Elon Musk: a breve aggiornamenti sul cervello ibrido uomo-macchina

Autore: Danilo Abate ,

Qualche mese fa Elon Musk, CEO di Space Exploration Technologies Corporation, di Tesla Motors e di Neuralink, annunciò l’arrivo in futuro di un rivoluzionario prodotto marchiato Neuralink, in grado di trasformarci in superumani collegando il nostro cervello con un’intelligenza artificiale.

In tale occasione Musk affermò che la “simbiosi con l’IA” non rappresenta nulla di anacronistico, considerando già il legame viscerale che c’è fra l’uomo e il suo smartphone, un legame che, a suo dire, ci rende cyborg a tutti gli effetti.

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Pare però che negli ultimi giorni il nostro Elon abbia rivelato, tramite un tweet, di aver raggiunto una fase di sviluppo avanzata per il progetto in grado di collegare cervello e IA.

L’utente Valentin Fischer ha infatti chiesto a Musk notizie in merito sulla rivoluzionaria invenzione targata Neuralink, e la risposta è stata a dir poco esaltante seppur concisa:

Valentin Fischer: ‘Amico, dacci un aggiornamento su Neuralink, quella roba è supereccitante’

Elon Musk: ‘Arriverà presto!’

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Ma qual è la tecnologia che i ragazzi di Neuralink vogliono sfruttare al fine di creare un individuo a metà fra uomo e macchina? Si tratta di neuroprotesi in grado di decifrare i segnali cerebrali, al fine di permettere ai disabili che indossano le protesi in questione di poter controllare i loro nuovi arti sintetici.

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Musk vuole dunque sfruttare il concetto delle neuroprotesi per riuscire a collegare tale tecnologia a degli impianti in grado di interfacciarsi con gadget a velocità di banda larga, oltre che a una grande varietà di software.

Si tratta dunque di sviluppare la prima interfaccia fra cervello umano e computer della storia.

Elon Musk/Neuralink
Il logo ufficiale della startup Neuralink di Elon Musk
Il logo ufficiale della rivoluzionaria startup Neuralink

A tal proposito, un articolo pubblicato su Nature Nanotechnology, rivista scientifica che copre tutti gli aspetti della nanoscienza e della nanotecnologia, parla della possibilità di iniettare un circuito flessibile nel cervello, come spiegato anche dal ricercatore dell'Università di Harvard Charles Lieber:

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Attualmente stiamo tentando di diminuire quelle che sono le differenze fra circuiti neurali ed elettronici. È vero che per ottenere il successo bisogna fare un passo alla volta, ma siamo fiduciosi sulla possibilità di riuscire a rivoluzionare il nostro modo di interfacciarci con l’encefalo.

Il timore però che l’IA possa un giorno sabotare i collegamenti creati da Neuralink fra computer e cervello umano, riuscendo così a dominare emozioni, pensieri e decisioni degli utenti, è concreto.

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Dunque siamo di fronte a un’intelligenza artificiale che in futuro potrebbe rivelarsi tanto utile quanto pericolosa, in caso venisse lasciato anche il minimo margine d’errore umano nello sviluppo delle nuove tecnologie di simbiosi fra uomo e macchina.

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Lo stesso Elon Musk ha affermato che la veloce ascesa dell’IA rappresenta un qualcosa che mette a rischio la nostra esistenza, ma allo stesso tempo crede nell'importanza del progetto Neuralink, che potrebbe dare un apporto decisivo nello sviluppo di tecniche di difesa adeguate contro tale minaccia.

E voi che ne pensate? Credete che l’IA possa davvero mettere a rischio l’esistenza della razza umana?

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