferiori.

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Ognuno incarnava un aspetto della guerra: dal più grande stratega alla personificazione del terrore della guerra, dal maestro dei poteri psichici, al più grande esperto in fortificazioni. I primarchi erano la soluzione dell'Imperatore per riconquistare tutti i mondi perduti dell'Umanità e accoglierli nel suo nuovo Impero.

Tuttavia, nella creazione dei Primarchi erano stati utilizzati anche i Poteri del Caos, capacità di cui gli Dei dei Poteri Perniciosi erano padroni. Come ritorsione contro questa azione dell'Imperatore, gli déi rapirono i Primarchi e li sparsero per la galassia. Crescendo in diversi mondi, ognuno con caratteristiche e popolazioni differenti, questi esseri divennero guide per i propri pianeti, sviluppando personalità che riflettessero i propri doni.

Durante la Grande Crociata, l'Imperatore si mise in cerca di questi suoi figli, che vennero accolti all'intero dell'Impero. Ognuno venne messo in capo a una Legio Astartes, un esercito di esseri superumani modellato sul seme genetico dello stesso Primarca. 

Uno Space Marine è più forte, resistente, pesante e alto di un normale essere umano grazie a modifiche genetiche. Gli Space Marine indossano armature meccanizzate che presentano un'estetica medievale e sono spesso dipinte con colori vivaci e decorate in modo elaborato L'arma classica dello Space Marine è il boltgun, una forma di arma a gyrojet. Gli Space Marine possono vivere per secoli, accumulando così un'enorme esperienza in combattimento.

Uno Space Marine viene creato impiantando il seme genetico in un recluta umana, dopo un lungo e spietato periodo di apprendimento, che varia a seconda delle tradizioni dei diversi Capitoli. Dopo che viene impiantato il seme genetico, il corpo della recluta subisce una serie di modifiche, genetiche o chirurgiche, che lo portano a essere un Adeptus Astartes. 

Il seme genetico non può essere prodotto artificialmente, ma cresce all'interno degli stessi Space Marines, da cui viene periodicamente prelevato. Data la complessità della creazione del seme genetico, il numero degli Space Marines è estremamente esiguo, ma questo viene compensato dalla loro longevità.

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Gli Space Marine completamente sviluppati hanno due cuori funzionanti, tre polmoni e un rene aggiuntivo per sostenere il loro metabolismo migliorato, insieme a una serie di altri organi geneticamente ingegnerizzati che svolgono diverse funzioni. Inoltre, gli Space Marine non possono procreare sessualmente come fanno normalmente gli esseri umani, poiché le loro modifiche genetiche li rendono sterili.  

Gli Space Marines del Caos

Pochi secoli dopo l'inizio della Grande Crociata, alcune Legioni vennero corrotte dalle divinità del Chaos, che avevano traviato il più amato e potente dei Primarchi, Horus Lupercal, che diede vita a un'opposizione all'Imperatore passata alla storia come Eresia di Horus.

Dopo una devastante guerra fratricida, l'insurrezione venne domata, non prima che questa avesse causato devastanti ferita all'Imperium, tra cui l'apparente morte dell'Imperatore stesso.

Considerata la straordinari longevità degli Adeptus Astartes, molti degli Space Marines ribelli, una volta sfuggiti alla purga, trovarono rifugio nelle profondità dello spazio, sopravvivendo sino al 40esimo millennio. A sostenerli, questi traditori hanno anche i Poteri del Chaos, tramite l'adorazione di specifiche divinità che concedono loro doni particolari, con cui contrastare le armate di colui che chiamano Falso Imperatore. 

Gli Space Marine del Caos sono organizzati in grandi Legioni, che si consacarno a un determinato Dio del Caos, il che influisce sulle loro personalità e fisiologie in modi specifici ed estremi.

Ad esempio, gli Space Marine del Caos devoti a Nurgle hanno corpi grotteschi e gonfi, pieni di malattie, ma paradossalmente sono molto resistenti in battaglia; mentre gli Space Marine del Caos devoti a Slaanesh sono ossessionati dal piacere e dalla bellezza, ma sono orribilmente deformati e spingono le sensazioni fisiche e mentali a limiti che un umano normale considererebbe pura tortura.

Gli Space Marine del Caos sono molto più brutali e crudeli rispetto ai loro omologhi lealisti, spesso uccidendo e torturando solo per il gusto di farlo, per il piacere dei loro padroni del Caos. Alcuni Space Marine del Caos non si dedicano al culto del Caos, preferendo invece attività egoistiche come la pirateria o la creazione di piccoli regni personali.

Sebbene gli Space Marine del Caos siano altrettanto inclini a combattere tra di loro quanto contro le forze lealiste, occasionalmente si uniscono per formare una Crociata Nera, con lo scopo esplicito di sconfiggere l'Imperium e uccidere il “Falso Imperatore” una volta per tutte. Nessuna di queste Crociate Nere ha ancora raggiunto il suo obiettivo principale, ma sono riuscite a causare grandi danni nello spazio imperiale e hanno permesso alle forze del Caos di rubare tecnologie e informazioni preziose all'Imperium.

Quali sono i Capitoli di Space Marine più famosi?

La riorganizzazione degli Space Marines in vari Capitoli risale alla riforma post Eresia attuata da Roboute Guilliman, Primarca degli Ultramarines e autore del Codex Astartes, tomo che vorrebbe dare, in linea generale, una linea guida per l'organizzazione di questi gruppi di combattenti potenziati, più versatile (e più controllabile) rispetto alle originale Legioni dell'era Pre Eresia. 

Ogni Capitolo è formato da  circa un migliaio di Space Marine, guidati da un Maestro Capitolare. Queste compagini sono entità autonome, che controllano porzioni di spazio in cui sono riveriti come semidei, e in cui raccolgono tributi e reclutano nuovi membri. Il cuore del Capitolo è la Fortezza-Monastero, in cui vengono prese le decisioni e si amministra il potere del Capitolo.

Per identificarsi, i Capitoli hanno nomi carichi di enfasi, come Angeli Sanguinari o Magli Imperiali, che sono fieramente portati dai rispettivi Space Marines. Questi non solo sfoggiano i propri colori sulle armature, ma hanno una tale dedizione al capitolo da non esitare a intavolare accalorate liti fraterne tra diversi Capitoli. 

Ogni Capitolo ha un determinato Seme Genetico (Gene Seed) che ne delinea le caratteristiche di base, e che è stato estrapolato direttamente dal materiale genetico dei Primarchi originali. Da questo Seme Genetico, durante le successive Fondazioni, sono nati innumerevoli Capitoli, alcuni dei quali con Tradizioni Capitolari molto diverse da quella della Legione di origine e, in alcuni casi, con notevoli variazioni di codice genetico, cosa che rende ogni Space Marine parte di una confraternita guerriera unica e irripetibile.

Ultramarines

Il Capitolo di Prima Fondazione degli Ultramarines, diretti discendenti di Roboute Guilliman, uno dei più importanti Primarchi, è quello che più si avvicinano al ruolo di perfezione immaginata dall'Imperatore. Ispirati all'etica e all'organizzazione delle antiche legioni romane, gli Ultramarines governano il loro settore di spazio secondo questi precetti.

Con le loro armature potenziate di colore blu, le loro insegne e, soprattutto, la loro meticolosa organizzazione e la spiccata, a livelli maniacali, attitudine per la strategia e la tattica raffinata, gli Ultramarines sono uno dei Capitoli più potenti, e al contempo sia amati che odiati dai fan di Warhammer 40k.

Seguendo alla lettera i dettami scritti da Guilliman,  gli Ultramarines sono i soli ad avere non un semplice pianeta natale, ma un più vasto insieme di sistemi federati, Ultramar, dove la vita è mediamente migliore, specialmente per i semplici cittadini, che nel resto dell'Imperium vivono in condizioni di estremo disagio.

Logica, strategia e pianificazione sono alla base della loro tradizione Capitolare, cosa che li rende uno degli eserciti più versatili di tutto il franchise, detentori anche di una lore profonda e ben caratterizzata, ricca di citazioni ai grandi imperi della Storia reale

Lupi Siderali (Space Wolves)

Gli Space Wolves o Vlka Fenryka, come amano farsi chiamare nella loro lingua natale, sono l'incarnazione di istinto e furore combattivo. Originari di Fenris, un mortale pianeta dall'ecosistema assassino, abitato da popolazioni tribali con una cultura simile a quella dei vichinghi norreni, gli Space Wolves sono guerrieri letali e votati allo scontro diretto, fisico, in corpo a corpo.

La loro organizzazione capitolare non segue il Codex Astarters, ma si rifà in tutto e per tutto alle tradizioni tribali del loro pianeta natale. Gli Space Wolves possiedono un Seme Genetico estremamente particolare ( e piuttosto instabile), conosciuto come Canis Helix, che dona ai suoi combattenti tratti fisici e mentali di derivazione bestiale, spesso lupina, quali lunghe zanne e sensi iper sviluppati, oltre che una ferocia inarrestabile in battaglia.

Il Canis Helix però, non è un Seme Genetico stabile. Molto, troppo spesso, le reclute che ricevono la miglioria genetica corrono il rischio di soccombere alla Maledizione di Wulfen, condizione che li riduce a vere e proprie belve, sia mentalmente che fisicamente, il più delle volte inutilizzabili in battaglia, perché assolutamente non controllabili.

Alcuni Wulfen sono comunque stati integrati nei ranghi degli Wolves, facendo egregiamente la loro parte grazie alla loro smisurata ferocia. Un Capitolo decisamente non convenzionale, con una lore peculiare e tradizioni spesso in netto contrasto con il Credo Imperiale, cosa che rende tutto il Capitolo inviso all'Inquisizione. Fino ad ora però, i Vlka Fenryka si sono dimostrati uno degli eserciti più fedeli dell'Imperium.

Blood Angels (Angeli Sanguinari)

I Blood Angels sono forse il Capitolo di Adeptus Astarters più raffinato ed elegante di tutta la Galassia. Stanziati su Baal, il loro pianeta natale che ha visto crescere il Primarca Sanguinius, uno dei più devoti Figli dell'Imperatore, i Blood Angels hanno sinistre e inquietanti tradizioni che rimandano all'Italia Rinascimentale, con una spiccata predilezione per il bello e il sofisticato, sia come senso estetico che come modus operandi. Belli, splendenti e gentili, i Blood Angels nascondono però una personalità duplice.

Il loro Primarca, Sanguinius, uno dei più amati dall'Imperatore e che si immolò eroicamente nella battaglia contro Horus il Traditore, sin dalla sua origine fu toccato dal Caos, che gli conferì anche alcune particolari mutazioni: ali angeliche e una collerica propensione a perdere il controllo in particolari situazioni, tratto trasmesso al Seme Genetico della Legione (e poi Capitolo).

I Blood Angels possono cadere preda di una particolare condizione, nota come Sete Rossa, che li rende incontrollabili e letteralmente assetati di sangue. Un segreto che viene gelosamente custodito dal Capitolo, tramite una serie di rituali e di pratiche, frutto soprattutto del timore che questi tratti possano venire giudicati come inaccettabili dalla temuta Inquisizione. 

Dark Angels (Angeli Oscuri)

Una confraternita di frati penitenti, dominati da un'etica e da un corpsus di usanza modellato sugli ordini cavallereschi medievali. Una concezione che li costringe a un'eterna penitenza in conseguenza a una macchina sull'onore del capitolo risalente all'Eresia di Horus, che ancora oggi viene nascosta dai Dark Angels

Figli del Primarca Lion El'Jonson e del mondo feudale di Caliban, i Dark Angels derivano dalla Prima Legione pre Eresia. Il loro ruolo durante la spaventosa guerra civile che dilaniò l'Impero è però ancora piuttosto oscuro: da una lato si ha la certezza della fedeltà del Primarca e della maggior parte delle sue truppe, dall'altro è un segreto gelosamente custodito che inizialmente non tutta la Legione si schierò subito dalla parte dell'Imperatore, particolare che portò, tra le altre cose, alla completa distruzione del loro pianeta natale Caliban, di cui sopravvive solo una piccola porzione vagante nello spazio, sulla quale sorge la loro fortezza monastero, La Rocca.

Tutta l'iconografia e la lore dei Dark Angels è basata sulle più cupe e opprimenti tradizioni cristiane riguardanti il pentimento e la ricerca della redenzione. Il Capitolo si è infatti votato anche un'altra importantissima missione, ovvero quella di bonificare gli Space Hulk, immensi ammassi di relitti che vagano per il warp e in cui trovano rifugio alieni di ogni tipo, arrivando ad eccellere nell'addestrare squadre da sbarco, tra le quali primeggia la Death Wing, riconoscibile dalle venerabili armature Terminator colorate di bianco.

 

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