The Last of Us 2, recensione: un racconto potente e divisivo, tra vendetta e redenzione

Leggi la nostra recensione sulla seconda stagione della serie TV The Last of Us, disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Autore: Francesca Musolino ,

La seconda stagione di The Last of Us, dopo la premiére del 14 aprile 2025 distribuita in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, è giunta alla sua conclusione. Il settimo episodio trasmesso oggi ha segnato la fine di questo nuovo arco narrativo, lasciando il pubblico in attesa di scoprire gli sviluppi nella terza stagione, già confermata.

Tratta dal pluripremiato videogioco omonimo di Naughty Dog, la serie TV The Last of Us racconta il viaggio dei sopravvissuti Ellie e Joel, interpretati da Bella Ramsey e Pedro Pascal, mentre cercano un barlume di speranza in un mondo devastato dall’infezione del fungo Cordyceps e popolato da temibili Clicker.

Questa seconda stagione di The Last of Us ha mantenuto alta l'attenzione del pubblico, registrando ottimi ascolti e una buona dose di apprezzamenti. Tuttavia, ha anche generato un acceso dibattito tra gli spettatori, specialmente tra i fan più legati al videogame. Alcune scelte narrative hanno diviso le opinioni, ma nel complesso la serie ha continuato a distinguersi per la sua intensità emotiva e la qualità della produzione. Di seguito vi lasciamo la nostra recensione di The Last of Us 2, buona lettura.

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The Last of Us: dove eravamo rimasti

Sony Pictures Television, Naughty Dog
The Last of Us - Joel abbraccia Ellie

La storia di The Last of Us segue Joel, un uomo distrutto dalla perdita della figlia, ed Ellie, una giovane ragazza orfana potenzialmente immune all'infezione da Cordyceps che ha devastato il mondo. Mentre il regime militare della FEDRA mantiene il controllo di una società collassata, il gruppo ribelle delle Luci, guidato da Marlene, si interessa al caso di Ellie nel tentativo di sviluppare un vaccino.

Joel si ritrova a dover scortare Ellie a un avamposto medico delle Luci per verificare la sua presunta immunità. Una volta arrivati a destinazione, l'uomo scopre che Ellie dovrebbe sottoporsi a un intervento al cervello, necessario per sviluppare la cura, ma inevitabilmente fatale. Deciso a salvarla, mentre Ellie è sedata dall'anestesia, Joel elimina le Luci presenti nell'edificio, inclusa Marlene, e porta via la ragazza prima che l'operazione abbia luogo uccidendo anche il medico.

Quando Ellie si risveglia e chiede spiegazioni, Joel mente per proteggerla, sostenendo che altre persone potenzialmente immuni non hanno portato a nessun risultato, pertanto i medici hanno rinunciato a trovare una cura all'infezione. Sebbene Ellie appaia dubbiosa alle parole dell'uomo, replica con un semplice "ok" indicando in modo implicito che vuole proseguire con lui il cammino verso la comunità di Jackson dove vive Tommy, il fratello di Joel, per costruire una nuova vita tutti insieme.

I punti di forza di The Last of Us

Sony Pictures Television, Naughty Dog
The Last of Us - Ellie e Joel guardano dei pianeti nel museo della scienza

The Last of Us 2, a livello tecnico, si conferma all'altezza della qualità che ha contraddistinto la prima stagione, mantenendo intatte le caratteristiche grazie alle quali la serie viene considerata un acclamato capolavoro. La fotografia continua a essere un elemento centrale, capace di catturare con maestria sia la vastità malinconica del mondo post-apocalittico che l'intimità emotiva dei personaggi, attraverso inquadrature curate nei minimi dettagli per amplificare l'immersione dello spettatore.

La colonna sonora mantiene un ruolo portante con brani che riescono a esaltare ogni momento, sia nei silenzi carichi di tensione sia nelle scene più drammatiche, lasciando un'impronta emotiva profonda. Lo stesso avviene per l'ambientazione, con un design scenografico che evidenzia l'abbandono inquietante delle città fino alle distese naturali dominate dal caos, continuando a raccontare una storia a sé attraverso ogni inquadratura. Qualsiasi particolare, dal degrado urbano ai paesaggi in rovina, contribuisce a costruire un mondo vivido e credibile, restituendo quel senso di desolazione che è il cuore pulsante della serie.

Al di là dell'impatto visivo e tecnico, The Last of Us 2 riesce a trasmettere emozioni forti anche grazie a una narrazione intensa e coinvolgente. Il racconto alterna momenti di profonda introspezione a dialoghi emozionanti, senza dimenticare le sequenze d'azione, che pur non predominando, lasciano il segno per la loro costruzione e i loro epiloghi spesso drammatici. Anche negli episodi apparentemente più statici, la serie offre spunti di riflessione che vanno oltre la storia di Ellie e Joel, toccando temi universali legati all'esistenza umana, ai rapporti interpersonali e alle conseguenze delle proprie scelte.

Un continuo gioco di luci e ombre rafforza il senso della narrazione, attraverso metafore visive, dettagli simbolici e interazioni che mettono in evidenza il conflitto tra la brutalità e la compassione. L'umanità viene mostrata nella sua dualità più cruda: da un lato, la ferocia dettata dalla sopravvivenza e dalla vendetta, dall'altro la speranza e il desiderio di mantenere un legame con ciò che resta di buono.

Il legame tra Ellie e Joel in The Last of Us 2

Sony Pictures Television, Naughty Dog
The Last of Us - Joel abbraccia Ellie

Questo equilibrio precario tra oscurità e redenzione rende la serie di The Last of Us anche nella sua seconda stagione un viaggio emotivo profondo, in grado di lasciare il pubblico con interrogativi e sensazioni contrastanti. Ed è proprio questa desolazione a risuonare anche nel rapporto tra Joel ed Ellie, i cui legami sembrano riflettere la fragilità e il dolore di ciò che li circonda. A primo impatto traspare subito la diversa relazione presente tra i due protagonisti, incrinata dopo la bugia che Joel - seppur a fin di bene - ha raccontato a Ellie, considerata da lui come una figlia. Qualcosa che fa male interiormente ai due personaggi ma anche agli stessi spettatori, che si ritrovano davanti un Joel diverso, afflitto e combattuto, intento a chiedersi dove ha sbagliato e perché, aver salvato la vita a Ellie, sia diventato un motivo di distacco tra loro.

Dal suo canto anche Ellie si mostra diversa dal solito, soprattutto poiché – all'apparenza – sembra essere riuscita a voltare pagina a differenza di Joel. Si è integrata bene nella nuova comunità, ha fatto nuove interessanti conoscenze e si dedica a diverse attività, cercando di migliorare le sue abilità e dimostrare il suo valore agli altri. A suo modo, Ellie continua a cercare attenzioni, specie dopo che il suo possibile ruolo nel salvare l'umanità è andato in fumo, provando a trovare un altro scopo. Tuttavia, mentre tenta di reagire, Ellie fa anche un passo indietro nel suo percorso, tornando a essere la ragazzina scontrosa e imperscrutabile con cui si era ritrovato a che fare Joel agli inizi del loro rapporto. In principio, Ellie ha mostrato di credere a Joel, ma in cuor suo è consapevole di essere stata ingannata. E questa delusione interiore, anziché emergere con le parole, ha finito per creare un muro tra loro che nessuno dei due ha il coraggio di valicare. Almeno non fino a quando, dopo un'ennesima discussione, la verità viene finalmente a galla.

Joel ed Ellie si ritrovano in una fase della loro vita dove, nonostante il contesto apocalittico, a Jackson possono sperimentare una parvenza di normalità. Immersi in una comunità organizzata e autosufficiente, con risorse e strutture che ricordano quelle di una città del passato, iniziano a vivere una realtà più stabile rispetto alla vita errante e precaria a cui erano abituati. Tuttavia, le nuove relazioni e le dinamiche instaurate all'interno di questa società, non riescono a cancellare del tutto l'ombra delle minacce che incombono. Questo equilibrio, così prezioso quanto delicato, lascia intravedere come la tranquillità conquistata spesso si rivela temporanea, in un mondo in cui la lotta per la sopravvivenza non concede tregua e dove nuovi pericoli sono sempre pronti a farsi largo all'orizzonte.

Tra queste minacce inaspettate, Abby rappresenta l’evento che stravolge definitivamente la vita di Ellie. Proprio quando la ragazza era pronta a provare a ricostruire il rapporto con Joel, il suo brutale omicidio spezza ogni possibilità di redenzione e lascia Ellie con un’unica certezza: vendicarne la morte. Il dolore e la rabbia prendono il sopravvento, mettendo in secondo piano ogni riflessione sul passato. Anche se consapevole delle azioni di Joel, Ellie continua a considerarlo come un padre e non avrebbe mai voluto perderlo in quel modo. La vendetta diventa quindi un istinto primordiale, un modo per chiudere il cerchio su quanto accaduto tra loro e, paradossalmente, un atto che simboleggia il perdono verso Joel. Non potendo più offrirgli una seconda possibilità per riscattarsi ai suoi occhi, Ellie cerca di rendergli giustizia eliminando la sua assassina, dando vita ancora una volta quel contrasto tra luce e oscurità che è il cuore pulsante della storia.

The Last of Us 2: conclusioni

Sony Pictures Television, Naughty Dog
The Last of Us - Ellie davanti alla tomba di Joel

La seconda stagione di The Last of Us non ha esitato a colpire duro fin dall'inizio, privando Ellie - e il pubblico - di Joel già nel secondo episodio. Per chi non conosceva la trama del videogioco, la sua morte è stata un colpo inaspettato, un momento di forte impatto che ha scosso profondamente la narrazione. Tuttavia, eliminare Joel era inevitabile per restare fedeli alla storia originale e, soprattutto, per delineare il percorso di Ellie. La sua evoluzione, le sue scelte e la sua discesa nell’oscurità trovano origine proprio in quella perdita, costringendola a vedere il mondo con occhi diversi e a comprendere pienamente la brutalità della realtà in cui vive.

I flashback disseminati in The Last of Us 2 amplificano il peso emotivo di questa assenza. Attraverso momenti felici e pieni di affetto, come le sorprese di Joel per i compleanni di Ellie, la serie sottolinea ciò che è andato perduto. Se Joel ha potuto riscoprire il ruolo di padre che gli era stato strappato anni prima, Ellie, da orfana, ha trovato in lui una famiglia. Il loro legame, costruito nel tempo e scolpito attraverso gesti e silenzi, diventa il fulcro emotivo di questa stagione, facendo emergere quanto la sua morte sia non solo una ferita insanabile, ma anche una lezione dolorosa sulla natura effimera della vita.

A chiudere questo viaggio emotivo in The Last of Us 2, è una conversazione tra Ellie e Jesse nell'episodio finale della stagione. Jesse, profondamente legato alla comunità di Jackson, ha sempre anteposto il bene collettivo alle proprie scelte. Anche quando ha avuto l’opportunità di seguire il proprio cuore e lasciare tutto per un futuro altrove, ha scelto di restare, perché Jackson lo ha accolto, protetto e dato un ruolo di valore. Per lui, quella comunità rappresenta la sua famiglia, il suo senso di identità. Ellie, pur essendo parte della stessa società, ha vissuto una realtà ben diversa. Per lei, quel senso di appartenenza e protezione non nasce a Jackson, ma nel rapporto con Joel, che le ha insegnato a sopravvivere e l’ha guidata nella sua crescita. È lui la sua famiglia, il legame che l’ha definita più di ogni altro. Così, quando Jesse giustifica la sua devozione verso Jackson, Ellie ribatte con una verità che racchiude tutto il suo dolore: la sua comunità - Joel - è stata massacrata davanti ai suoi occhi. E proprio come Jesse avrebbe fatto di tutto per difendere Jackson, lei sente di dover vendicare Joel, non soltanto per rabbia, ma perché è l’unico modo per rendere onore a ciò di più caro che ha perso.

Immagini di copertina e di questo articolo tratte dalla serie TV The Last of Us. Crediti: Sony Pictures Television, PlayStation Productions, Naughty Dog, The Mighty Mint, Word Games

Commento

Voto di Cpop

85
In The Last of Us 2 il pubblico si ritrova catapultato cinque anni dopo gli eventi che hanno concluso la prima stagione della serie TV. La storia si ramifica proprio come il fungo Cordyceps in diverse sottotrame che tuttavia finiscono per convergere nello stesso filone principale, offrendo ulteriori spunti narrativi grazie anche all'ingresso di nuovi interessanti personaggi. La seconda stagione di The Last of Us conserva inoltre l'eccellenza grafica e sonora della precedente, trasportando gli spettatori in un mondo post-apocalittico tangibile e struggente, dove le vite di Ellie e Joel si intrecciano tra nuove sfide, momenti di speranza e profonde lacerazioni emotive.

Pro

  • Qualità generale sempre al massimo livello
  • Introdotti attesi e graditi nuovi personaggi
  • Bella Ramsey e Pedro Pascal continuano a brillare per intensità e autenticità

Contro

  • Presenza limitata di uno dei protagonisti dopo la sua uscita di scena
  • Alcuni personaggi secondari non hanno avuto abbastanza sviluppo narrativo
  • I cliffhanger di fine stagione aumentano sicuramente la suspense per l’attesa dei futuri episodi, ma potrebbero non essere apprezzati da tutti
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