La scena DC Comics dell'ultimo periodo è dominata dalle nuove testate Absolute, dedicate a riscrivere la mitologia della "trinità" formata da Batman, Wonder Woman e Superman: per quanto riguarda l'Uomo d'Acciaio, la reinvenzioni delle origini dell'eroe è stata affidata in Absolute Superman allo sceneggiatore Jason Aaron, affiancato da Rafa Sandoval e Ulises Arreola.
L'uscita del primo albo è prevista negli USA il prossimo 6 novembre e, proprio in vista del lancio, Aaron - intervistato da Newsarama - ha avuto modo di parlare a lungo del nuovo Superman e di come si è approcciato a questa reinterpretazione del supereroe.
Nello specifico, lo sceneggiatore ha rivelato di aver seguito come lettore, nonché studiato come autore, diversi rilanci dell'Uomo d'Acciaio, pensando agli elementi che ha trovato interessanti e a quali, invece, avrebbe voluto cambiare. Nello specifico, ha spiegato:
Una caratteristica principale per creare questo universo è stata quello di guardarlo come se stessimo creando i personaggi oggi. Ad esempio, se inventassi Superman per la prima oggi, nel 2024, che aspetto avrebbe? Quali scelte potremmo fare e che non avremmo necessariamente fatto nel 1938?
Da qui, spiega lo sceneggiatore, è iniziato un energico processo creativo e il nuovo universo ha cominciato a delinearsi. Un'altra caratteristica fondamentale di questo nuovo Superman - e che lo accomuna ai nuovi Batman e Wonder Woman - è la mancanza di qualcosa che invece è sempre stata essenziale.
In Absolute Superman, infatti, l'Uomo d'Acciaio non avrà la Fortezza della solitudine, né il supporto della sua famiglia. Come sottolineato da Aaron, anche per questo ci troviamo davanti ad uno status quo ben diverso da quello DC che conoscevamo e, nel debuttare in questo modo, i tre personaggi principali si sentono molto più soli e in pericolo rispetto al passato.
Fonte: GamesRadar+
Crediti immagine: DC Comics.
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!