Addio a Google+ e Inbox, ma chi ne sentirà la mancanza?

Autore: Pasquale Oliva ,

Il triste momento, ma nemmeno poi tanto, è giunto: Google+ chiude ufficialmente i battenti. Il colosso tech ha già iniziato a cancellare gli account degli utenti iscritti alla sua piattaforma, mettendo dunque fine al tentativo di competere con Facebook e Twitter.

Il social network non ha mai raggiunto i risultati sperati: pochi gli utenti iscritti così come quelli attivi. Ma a differenza di quanto si possa pensare, la decisione definitiva è stata presa solo dopo la scoperta di un bug che ha messo in pericolo i dati di 500mila utenti tra il 2015 e marzo 2018. La vulnerabilità ha spalancato le porte dei profili degli utenti, consentendo l'accesso anche a foto private, informazioni personali e così via.

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Di seguito le parole di Ben Smith di Google, estrapolate dal comunicato stampa dell'azienda pubblicato a ottobre dello scorso anno:

La revisione ha posto l'attenzione sulle sfide nella creazione e nel mantenimento di un Google+ che vada incontro alle aspettative dei consumatori. Considerato ciò e lo scarso utilizzo della versione consumer di Google+, abbiamo deciso di chiudere questa versione del social network.

Prima della definitiva cancellazione, Google aveva anche obbligato la creazione di un account Google+ per commentare video su YouTube o utilizzare altri suoi servizi, come Gmail. Una decisione quanto mai infelice, che ha incrementato a dismisura il malumore degli utenti.

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Nel frattempo, Google ha chiuso anche Inbox, un client email apprezzato da una fetta di utenti perché ricco di funzionalità. Big G ha però deciso di puntare tutto su Gmail, che in occasione dei suoi primi 15 anni di vita si è aggiornato con nuove gesture su smartphone e, soprattutto, la possibilità di programmare l'invio di una email.

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Chi sentirà la mancanza di Google+ e Inbox? Probabilmente nessuno...

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