Apple e Google: stop all'ascolto delle conversazioni tra utenti e Siri/Assistant

Autore: Pasquale Oliva ,

La questione privacy tiene banco ormai da anni, e in particolare dopo l'introduzione di assistenti virtuali come Siri e Google Assistant che sembrano ascoltare anche quando non dovrebbero. Il fatto che origlino è l'unico problema? Purtroppo no, perché è emerso che alcuni dipendenti Apple e Google ascoltano parte delle conversazioni tra AI e utenti, all'insaputa di quest'ultimi. Qualcosa però sta per cambiare.

Stando a quanto riportato da TechCrunch, Apple ha deciso di sospendere a livello globale il programma di controllo qualità di Siri tramite l'ascolto delle richieste degli utenti. Dopo il rapporto del Guardian (che ha svelato il più che sospettabile segreto), l'azienda di Cupertino ha confermato che rivedrà il processo fino a oggi utilizzato e ha annunciato che in futuro sarà rilasciato un aggiornamento software che consentirà agli utenti di scegliere se partecipare o meno al programma:

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Ci impegniamo ad offrire la migliore esperienza di Siri possibile, proteggendo allo stesso tempo la privacy degli utenti. Stiamo effettuando una revisione approfondita e abbiamo sospeso il programma di valutazione di Siri a livello globale. Inoltre, con un futuro aggiornamento del software, gli utenti avranno la possibilità di scegliere di partecipare o meno alla valutazione.

Google
Immagine stampa di Google Home
Google Home è uno spione e ascolta anche quando non dovrebbe?

Seguendo una strada simile, Google interromperà l'ascolto e la trascrizione delle conversazioni con Google Assistant per tre mesi nei paesi dell'Unione Europea, come dichiarato dall'autorità tedesca per la protezione dei dati:

L'utilizzo di assistenti vocali automatici di aziende come Google, Apple e Amazon si sta dimostrando altamente pericoloso per la privacy. E ciò riguarda non solo le persone che utilizzano un assistente vocale, ma anche coloro che entrano in contatto con esso perché (ad esempio) vivono in una casa dove vengono utilizzati dispositivi come Google Home.

L'ascolto di una piccola percentuale delle richieste degli utenti è un passaggio necessario per Apple, Google e Amazon per migliorare i propri servizi. Ma il coinvolgimento in questo processo di persone che hanno libero accesso a contenuti privati (anche se di privato c'è ormai poco o nulla) ha scatenato il panico tra gli utenti, anche perché Siri e Google Assistant in alcuni casi si attivano erroneamente senza un comando diretto (come 'Ehi Siri' o 'Ok Google'). Posta la situazione in questi termini, la privacy è davvero a rischio e il punto di non ritorno potrebbe essere più vicino di quanto pensiamo.

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Apple ha sempre sbandierato il suo amore per la privacy dei suoi clienti - anche con campagne pubblicitarie - e sono dunque attesi chiarimenti su una pratica che lascia un po' a desiderare. Allo stesso modo il gigante di Mountain View dovrebbe fare chiarezza sui suoi (utilizzatissimi) servizi.

Con quanta frequenza utilizzate Siri e/o Google Assistant? Vi fidate dei due assistenti virtuali offerti da Apple e Google rispettivamente?

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