Peter Greenaway porta sul grande schermo Nightwatching, una pellicola ironica che mostra come sia nato il dipinto più conosciuto di Rembrandt, La Ronda di Notte del 1642.
Finalmente il lungometraggio approderà sul grande schermo italiano dal 5 al 7 novembre e durante queste proiezioni il regista incontrerà il pubblico.
Sabato 5 novembre il film verrà proiettato all'interno del Cinema Odeon di Firenze, domenica 6 presso l’Anteo spazioCinema di Milano all’interno della rassegna Immaginarte, e la sera alle 21:00 al Teatro Argentina di Roma. L'ultimo appuntamento si terrà lunedì 7 al TTV Festival di Riccione.
Nightwatching è stato un lavoro molto apprezzato dai critici durante la 64esima edizione del Cinema di Venezia; la pellicola, infatti, è uscita nel 2007 in Gran Bretagna.
Il lavoro di Peter Greenaway, nonostante sia un film in costume, è un'opera cinematografica scorrevole e molto moderna. Si tratta di una trasposizione di immagini in movimento che si rifanno a quelle stesse luci e colori presenti nei dipinti del noto artista.
Perché il regista ha scelto proprio Rembrandt?
La vita e l'iter artistico di questo pittore sono molto interessanti: Rembrandt, contrariamente a quanto è successo a molti altri suoi colleghi, è stato apprezzato fin da subito per le sue capacità artistiche.
Il pittore a 23 anni era già ricco, famoso, conosciuto e affermato in tutte le corti d'Europa. Ma dopo 15 anni di luminosa carriera artistica cadde in disgrazia, perdendo tutto e morendo di stenti. Col suo film, il regista cerca di capire e di mostrare come mai sia potuta avverarsi una simile dinamica.
Rembrandt è morto nella miseria non perché i suoi quadri non fossero più apprezzati dal pubblico, ma perché la società che lo rendeva benestante acquistando i suoi lavori ad un certo punto non gradì più i messaggi racchiusi all'interno dei suoi quadri. Anzi, il mondo che mostrava il pittore doveva essere nascosto.
La società del tempo non voleva essere accusata dei crimini morali che il pittore le rimproverava e così decise di abbandonarlo, non considerando più la sua arte e il suo operato.

Peter Greeneway denuncia la società, il suo modo di agire meschino che spesso si palesa attraverso il classico atteggiamento di isolare i molestatori e sobillatori scomodi. E lo fa nascondendo le verità fastidiose semplicemente accantonandole e aspettando che cadano da sole nel dimenticatoio, proprio come è successo a Rembrandt.
Come ha affermato lo stesso regista:
Più di qualsiasi altra cosa, il film esplora il come possa una società così strettamente compatta, impegnandosi di concerto, aver punito un uomo che ruppe le regole della comunità olandese.
La scelta del dipinto su cui ruota tutta la storia non è una casualità o semplicemente una predilezione del regista. La Ronda di Notte è il dipinto più conosciuto dell'artista. Si dice che all'interno di quest'opera d'arte siano racchiusi 51 misteri che negli anni vari critici hanno provato a svelare.

Nightwatching è una pellicola divertente, interessante ed acuta perché mira a far conoscere il genio di un'artista come quello di Rembrandt. Il regista spoglia il pittore della sacralità artistica, rendendolo umano e vero attraverso l'ironia. Soprattutto non lo rende martire o compassionevole agli occhi dello spettatore: il personaggio cede il posto all'essere umano e lo fa con dignità e senza cadere in pietismi che renderebbero questa pellicola simile ad altri film.
Il cast
In Nightwatching, Martin Freeman interpreta Rembrandt van Rijn, Eva Birthistle veste i panni di Saskia e Agata Buzek è Titia Uylenburgh. E ancora Toby Jones è Gerard Dou, Kevin McNulty interpreta Hendrick Uylenburgh mentre Natalie Press è Marieke.
Nightwatching è un film di Peter Greenaway. La fotografia è di Reinier van Brummelen e la musica è di Wlodzimierz Pawlik. La pellicola è distribuita da Lo Scrittoio in collaborazione con CG Entertainment.
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