Dungeons & Dragons - La strada per Neverwinter, recensione: l'alba degli eroi

Autore: Manuel Enrico ,

Il timore che ha accompagnato il ritorno sul grande schermo di Dungeons & Dragons scaturito con il trailer di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri è svanito con l'arrivo della pellicola nei cinema, mostrando che i brutti ricordi delle precedenti trasposizioni potevano essere tranquillamente abbandonati. La compagnia di improbabili eroi capitanati dal bardo Edgin ha fatto breccia nel cuore degli appassionati, che pur godendosi la dinamica impresa del gruppetto non hanno mancato di mostrare una certa curiosità sul passato dei protagonisti. A rispondere alle numerose domande sui trascorsi di Edgin e compagni è Dungeons & Dragons – La strada per Neverwinter, libro prequel del film che si è rivelato un’ottima origin story.

Operazione comprensibile, considerato come una storia ambientata nel mondo di Dungeons and Dragons può offrire numerosi spunti per espandersi. La cross-medialità è una meccanica narrativa sempre più valorizzata, come dimostrano pubblicazioni trasversali dedicate a videogiochi o film di successo, segnando un tracciato in cui si colloca anche Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Una possibilità che l’impresa di Edgin e soci può ulteriormente ampliare sfruttando la ricca lore legata all’universo di Dungeons & Dragons.

Dungeons & Dragons - La strada per Neverwinter, il prequel del film

Dungeons & Dragons – La strada per Neverwinter è la volontà di dare vita a una visione completa della valorizzazione dei personaggi. Presentando i protagonisti in modo strettamente necessario a renderli fruibili per il racconto sul grande schermo, si stuzzica la curiosità dei fan, che si rivelano quindi immediatamente recettivi ad altre curiosità sui propri beniamini. Operazione arguta, che ha preso anche la forma di un fumetto, Dungeons & Dragons – La Festa della Luna, edito da Panini.

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Pur apprezzando la rapidità e l’aderenza al tono scanzonato del film mostrato dal prequel a fumetti, in Dungeons & Dragons – La strada per Neverwinter si apprezza maggiormente l’accortezza con cui si punta a costruire i presupposti per le dinamiche emotive e personali centrali all’interno del film. Compito che ricade su Jaliegh Johnson, autrice che trova nell’impostazione del racconto a incastro una felice meccanica narrativa.

dungeons&Dragons strada neverwinter

A fare da guida al lettore sono infatti Edgin e la figlia Kira, il cui rapporto in Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri era il cardine emotivo della vicenda. Nel romanzo prequel i due sono ritratti nel loro rituale serale, in cui Edgin racconta alla figlioletta le favole della buonanotte, con una piccola variante: sono le avventure, o meglio i furti, della banda.

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Rivisitate, abbellite dai loro ricordi e dalle loro differenti prospettive, queste imprese consentono di scoprire i primi momenti del gruppo guidato da Edgin, rivelando aspetti centrali nell’apprezzare al meglio quanto visto sul grande schermo. Un racconto delle origini, volendo, che permette di aver maggior coscienza delle relazioni tra i personaggi, mostrando una maggior profondità dei singoli caratteri, con un’evidente maggior attenzione alla figura di Edgin.

Lontano dall’essere un eroe, Edgin in Dungeons & Dragons – La strada per Neverwinter appare ancora più umano di quanto ci ha mostrato Chris Pine sul grande schermo. La perdita della moglie, il senso di opprimente responsabilità verso Kira sono resi con precisione, tramite dialoghi che ne esaltano l’importanza o descrizioni di atteggiamenti che tradiscono un’intesa, complessa emotività.

La presenza di una Kira ancora bambina, quindi fortemente legata al padre, consente di acuire questo senso di inadeguatezza di Edgin. Se nel racconto cerniera appare sempre brillante e sicuro, quando si apre il libro di ricordi se ne ottiene un ritratto diverso.

La sua ansia per Kira è sempre evidente, il suo volerla proteggere anche a costo di frenarla. Protezione genitoriale o egoistica paura di subire l’ennesima perdita? Spesso i comportamenti di Edgin lasciano questo dubbio, che si contrappone alla più intraprendente tendenza di Forge Ftizwilliam a sfruttare le potenzialità della piccola.

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Un primo sentore di quel gioco meschino con cui Fitzwilliam manipola Kira, reso ancora più evidente dal modo in cui il truffatore cerca in tutti i modi di trarre profitto anche dai suoi compagni. Dove la barbara Holga appare come una concreta e onesta consigliera per Edgin, Forge è il tentatore subdolo e senza scrupoli, capace di fare leva sui giusti punti deboli dell’uomo per spingerlo a compiere azioni rischiose in nome di un ritorno personale.

L'inizio dell'avventura di Edgin soci: avventura, ironia e famiglia

Questa attenzione nel preservare lo spirito del film, creandone anzi i presupposti, è frutto non solo di una trama divertente e ammaliante, ma anche di una scrittura leggera e con il giusto approccio scanzonato ma al contempo attento a valorizzare le personalità variegate dei protagonisti. La Johnson non segue una propria visione della storia che non perde di ritmo, i racconti si intrecciano al meglio con la sensazione di assistere a un momento padre e figlia fatto di ricordi e affettuosa presa in giro.

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Un risultato che andrebbe condiviso anche con il traduttore dell’edizione italiana, Daniel Panizza. La ricerca di vocaboli mai scontati ma di forte personalità è evidente, nello spirito di aderenza alla concezione autoriale della Johnson e al contempo di creare una sinergia con quanto vissuto sul grande schermo. Un’opera di adattamento lodevole, che pur peccando nella traduzione di alcuni dettagli (perché lasciare il termine inglese Harpers quando nel film sentiamo nominare gli Arpisti?), lascia sensazione di essere parte del ricco affresco avventuroso goduto al cinema.

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Per chi ha apprezzato Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, Dungeon & Dragons – La strada per Neverwinter è fortemente consigliato, come strumento per carpire ancora più segreti dei personaggi visti sul grande schermo. Non una lettura essenziale per godersi l’impresa di Edgin, Holga e banda, ma sicuramente una lettura leggera e soddisfacente per chi ha sete di un racconto fantasy di stampo classico.

Commento

cpop.it

70

Per chi ha apprezzato Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, Dungeon & Dragons – La strada per Neverwinter è fortemente consigliato, come strumento per carpire ancora più segreti dei personaggi visti sul grande schermo. Non una lettura essenziale per godersi l’impresa di Edgin, Holga e banda, ma sicuramente una lettura leggera e soddisfacente per chi ha sete di un racconto fantasy di stampo classico.

Pro

  • Avventura ben inserita nella continuity di Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
  • Impostazione antologica ben gestita
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