Con il trailer pubblicato in esclusiva tra le bellezze geek di Lucca Comics & Games 2019, Netflix ha finalmente svelato la data di lancio ufficiale di The Witcher.
La serie TV da otto episodi sarà infatti disponibile a partire dal prossimo 20 dicembre nel catalogo del colosso dello streaming, pronta a raccontare anche sul piccolo schermo le gesta di Geralt di Rivia, lo strigo già protagonista dell'antologia di romanzi fantasy ad opera dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski e della trilogia videoludica firmata da CD Projekt RED.
E se è vero che la storia dovrebbe essere molto più vicina a quella dei libri piuttosto che alla narrazione dei videogame - anche se non mancherà l'amatissima scena della vasca da bagno vista in The Witcher 3 -, la rete regala nel frattempo i possibili titoli di alcuni degli episodi in programma, che dovranno omaggiare fan e semplici curiosi con una nuova interpretazione delle opere di Sapkowski, approvata dallo stesso autore.
La Writer's Guild of America ha infatti svelato, come già dicevamo, sei dei titoli delle puntate che compongono la prima stagione. Il tutto in ordine sparso, come condiviso dagli sceneggiatori che vi hanno lavorato. E dunque senza conferme da parte della produzione:
Alcuni dei dati sono riportati in prima persona dagli sceneggiatori e non sono confermati dalla WGAW. Gli utenti del database accettano i dati così come sono, senza alcuna garanzia della loro precisione dichiarata o implicita.
Abbiamo allora:
- Before A Fall, scritto da Mike Ostrowski
- Betrayer Moon, scritto dacBeau De Mayo
- Four Marks, scritto da Jenny Klein
- Much More, scritto da Lauren Schmidt Hissrich
- Of Banquets, Bastards and Burials, scritto da Declan de Barra
- Rare Species, scritto da Haily Hall
Nella serie TV The Witcher, il buon Geralt sarà interpretato nientemeno che da Henry Cavill, e affiancato nelle sue avventure dalla maga Yennefer, portata in vita a schermo da Anya Chalotra, e dalla principessa Ciri, a cui presta volto e talento Freya Allan.
La showrunner Lauren S. Hissrich ha rivelato di avere già pianificato la trama della serie per ben sette stagioni, e di aver scelto di non censurare sesso e violenza per la messa in onda su Netflix.
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