La casa di carta 4: le curiosità dal cast in attesa della nuova stagione

La casa di carta tornerà il 3 aprile su Netflix con i nuovi episodi. Per ingannare l'attesa, il cast ha condiviso qualche interessante curiosità sul crime drama spagnolo.

Autore: Andrea Guerriero ,

I fan de #La casa di carta avranno di certo già cerchiato a più tinte di rosso - sangue! - la data del 3 aprile 2020 sui propri calendari. 

Si tratta infatti del giorno scelto da Netflix per il debutto della prossima stagione della serie TV spagnola, la Parte 4, attesa con otto nuovi episodi dagli abbonati alla piattaforma streaming del gigante californiano. 

Episodi che, almeno a sentire gli autori Álex Pina e Joe W, offriranno ad appassionati e curiosi maggior spazio per i sentimenti rispetto alla terza stagione, dovendo pure andare a rispondere a tutte quelle domande lasciate in sospeso dal season finale. Dal rapporto in bilico di Tokyo e Rio alla sorte di Nairobi, passando pure per la verità su Lisbona e l'imprevedibile reazione del Professore, La casa di carta - Parte 4 promette di intrattenerci con caos, paura, incertezza e una buana dose di azione.

Per rendere il - poco - tempo che ci separa dalla release in streaming su Netflix un po' più dolce, sugli account social della serie è stato organizzato un vero e proprio video party con alcuni membri del cast e il creatore Álex Pina: il gruppo ha condiviso con i propri follower curiosità e aneddoti sul drama iberico, divenuto un cult moderno in tutto il mondo. 

Tokyo non doveva essere la voce fuori campo

Mi chiamo Tokyo. Ma quando questa storia è iniziata, non mi chiamavo così.

Così si apriva l'indimenticabile sequenza iniziale de La casa di carta, con queste parole pronunciate da Tokyo (Úrsula Corberó), voce narrante e uno dei pilastri della banda messa in piedi dal Professore nella Stagione 1. Non tutti sanno però che nella prima versione dell'episodio pilota il narratore non era Tokyo, ma proprio Il Professore.

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Gli autori hanno poi optato per una modifica in quanto sarebbe risultato troppo egocentrico far presentare il piano perfetto della rapina alla Zecca di Stato dal suo stesso ideatore. Una dimostrazione di vanagloria che non si addiceva alla personalità del Professore. Secondo Pina, serviva comunque una voce fuori campo che fosse a conoscenza di ogni dettaglio della rapina, e Tokyo è sembrata perfetta per ricoprire quel ruolo.

Lo strano tic del Professore

Sempre parlando del Professore, uno dei suoi tratti distintivi è senza dubbio quel tic nervoso nel toccarsi gli occhiali che tanto amiamo. In realtà, questo aspetto del personaggio deriva dal suo stesso interprete, Álvaro Morte, che non era abituato ad indossarli. 

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Il gesto di regolare gli occhiali di continuo è così piaciuto agli autori da mantenerlo come caratteristica peculiare della mente della banda, trasformandolo in un aspetto imprescindibile dell'antieroe di Morte.

Due provini per Arturito

Arturo Román, detto Arturito, è probabilmente il personaggio più detestabile - e di fatto detestato - dell'intero cast de La casa di carta. L'attore che gli presta volto e talento, Enrique Arce, ha svelato sui social di aver sostenuto due provini, per due diversi personaggi. Il primo è naturalmente Arturito, mentre il secondo è il Colonnello Prieto  - la cui parte è stata poi affidata al collega Juan Fernández.

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All'inizio preferivo il personaggio del colonnello, tanto che quando mi hanno riferito di aver ottenuto la parte di Arturo volevo quasi rinunciare. Per fortuna poi non l'ho fatto!

In origine Nairobi non esisteva

La sorte di Nairobi - interpretata da Alba Flores - sarà inevitabilmente uno dei temi centrali della Parte 4. La ragazza è amatissima dal pubblico, ed è stata purtroppo sparata in pieno petto dall'ispettrice Alicia Sierra, che è riuscita ad attirarla in una trappola, costringendola ad una dolorosa lotta tra la vita e la morte.

Pensare che, come dichiarato dalla stessa attrice, Nairobi non esisteva nella prima stesura del copione de La casa di carta:

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La prima volta che ho letto la sceneggiatura dei primi due episodi, Nairobi non esisteva. Mi chiamò Alex Pina, mi disse che stava facendo una serie e gli mancava un personaggio femminile e che aveva pensato a me, ma che appunto non aveva ancora scritto il personaggio.

Una maschera diversa per la banda

Le maschere indossate da tutti i membri della banda con il volto di Salvador Dalí sono divenute ormai il simbolo più riconoscibile dell'intera produzione seriale spagnola. All'inizio, però, la produzione aveva vagliato diverse opzioni, tutte legate a personaggi rappresentativi della cultura iberica, come svelato dal direttore della fotografia Migue Amoedo.

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Abbiamo pensato a lungo a quale conformazione dare alle maschere pensando comunque sempre a personaggi rappresentativi della cultura spagnola. Alla fine, guardando anche le forme dei volti degli attori, abbiamo scelto Salvador Dalí.

Sappiamo allora che le ipotesi al vaglio in fase di scrittura prevedevano anche Don Chisciotte e Pablo Picasso, poi scartate in favore del poliedrico artista di Figueres.

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Ricordiamo ancora una volta che La casa di carta - Parte 4 arriverà puntuale nel catalogo di Netflix venerdì 3 aprile. Se siete in vena di anticipazioni, potete leggere la nostra recensione dei primi episodi in anteprima.

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