In Repubblica Ceca possono riprendere le riprese di Carnival Row e delle serie Marvel

Le produzioni internazionali, che avevano sospeso le riprese a causa del lockdown, possono tornare nel Paese seguendo precise linee igienico-sanitarie, mentre cast e staff dovranno risultare negativi al test del Covid-19.

Autore: Mara Siviero ,

La Repubblica Ceca, uno dei paesi europei che ospita diverse produzioni di film e serie TV, tra cui The Falcon and the Winter Soldier e Carnival Row, avrebbe dichiarato di essere pronta a ripartire.

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Come riportato da Deadline, durante la conferenza stampa tenuta dalla Czech Film Commission, che include anche dichiarazioni da parte del Ministro della Cultura ceca e dell’U.S. Ambassador, è stato rivelato che le produzioni internazionali che avevano interrotto le riprese a causa del lockdown, resosi necessario a fronte della diffusione del Covid-19, potranno tornare in Repubblica Ceca a partire da metà maggio 2020.

Tra le produzioni che avevano dovuto chiudere i set in fretta e furia si citano le serie Carnival Row con Orlando Bloom e Cara Delevingne (prodotta da Amazon e Legendary Entertainment e giunta alla seconda stagione), Wheel of Time con Rosamund Pike (anche questa prodotta da Amazon), The Falcon and the Winter Soldier (titolo targato Marvel Studios) e il film 473 Transatlantic (firmato Netflix).

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La commissione ha dichiarato, inoltre, che Carnival Row e 473 Transatlantic sarebbero già pronte per tornare alla produzione, mentre la squadra di Wheel of Time potrebbe tornare a lavoro qualche tempo dopo.

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In ogni caso, il ritorno sul set non sarà sicuramente semplice. Stando a quanto dichiarato da Pavlina Zipkova, membro della Czech Film Commission, gli attori stranieri e i membri dello staff dovranno “mostrare un test negativo prima di lasciare il loro paese, una misura che, secondo recenti rapporti, verrà presa in considerazione anche dalle compagnie aeree”.

In seguito, entro 72 ore dall’arrivo, cast e staff verranno sottoposti ad un secondo test e rimarranno in quarantena fino a che il risultato del test risulti negativo. La teoria è che i risultati dovrebbero essere disponibili già a partire dal giorno successivo a quello del test: in questo modo, si eviterebbero i canonici 14 giorni di quarantena che andrebbero ad incidere notevolmente sul budget della produzione.

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Oltre all’effettuare il test obbligatorio (che verrà rifatto poi ogni 14 giorni, condizione che potrebbe essere revocata in caso di ulteriori sviluppi), attori e performer sono esentati dall’indossare la mascherina in esercizio della loro professione.

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Le produzioni, inoltre, dovranno soddisfare gli standard igienico-sanitari in loco e negli studi, seguendo precise linee guida diramante dalla Czech Film Commission.

In merito a questa apertura, il direttore del Czech Film Fund, Helena Bezdek Frankova, ha commentato:

Tre quarti delle produzioni audiovisive presenti in Repubblica Ceca sono state fermate a marzo. Nel pieno rispetto del Ministero della Salute, i cineasti non sono più inclusi nelle misure che limitano gli eventi culturali, eventi sportivi e grandi incontri. Riteniamo, pertanto, di riprendere la produzione audiovisiva.

Così facendo, di fatto, la Repubblica Ceca diventa uno dei paesi europei ad uscire velocemente dal lockdown. Il Paese, in cui vive un numero di persone appena sopra ai 10 milioni, ha registrato 8mila casi di contagio e 263 vittime a causa del Coronavirus.

Bisogna anche considerare che la situazione d’emergenza in Repubblica Ceca terminerà il 17 maggio e che il Paese ha riaperto i confini lo scorso 27 aprile ai cittadini provenienti dall’Unione Europea, Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Regno Unito. In seguito a ciò, la Commissione si aspetta che i cittadini americani possano entrare nel Paese liberamente nelle prossime settimane.

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