“Guarda che i manga non sono mica roba da femminucce”. Se ancora oggi, purtroppo, vi è capitato di sentire una frase simile, abbiamo una buona notizia: il Giappone ha un florido genere letterario dedicato alle donne sopra i vent'anni, un intero mondo di manga che esplora l'universo femminile nella fase adulta. Si chiamano josei.
Lasciatevi condurre nelle stanze di questo mondo: da dove nascono, quali sono i manga josei più rappresentativi di questo genere e quelli imperdibili. E, soprattutto, perché queste storie struggenti e coinvolgenti sono adatte, proprio come qualsiasi altro target di storie, a tutti.
Manga josei: quali sono e quali titoli recuperare
- Quali sono i manga josei?
- Quali differenze hanno coi seinen?
- Come capire se il manga è un josei?
- L'origine dei manga josei
- I migliori manga josei da leggere
Quali sono i manga josei?
La parola deriva dai due kanji, gli ideogrammi giapponesi, "jo" e "sei", che possono essere approssimativamente tradotti come "per donne". Proprio come negli altri generi dei manga, questa parola identifica non tanto una tematica specifica, quanto un pubblico di riferimento in base all'età. Infatti, i manga josei sono pensati per donne adulte, che abbiano perlomeno compiuto i diciott’anni.
Non sono quindi manga per bambine insomma, come è il caso degli shōjo, la cui parola significa letteralmente “per ragazze” e di conseguenza si rivolge ad adolescenti.
Questo modo di identificare il proprio pubblico di riferimento in base all'età anagrafica si riflette nello stile delle storie: nei josei troverete tematiche più orientate alla fascia d'età di appartenenza. Qui, infatti, spopolano storie ambientate in ufficio, problemi coniugali e i tabù della società adulta.
I manga josei non risparmiano nessun aspetto della quotidianità più autentica, affrontano anche questioni legate alle bollette e, soprattutto, presentano storie d'amore meno idealizzate e molto più realistiche e fisiche. Argomenti che, difatti, sono molto più spesso ricorrenti nella vita di tutti i giorni delle donne maggiorenni.
Una curiosità: la parola “josei” è molto più diffusa in Occidente. In Giappone è possibile che troverete questi manga sotto al termine “redikomi“, che trae origine letteralmente dalla parola “lady-comic”.
Anche se bisogna stare attenti, talvolta questo termine è legato spesso a soltanto un sottogenere della categoria, dalle connotazioni molto più spinte. L'importanza delle parole in Giappone: c'è differenza tra fumetti “per” ragazze e “con” ragazze.
Quali differenze hanno coi seinen?
Nel contesto dei manga dedicati al pubblico adulto, esiste un altro target chiamato seinen. Questo è rivolto principalmente agli uomini, mentre gli shōnen sono rivolti ai ragazzi.
Gli shōnen sono noti per le avventure e le battaglie, come One Piece e Dragon Ball, mentre i seinen sono famosi per la violenza esplicita, la sessualità, i toni scuri e cupi, come ad esempio Berserk o Le bizzarre avventure di Jojo.
Ma come si può distinguere un josei da un seinen se entrambi affrontano tematiche più crude e disinibite? Il segreto, purtroppo, sta negli stereotipi di genere: in Giappone è più facile pensare che le donne siano interessate a storie d'amore piuttosto che a combattimenti cruenti e spaventosi.
Quindi non potrete sbagliare: sebbene i josei e i seinen esplorino spesso la psicologia umana in modo meno metaforico rispetto agli shōnen e agli shōjo, se cercate sfide sanguinose, dovrete perlopiù cercare un seinen.
Come capire se il manga è un josei?
La caratteristica principale dei josei è il modo in cui rappresentano l'universo femminile adulto (secondo la cultura giapponese): storie di donne che lavorano, madri o ragazze con vite complicate sono le protagoniste di questa categoria.
Mentre gli shōjo si concentrano su amori che si limitano a baci e abbracci, i josei non si tirano indietro nel parlare (o mostrare) atteggiamenti sessuali espliciti.
In generale, i manga josei sono suddivisi in storie drammatiche, storie romantiche e storie "hot", in cui gran parte della narrazione è incentrata sulla vita sessuale dei protagonisti. Tuttavia, non tutti i josei mostrano il lato piccante delle relazioni dei loro personaggi.
L’unico grande, vero, autentico tratto distintivo che contraddistingue sempre un josei, è l'attenzione rivolta alle donne adulte e alle loro vicissitudini.
Capita spesso che nei josei troverete tematiche anche più estreme, come la prostituzione, le malattie mentali, la violenza contro le donne e il sessismo che subiscono ancora, ahimè, oggi. Ma non è detto che non tocchino anche argomenti più leggeri, come il rapporto coi colleghi sul luogo di lavoro e l’amicizia.
Altro tratto tipico dei josei sono i protagonisti maschili, spesso rappresentati secondo lo stile bishōnen (termine che identifica letteralmente i “bei ragazzi”). Arroganti, presuntuosi o teneri amanti, nei josei anche gli uomini vengono stereotipati e seguono canoni specifici, a seconda della storia di cui fanno parte.
Negli ultimi anni, però, sempre più spesso si sono abbandonati questi canoni e sono stati pubblicati josei dedicati nelle più svariate sfumature dell'amore, compresi amori omosessuali o con personaggi transgender.
L'origine dei manga josei
La storia dei manga josei risale poco prima dei ruggenti anni ’70. A quel tempo stavano andando di moda un genere di fumetti più maturo, figlio di una generazione di storie risalenti agli anni ’50, i gekiga: questi fumetti non avevano uno scopo educativo per bambini, ma volevano rappresentare la realtà in tutta la sua efferatezza.
Il primo manga rivolto direttamente a un pubblico femminile risale al 1968 e si identifica solitamente in Mashūko Banka di Miyako Maki. Nonostante abbia riscontrato poco successo, quest'opera ha risposto a un’esigenza sempre più pressante da parte di un pubblico sempre più attivo: le donne.
Le casalinghe giapponesi e le donne che lavoravano cercavano sempre di più qualche storia adatta a loro o che, comunque, le coinvolgesse. Gli shōjo non bastavano, erano troppo immaturi e infantili.
Alcune riviste hanno saputo cogliere questa domanda e superando la prima delusione, negli anni ’80 hanno ripreso la pubblicazione di questo genere, realizzando intere sezioni dedicate ai “redikomi“: in questi anni sono nati, infatti, manga come Be Love, pubblicata da Kodansha, o You, di Shueisha.
Molti di questi primi josei furono caratterizzati dalle rappresentazioni sessuali esplicite. L’artista manga Milk Morizono, rinomata per le sue storie “porno-chic“, è emersa proprio in questi anni come una delle autrici di fumetti femminili più popolari.
Agli inizi degli anni ’90, grazie a lavori come questi, il genere josei ha saputo ritagliarsi una propria identità specifica, separandosi nelle riviste di settore dai seinen e gli shōnen.
Negli anni 2000, la categoria dei josei si è definitivamente affermata nel mercato dei manga come intermediaria tra shōjo e redikomi pornografici, distinguendosi grazie alle tematiche presenti nelle proprie storie.
I migliori manga josei da leggere
Pur non potendo competere con i numeri di pubblicazione di seinen e shōjo, i manga josei hanno visto una sensibile crescita nel momento in cui molte storie famose furono riprodotte come anime, come è capitato con Paradise Kiss e Chihayafuru.
Paradise Kiss
Paradise Kiss, pubblicato alla fine degli anni ’90, rappresenta un tassello fondamentale per i manga josei. Non è un caso che lo stile dei disegni ricordi Nana, dato che l’autrice, Ai Yazawa, è la stessa di Paradise Kiss. Ma stavolta Yazawa non ha risparmiato i suoi personaggi di tutte le sfumature care ai josei.
Questo manga parla di questioni delicate come l’omofobia, gli stereotipi di bellezza, il duro lavoro delle modelle e la loro sessualità. Il manga ha raccolto così tanti fan che è stato tradotto in dieci lingue diverse e ha visto la luce di un celebre anime, prodotto nel 2005 da Madhouse.
Paradise kiss. Ediz. speciale
Edizione speciale 2019 del 20 anniversario dell'opera di Ai YazawaLa storia ruota attorno a Yukari Hayasaka, una studentessa demoralizzata che vuole ottenere l’approvazione di sua madre. Yukari studia diligentemente e viene accettata in una scuola prestigiosa. Ma sente che manca qualcosa.
La sua vita verrà stravolta dall’incontro con i creativi dell’atelier Paradise Kiss e dallo stilista George.
Kuragehime - la principessa delle meduse
Controverso, adorabile e sfacciato: Kuragehime - la principessa delle meduse è l’opera più popolare di Akiko Higashimura.
Pubblicato nel 2008, questo josei va avanti ogni “genere”. Oggi è così popolare che vanta un anime, un film e un adattamento live-action. In Italia lo trovate pubblicato per Star Comics.
Kuragehime la principessa delle meduse (Vol. 1)
primo volume di Kuragehime la principessa delle meduse edito Star ComicsLa protagonista è Tsukimi Kurashita, un’amante delle meduse. Il suo sogno è diventare una disegnatrice professionista e per questo motivo si è appena trasferita a Tokyo, in un condominio in cui è espressamente vietato l’ingresso agli uomini.
Un giorno, Tsukimi incontra una ragazza vestita all’ultima moda che salva la vita… nientemeno che a una medusa! Colpita dal suo gesto, la nostra protagonista le chiede di trasferirsi a casa sua e vivere insieme a lei, ma la nuova coinquilina si rivelerà ben presto decisamente fuori dal comune.
Perfect world
Un josei delicatissimo che racconta la storia d’amore tra una giovane e un ragazzo sulla sedia a rotella.
Serializzato dal 2014 dalla penna di Rie Aruga, mostra la vita di chi deve convivere tra i pregiudizi e la normalità, esplorando la quotidianità di una coppia che affronta un’invalidità fisica. Ma la trama, breve e intensa, ha un finale piacevolmente agrodolce.
Perfect world (Vol. 1)
Primo volume di Perfect world di Rie Aruga (Autore),con traduzione di Alice SettembriniTsugumi Kawana è una giovane di ventisei anni e lavora in un’azienda che si occupa di interior design. Durante una serata insieme allo staff di uno studio di architettura con cui collabora, incontra Itsuki Ayukawa, un suo ex compagno delle superiori, nonché suo primo amore.
Nel rivederlo, il cuore le batte all’impazzata, ma scopre che ora Itsuki non può più camminare. Sarà un problema per la loro relazione?
Usagi drop
Come vi dicevamo, tra i manga josei non ci sono soltanto storie d’amore travagliate o passioni travolgenti. Ci sono anche (dis)avventure tra padre e figlia.
Yumi Unita parla delle vicende di Daikichi Kawachi, un giovane scapolo che si prende carico della bambina nata da una relazione clandestina di suo nonno.
Per una volta, l’universo femminile viene raccontato attraverso gli occhi di un genitore inesperto, che impara anche lui, insieme alla piccola Rin, cosa voglia dire crescere.
Non molto a suo agio con le donne e ancor meno con i bambini, quest’uomo, che più ordinario non si può, si troverà invischiato in un’impresa decisamente ardua: diventare il tutore legale della figlia segreta del suo defunto nonno.
Ma come si può allevare una bambina quando è già così difficile prendersi cura di sé? Usagi Drop é la prima serie di successo di Yumi Unita, una delle autrici di spicco della nouvelle vague del fumetto giapponese.
Wotakoi – Love is Hard for Otaku
“L’amore è complicato per gli otaku”. L'autore conosciuto con lo pseudonimo Fujita, mostra quanto sia difficile per i giovani impiegati in Giappone innamorarsi tra colleghi. Ancor di più se si è un "nerd giapponese", ovvero un otaku.
In questo manga è possibile vedere meno sentimentalismo esplicito rispetto agli standard dei josei, ma ciò non lo rende lontano dai canoni della tipologia, poiché parla di argomenti adulti.
Ambientato in luoghi di lavoro e con situazioni decisamente realistici tra gli otaku, un genere di persone non propriamente apprezzato in Giappone, questa è una storia di successo, il cui anime è anche presente su Prime Video.
Wotakoi. Love is hard for otaku (Vol. 2)
Secondo volume di Wotakoi. Love is hard for otaku di FujitaMostra le vicende di Narumi, un’impiegata segretamente fan di storie d’amore tra ragazzi. Il collega invece, Hirotaka, è un salaryman e videogamer. Due protagonisti con una doppia vita otaku spesso tenuta nascosta per scansare seccature e pregiudizi.
Ma se condividere un’anima 100% nerd fosse la via più facile per trovare il vero amore?
Il gioco di Chihaya
Un ponte tra la tradizione e la modernità, nonché uno dei più longevi josei da cui è stata tratta anche una serie anime da Madhouse.
Quest’opera di Yuki Suetsugu racconta cosa sia disposta a fare Chihaya per supportare il sogno della sorella.
Chihaya è graziosa e delicata, quando non si comporta da maschiaccio. Sogna di vedere la sorella diventare una modella, ma un giorno Arata, appena trasferitosi nella sua scuola, le dice che dovrebbe coltivare un sogno tutto suo.
Il gioco di Chihaya. Ediz. cut price (Vol. 1)
Edizione cut price di GOEN editoreArata è un giocatore esperto di Hyakunin Isshu e gioca in un modo che Chihaya non aveva mai visto prima. Dopo aver preso il posto dell’amico in una partita, proprio lei si scopre appassionata e desidera finalmente un sogno tutto suo: diventare la migliore giocatrice di Hyakunin Isshu.
Ooku – le stanze proibite
I josei, come detto, identificano più una fascia d’età che un genere letterario. Ecco perché è possibile trovare più argomenti in questa categoria, come nel caso di Ooku – le stanze proibite, un josei dalle ambientazioni fortemente storiche.
Fumi Yoshinaga ha ritratto una storia alternativa del Giappone medioevale, donando al suo manga toni talvolta cupi, altre volte drammatici e soprattutto erotici.
Ooku. Le stanze proibite (Vol. 1)
Primo volume di Ooku. Le stanze proibite di Fumi YoshinagaOoku – le stanze proibite, recentemente approdato anche come anime su Netflix, è fortemente orientato verso un pubblico abituato alle storie forti, in quest’opera vedremo una struttura sociale in cui le donne ricoprono i ruoli più importanti, mentre gli uomini sono perlopiù relegati a semplici cortigiani.
Giappone, periodo Edo. Un misterioso morbo colpisce la popolazione maschile. Tutte le cariche tradizionalmente occupate dagli uomini passano alle donne, mutando in profondità l’assetto sociale del paese.
Solo a colei che detiene l’autorità militare suprema, lo shogun, è concesso di accedere allo Ooku, le stanze interne al castello di Edo. Qui si mormora ci siano tremila uomini bellissimi: un luogo di passione e di intrighi, di frustrazioni, speranze, complotti e, soprattutto, desideri.
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