L'episodio tre di Daredevil: Rinascita si conclude con un colpo di pistola decisamente drammatico! Se avete visto la puntata continuate la lettura poiché contiene grossi spoiler!
Abbonati adesso a Disney+ a partire da 5,99€
Nell’episodio 3 di Daredevil: Rinascita si assiste a uno dei momenti più drammatici della serie.
Dopo un processo intenso in cui Matt Murdock difende Hector Ayala, alias Tigre Bianca, da accuse gravissime, il finale lascia lo spettatore con un cliffhanger inquietante: il vigilante, ora dichiarato innocente, viene colpito alla testa da un colpo di pistola fatale da un misterioso sparatore che ha sul petto il logo del Punitore.
Cosa succede nella scena
Durante il processo, grazie all’abile strategia legale di Murdock e all’appoggio dei testimoni che attestano le buone azioni di Tigre Bianca, Hector viene dichiarato "non colpevole".
Tuttavia, non appena esce dalla corte e si prepara a riprendere la sua attività da vigilante, viene sorpreso da un’azione improvvisa: una figura misteriosa, il cui volto non viene mai rivelato, spara a Hector.
Un dettaglio che non passa inosservato è il distintivo logo del Punitore, visibile sul giubbotto indossato dall’assalitore.
Questo particolare ha immediatamente fatto scaturire speculazioni sul possibile coinvolgimento di Frank Castle, il Punitore interpretato da Jon Bernthal, o se, al contrario, si tratti di qualcun altro che cerca di incastrare il celebre vigilante.
Ipotesi sul killer
Il ritorno del Punitore?
Alcuni fan potrebbero pensare che il misterioso sparatore possa essere proprio Frank Castle, il quale, pur non apparendo fisicamente in questo episodio, ha già confermato il suo coinvolgimento nella serie in ruoli successivi. L'abbiamo anche visto nel trailer.
Ipotizziamo anche che la volontà degli sceneggiatori sia quella di far pensare al pubblico che quello sia proprio Frank Castle.
Questa lettura suggerirebbe un imminente scontro diretto tra Murdock e Castle, un conflitto che avrebbe forti ripercussioni sul panorama dei vigilanti di New York.
Un tentativo di incastrare il Punitore
Un’altra ipotesi è che il killer indossi il logo del Punitore per far ricadere la colpa su Frank Castle.
Alcuni elementi, come la presenza di poliziotti corrotti che adottano simboli del Punitore, suggeriscono che la scena possa essere frutto di una cospirazione interna al sistema di giustizia, finalizzata a eliminare ulteriori vigilanti indipendenti.
Questa ipotesi però la riteniamo debole, dato che l'omicidio non avviene in pubblico o in pieno giorno: nessuno sembra vedere il logo del Punitore se non lo spettatore da casa.
Vendetta
Una delle ipotesi più plausibili è che si tratti di un poliziotto corrotto che segue le orme del Punitore e che voglia eliminare Tigre Bianca dopo il processo.
Una vendetta di rabbia per la sconfitta e la brutta figura della polizia.
Omicidio commissionato
Infine, non si esclude l’ipotesi che il colpevole sia un killer a pagamento, scelto per mandare un messaggio a chi, come Tigre Bianca, sfida l’ordine stabilito da figure autoritarie come Kingpin e, indirettamente, da un sistema corrotto.
Si ipotizza quindi che la mano di Wilson Fisk sia intervenuta.
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!