Frosthaven, seguito standalone di Gloomhaven, è di gioco da tavolo cooperativo di proporzioni epiche con un ruolo veramente arduo: succedere al gioco che, per oltre cinque anni, è stato ritenuto dalla community di Board Game Geek il gioco in scatola numero uno al mondo. Spoiler: Frosthaven riesce in questa impresa apparentemente impossibile!
Il nuovo titolo di Cephalofair Games trascina da uno a quattro giocatori in un mondo fantasy ghiacciato, ostile e in continua evoluzione. La principale novità è che alla classica modalità dungeon crawler si affianca una complessa ma soddisfacente componente di gestione cittadina. I nostri personaggi infatti arrivano all’avamposto di Frosthaven in risposta a una richiesta di soccorso. E presto si renderanno conto che lo sviluppo e la sopravvivenza della cittadina dipenderano dalle loro abilità tattiche, dalle loro decisioni strategiche e dalla loro capacità di cooperare e - sopratutto - di recuperare un sacco di bottino!
- Il Mondo Vasto e Immersivo di Frosthaven
- La nuova Fase Avamposto: gestione e progressione
- Il cuore del gioco rimane il dungeon crawling
- Componenti e presentazione: un gioco massiccio e pieno di componenti
- Come godersi al meglio Frosthaven
- Nota sulla localizzazione italiana
- Bustine e accessori consigliati
- Conclusioni: un gioco immenso e coinvolgente
Il Mondo Vasto e Immersivo di Frosthaven
Frosthaven è un'avventura immensa con 138 scenari distribuiti in un complesso sistema di scelte ramificate, che richiede oltre 300 per essere esplorata per intero. Il gioco è di tipo legacy, quindi prevede la distruzione di certi elementi e l’applicazione di sticker permanenti che rappresentano l’evoluzione del mondo di gioco e dei personaggi. Ma se 300 ore non vi bastano, con semplici ed economici espedienti, Frosthaven si può resettare, permettendo di esplorare scelte differenti negli scenari di gioco e, sopratutto, nelle combinazioni di classi di personaggi disponibili per il proprio “party”.
La campagna, come nel primo titolo, tiene traccia del tempo che passa, degli eventi futuri e delle decisioni prese dai giocatori, influenzando gli sviluppi successivi. L’immersione in Frosthaven è aumentata ulteriormente dal passare delle stagioni: l’estate, più tranquilla e ricca di opportunità e l’inverno, quando gli attacchi nemici sono più frequenti rendendoci la vita durissima.
Rispetto al suo predecessore GloomHaven, offre una narrazione più profonda e un mondo più ricco di dettagli. Chi possiede il primo gioco potrà importare i personaggi e alcuni oggetti, creando un'esperienza personalizzata. Operazione che personalmente, non consiglio.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che Frosthaven non è pensato come un punto di partenza per i neofiti, essendo un gioco dalla complessità molto elevata. Per chi si avvicina per la prima volta a questo universo, raccomandiamo il più semplice Gloomhaven: Jaws of the Lion. Quest’ultimo accompagna i neofiti per mano, passo per passo, nell’apprendimento del complesso e non intuitivo sistema di gioco.
La nuova Fase Avamposto: gestione e progressione
Uno dei limiti del primo GloomHaven è che il bottino accumulato nei vari scenari è limitato a scrigni con tesori e monete. Dopo numerose sessioni di gioco il denaro però non è più un problema e di conseguenza, si perde in parte lo stimolo ad accumulare più bottino possibile.
In Frosthaven invece, il “looting” è un elemento fondamentale! Qui gli avversari sconfitti e alcuni forzieri sono fonte di tessere bottino che forniscono, in modo semi casuale, materiali da costruzione, erbe per creare pozioni, dei rari oggetti casuali o le classiche monete. E credetemi, vorrete accumulare più materiali possibili: perché una delle aggiunte più distintive di Frosthaven è la fase Avamposto, un segmento di gioco gestionale che si svolge tra le classiche missioni di dungeon crawling.
Questa fase introduce un nuovo livello di interazione con il mondo di gioco, permettendo ai giocatori di costruire, sviluppare e difendere l'avamposto di Frosthaven. Attraverso l’uso le risorse guadagnate negli scenari, i giocatori possono costruire o migliorare edifici e riparare quelli danneggiati.
Questa meccanica offre un forte senso di progressione a lungo termine e di investimento personale nella comunità di Frosthaven. Ogni miglioramento dell'Avamposto può fornire nuovi personaggi, nuove opzioni di crafting, opportunità commerciali e potenziamente difensivi. E tanti adesivi da incollare per il divertimento di bambini di tutte le età!
Tuttavia, la fase Avamposto è anche un elemento che divide fortemente l'opinione dei fan. Alcuni, come me e mio figlio, la trovano coinvolgente e gratificante, vedendo in essa la vera ricompensa per il completamento degli scenari. La lettura degli eventi Avamposto, il movimento del calendario che fa avanzare la storia e la costruzione di nuove strutture che sbloccano oggetti e contenuti ci entusiasmano.
Altri, invece, percepiscono questa fase come un onere amministrativo eccessivo e a volte tedioso, specialmente nelle fasi avanzate della campagna quando gli elementi da gestire si moltiplicano. La gestione delle risorse individuali e di quelle condivise può diventare complicata, richiedendo tempo e discussione tra i giocatori. Alcuni suggeriscono di semplificare la gestione delle risorse non auree, magari mettendole obbligatoriamente in comune per ridurre la burocrazia, come facciamo nel nostro caso.
Un altro aspetto particolarmente controverso della fase Avamposto è rappresentato dagli attacchi all'avamposto, frequenti in inverno. Questi eventi richiedono ai giocatori di difendere Frosthaven da minacce esterne, ma spesso sono percepiti come poco consequenziali e troppo dispendiosi in termini di tempo e amministrazione rispetto alla ricompensa ottenuta.
Alcuni giocatori suggeriscono di semplificare drasticamente la gestione degli attacchi, magari trattandoli come eventi che comportano una semplice perdita di risorse. Altri hanno proposto l'idea di trasformare gli attacchi in mini-scenari tattici usando standee e miniature per renderli più coinvolgenti, ma questo potrebbe allungare ulteriormente la fase Avamposto.
La durata della fase Avamposto è un altro punto di discussione. Alcuni gruppi riescono a completarla in pochi minuti, specialmente nelle fasi iniziali del gioco. Tuttavia, con l'avanzare della campagna e l'accumularsi di eventi, ritiri di personaggi, costruzione di edifici e gestione delle risorse, la durata può estendersi notevolmente, arrivando anche a un'ora o più.
Questa lunghezza può risultare frustrante, soprattutto se percepita come un ostacolo al gioco vero e proprio. L'uso di app digitali o checklist può contribuire a velocizzare la gestione della fase Avamposto e a non dimenticare passaggi importanti. Nel mio caso, ho deciso di gestire interamente la campagna con l’ottima app gratuita GloomHaven Secretariat, di cui scrivo più diffusamente in seguito.
Il cuore del gioco rimane il dungeon crawling
Il cuore del gameplay di Frosthaven rimane il combattimento tattico a turni, basato sull'uso di un mazzo di carte capacità unico per ogni classe di personaggio e con una minima ma importante componente di deck building. I giocatori devono giocare due carte per turno, scegliendo l'azione superiore di una e quella inferiore dell'altra, gestendo al contempo la propria iniziativa per determinare l'ordine di azione rispetto ai mostri e ai proprio alleati.
La mano di carte capacità di ogni personaggio funge sia da set di azioni disponibili che da timer per la sua resistenza in battaglia. Infatti quando le carte a disposizione finiscono, per farle tornare disponibili bisogna effettuare un riposo, che è un’azione che prevede di eliminare una tra le carte scartate fino al prossimo scenario. Inoltre alcune delle carte abilità più potenti, si “perdono” direttamente invece di scartarle, e quindi a loro volta si recuperano solo a fine scenario, accorciando ulteriormente il proprio tempo a disposizione.
Questo elemento è quello che più di tutti confonde i giocatori dei dungeon crawler più tradizionali. In GloomHaven e in Frosthaven la principale causa di fallimento di uno scenario infatti non è la perdita di tutti i punti ferita, ma l’esaurimento del proprio mazzo.
Frosthaven inoltre non si perde in fronzoli: dopo una singola missione introduttiva semplificata, ti butta nell’azione integrando tutte le regole in un colpo solo. Diversamente da Jaws of the Lions che, invece, nasce apposta per accompagnare per mano i neofiti alla scoperta del sistema di gioco con vari passaggi progressivi.
La progressione dei personaggi avviene come sempre con l'acquisizione di esperienza, il completamento di obiettivi di battaglia e il raggiungimento di obiettivi di maestria specifici per ogni classe. I ritiri dei personaggi continuano a essere un elemento chiave, portando allo sblocco di nuove classi e, soprattutto, di nuovi edifici. Questo incentiva i giocatori a non affezionarsi eccessivamente a un singolo personaggio e a considerare il beneficio del ritiro per l'intera gruppo di gioco. La creazione di nuovi personaggi è inoltre incentivata da una meccanica che permette aumenti istantanei di livello in base alla propria Prosperità.
Le classi di personaggi di Frosthaven sono tutte nuove e offrono, rispetto a quelle di Gloomhaven, una maggiore varietà di stili di gioco. Alcuni personaggi possono risultare più complessi da padroneggiare rispetto a quelli dei titoli precedenti. Per esempio, per i primi passi cercavo l’equivalente del Bruto o della Canaglia per un accesso semplificato ai primi scenari. Non ho trovato niente di simile: anche i personaggi che Frosthaven indica come di bassa complessità come l’Alfiere, richiedono una strategia raffinata e complessa da padroneggiare fin dal primo livello.
La composizione del gruppo rimane cruciale, e alcune combinazioni di personaggi potrebbero non funzionare sinergicamente, rendendo gli scenari più difficili. Il mio parere è che il gioco si gode al meglio in due persone, con un personaggio a testa. In questo modo gli scenari durano poco più di due ore nella maggior parte dei casi, tempo che può raddoppiare giocando nel limite massimo di quattro persone.
La difficoltà complessiva di Frosthaven è in generale più elevata rispetto a Gloomhaven, con scenari che richiedono una pianificazione più accurata e spesso presentano obiettivi più complessi rispetto al semplice "uccidi tutti i nemici". Alcuni scenari possono presentare regole speciali elaborate che, sebbene aggiungano varietà, possono anche risultare un po' frustranti. Alcuni lo sono a tal punto da essere spiacevoli ma, in tal caso, basta ridurre la difficoltà o introdurre delle regole personalizzate. Del resto il bello di un gioco da tavolo è che l’ultima decisione è sempre la tua!
A tal proposito anche in Frosthaven tornano i puzzle integrati nella campagna principale. I giocatori dovranno quindi, a un certo punto, risolvere enigmi per progredire nella storia o per sbloccare obiettivi secondari. Anche in questo caso, nulla vieta di cercare consigli online perché alcuni degli enigmi sono veramente ostici.
Componenti e presentazione: un gioco massiccio e pieno di componenti
Frosthaven costa oltre 200 euro e il prezzo è ampiamente giustificato dall’imponente box da oltre 15 kg che vi porterete a casa con l’acquisto.
Il titolo si distingue per la sua quantità impressionante di componenti. La scatola contiene una miriade di materiali, tra cui le tessere modulari per creare i dungeon, standee per mostri e Summon, miniature per personaggi e avversari speciali e una vastissima quantità di carte per abilità dei personaggi, eventi (Avamposto e scenario), oggetti e modificatori. Ognuno dei 17 personaggi giocabili è rappresentato da una miniatura dettagliata, da uno standee opzionale e da una plancia personaggio. La qualità dei materiali è generalmente elevata, con artwork accattivante e carte robuste.
Tuttavia, la dimensione e la complessità dei componenti possono rappresentare una sfida per l'organizzazione e la gestione del gioco.
Il gioco infatti include una mappa gigantesca, un libro degli scenari e uno delle sezioni che devono essere sempre accessibili, dei cartonati in formato A3 con i diagrammi di flusso degli scenari, un altro più piccolo per le ricette alchemiche. Ovviamente poi devi avere spazio per le tessere della mappa degli scenari e per i vari organizer con le migliaia di token, elementi dei dungeon, token per gli stati dei personaggi e carte bottino, oggetti, avamposto, eventi, modificatori attacco e altro ancora.
Il processo di setup e teardown di uno scenario può richiedere un tempo significativo, da 10 minuti a oltre mezz’ora, a seconda della complessità e di quanti siete a lavorarci. Rispetto a GloomHaven, Frosthaven offre dei pratici inserti che aiutano nell'organizzazione ma non sono ancora sufficienti per gestire tutto al meglio. Nel mio caso mi sono aiutato con contenitori di vario tipo, comprati a parte, per organizzare nell’ordine da me preferito gli elementi di gioco più usati.
Un elemento che ha suscitato reazioni contrastanti nella community è l'uso massiccio di adesivi per la mappa della campagna, per lo sviluppo dell'Avamposto e per le modifiche alle carte. Sebbene gli adesivi contribuiscano a creare un mondo di gioco persistente e in evoluzione, la loro natura permanente solleva preoccupazioni riguardo alla rigiocabilità del titolo. Nel mio caso, per preservare il gioco al meglio, ho scelto di comprare il set di adesivi rimovibili, in vendita a parte a meno di venti euro. Inoltre ho comprato anche delle pratiche plance in legno per i personaggi, che ottimizzano lo spazio dedicato al gioco che è un vero cinghiale da tavolo.
La fase iniziale di ogni scenario si trova sul libro omonimo; ogni volta che si completa una fase, bisogna aprire una pagina specifica del libro delle sezioni. Questa contiene testi narrativi e le descrizioni delle regole e del contenuto delle stanze svelate, ma la sua struttura non sequenziale e questo può rendere la consultazione un po' macchinosa, con la necessità di saltare frequentemente tra diverse pagine.
Il regolamento, di ben 84 pagine è completo ed esaustivo. Tuttavia, i concetti di base non sono immediati da afferrare e ci sono numerose eccezioni e dettagli da ricordare. Anche i veterani di GloomHaven troveranno molte regole nuove o modificate e un’intera nuova sezione, quella degli avamposti. In modo intelligente, il manuale del gioco evidenzia in colore azzurro le differenze rispetto al primo gioco della serie.
Fortunatamente, siccome il gioco è disponibile da oltre due anni in inglese, troverete tantissime risorse online per chiarimenti e spiegazioni, guide alle classi dei personaggi oltre che centinaia di ore di video di tutorial e di gameplay. Non nascondo che ho fatto ampio accesso alle informazioni condivise dai giocatori di tutto il mondo per comprendere al meglio i dettagli di alcuni scenari o di certe abilità.
Come godersi al meglio Frosthaven
Frosthaven è un lifestyle game: per goderlo al meglio, è ideale tenerlo sempre intavolato. Il gioco però è un mammuth! Tra i componenti che trovi nella scatola, gli organizzatori, i contenitori e gli altri elementi opzionali occupa facilmente un tavolo da due metri.
Io ho ridotto lo spazio necessario appendendo la splendida mappa a una parete del mio studio, così che sia facilmente consultabile in qualsiasi momento e non mi occupi mezzo tavolo. Chi però non può tenerlo sempre intavolato per i mesi necessari per terminare l’immensa campagna, dovrà affrontare un laborioso lavoro a inizio e fine delle sessioni di gioco che potrebbe scoraggiare i meno determinati.
La qualità dei materiali è elevata, quella che ti aspetti da un gioco da oltre 200 euro. Venendo da una recente esperienza con Jaws of the Lion però ho notato una grammatura ridotta delle carte modificatori d’attacco e degli oggetti. Immagino che sia una scelta obbligata vista la quantità molto più elevata di quel tipo di carte presenti in questo gioco - con uno spessore maggiore non ci sarebbero state fisicamente nella scatola!
Tutte le carte sono comunque ben plastificate, come da tradizione dei giochi di questa serie ma consiglio vivamente di imbustare quelle che si mescolano più di frequente: le carte degli eventi, quelle dei modificatori dell’attacco e ovviamente, le carte capacità dei personaggi e dei mostri.
Frosthaven è un legacy game, quindi si modifica in modo definitivo e non è possibile ripristinarlo a meno di comprare il già citato set di adesivi e di usare un’alternativa ai cartonati con i diagrammi di flusso con le scelte ramificate degli scenari.
Io ho deciso, per mantenere intatta la mia preziosa copia del gioco, di aiutarmi con un’app. Quindi per la gestione degli scenari, dell’avamposto, della campagna, delle scelte ramificate e per le carte capacità e modificatori dei mostri uso l’app di terze parti gratuita GloomHaven Secretariat.
Questa aggiunge un altro elemento da mettere sul tavolo, che può essere un tablet o un notebook. Però aiuta a ridurre gli errori involontari e a velocizzare un gioco che, diversamente, rischia di essere a volte macchinoso. Alla prima app affianco la coinvolgente narrazione presente in Forteller - solo in lingua inglese e a pagamento - ma che evita di accedere a libro degli scenari e delle sezioni, di cui riporta per intero le pagine quando servono. Unendo questi supporti digitali all’uso degli elementi fisici del gioco, ritengo di avere il miglior compromesso tra immersività e praticità.
Nota sulla localizzazione italiana
Asmodee Italia ha compiuto l’ennesima opera titanica alla quale ci ha abituati. Non ho trovato errori di battitura o non li ho notati, nonostante decine di ore di gioco. Guida introduttiva e manuale di gioco sono chiari e ho apprezzato le traduzioni dei nomi delle classi dei personaggi e degli altri elementi chiave del gioco. Possedendo anche il gioco in inglese, riconosco che è molto più agevole e rilassante leggere il regolamento e gli ampi testi degli scenari in italiano piuttosto che in lingua originale.
Bustine e accessori consigliati
Ci sono diversi accessori molto utili per agevolare l'archiviazione del gioco. Noi non consigliamo i costosi storage organizer perché costano un sacco di soldi e saranno utili solo per questo gioco. Ecco invece diverse soluzioni "fai da te" che hanno migliorato decisamente i tempi di setup e teardown della nostra esperienza con Frosthaven. Non spaventatevi quando noterete che i soli accessori necessari per migliorare la qualità di gioco costano più di molti interi giochi in scatola...
Photobox da 18 slot per i personaggi. Questo è perfetto per tenere le plance, le carte e i token delle 17 classi di personaggio disponibili. Avanza spazio anche per una classe in più, che magari potete importare da GloomHaven o da Jaws of the Lion!
Qui ci metterete tutte le terre della mappa, ordinate per numero.
Ideale per metterci tutti i nemici nel vostro ordine preferito.
Questi standee con base rotante semplificano parecchio la gestione dei punti ferita dei nemici e hanno anche un supporto per fino a due segnalini di stato, come "stodito" o "veleno".
Adesivi indispensabili per chi voglia preservare il gioco.
Riducono drasticamente lo spazio richiesto per gestire i personaggi e gli oggetti equipaggiati e permettono di tenere traccia di punti ferita e d'esperienza in modo molto più agevole che con i segnalini.
Dei ganci per appendere la splendida ma enorme mappa a una parete in modo da poterci accedere con facilità senza occupare un sacco di spazio sul tavolo.
Per le carte abilità dei personaggi, che si maneggiano e mischiano spesso.
Per i mazzi dei modificatori d'attacco di personaggi, guardie e mostri e per le carte oggetto, obiettivo e altre ancora.
Conclusioni: un gioco immenso e coinvolgente
Giocare a Frosthaven è un impegno significativo in termini di tempo ed energia mentale. La longevità del gioco è elevatissima, con una campagna che può arrivare a superare le trecento ore di gioco se siete dei “completionist” e affrontate ogni missione secondaria. Ci sono centinaia di scenari da esplorare, anche se non tutti saranno giocati in una singola campagna a causa delle scelte dei giocatori.
L'esperienza di gioco è profondamente immersiva, grazie a una narrazione più sviluppata rispetto a Gloomhaven e a un mondo di gioco ricco di segreti da scoprire. La connessione tra gli scenari e la fase Avamposto crea un senso di progressione organico e di impatto delle azioni dei giocatori sul mondo circostante.
Tuttavia, la quantità di lavoro e manutenzione richiesta da Frosthaven è notevole, anche maggiore rispetto a Gloomhaven che era già un bel mattone. La gestione delle risorse, il tracciamento degli eventi, lo sviluppo dell'Avamposto e la consultazione continui di manuale e dei libri scenario e sezioni possono appesantire l'esperienza di gioco per alcuni.
L'uso di app non ufficiali (come GloomHaven Secretaria o X-Haven) aiuta a gestire alcuni aspetti del bookkeeping e a garantire la possibilità di resettare il gioco, ma divide l'opinione dei giocatori. Molti veterani dei giochi in scatola disprezzano l’introduzione delle “app companion”, altri iniziano timidamente ad apprezzarle. Io le considero una manna dal cielo. In realtà esiste anche un’app ufficiale, a pagamento, che ho comprato e testato, ma per assurdo è meno completa e peggio realizzata di quelle di terze parti e quindi la sconsiglio.
Puoi cliccare qui sotto per andare sullo store ufficiale Amazon.it e acquistare Frosthaven al miglior prezzo.
In conclusione, Frosthaven è un gioco maestoso e ambizioso, pensato principalmente per chi ha amato Gloomhaven e desidera un'esperienza ancora più ricca, complessa e longeva. Nonostante la mole di regole e di accesso ai materiali di consultazione, il gioco offre un'immersione profonda in un mondo affascinante, supportato da un sistema di combattimento tattico solido e da una miriade di elementi da scoprire e personalizzare. È un gioco che richiede dedizione e pazienza, ma che promette di ricompensare i giocatori con un'avventura epica, indimenticabile e che ripaga ampiamente il prezzo d’acquisto.
Commento
Voto di Cpop
90Pro
- Molto più contenuto di Gloomhaven.
- Trama più coinvolgente e solida rispetto al suo predecessore.
- Fase Avamposto arricchita e coinvolgente. La fase tra gli scenari è notevolmente ampliata.
- Personaggi più diversi e interessanti.
- Longevità elevata. Potenzialmente può durare anni.
Contro
- Ingrombo e tempi di setup significativi. Preparare il gioco richiede un tempo considerevole.
- Regolamento complesso. Il manuale è voluminoso, e alcune volte si deve cercare online.
- Curva di apprendimento ripida.
- La gestione delle risorse, dell'avamposto, e di altri elementi richiede un notevole sforzo.
- Attacchi all'avamposto dai nemici sono molto frustranti e capitano spesso.
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