Athena, il film Netflix è ispirato a una storia vera?

Autore: Elisa Giudici ,

Il film francese prodotto da Netflix Athena racconta una storia realmente accaduta? La risposta più breve e semplice è no, ma non restituisce la complessità e il senso di una pellicola realizzata in Francia e presentata in concorso alla Mostra d’arte Cinematografica di Venezia.

Athena di Romain Gavras è un film che racconta la ribellione dell’omonimo quartiere parigino, un insieme di palazzoni popolari in cui vivono per lo più migranti e francesi di seconda o terza generazione. Athena è una periferia popolare e povera, in cui gli abitanti guardano con sospetto alle autorità e in particolare alla polizia.

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Per buona parte di fede musulmana, la popolazione di Athena è composta da più generazioni e orientamenti politici e sociali differenti. Ci sono i fedeli dell’imam che vorrebbero vivere il più possibile in armonia con le istituzioni, ci sono figure “grigie” colluse con la criminalità locale o addirittura in odore di terrorismo, infine non mancano giovani e giovanissimi, la cui ira contro le discriminazioni subite in Francia esplode dopo un episodio drammatico. Il film infatti si apre con la morte di un ragazzino di nome Idir, ripresa in un video: nello stesso si vede un gruppo di poliziotti in divisa che lo accerchia e lo picchia selvaggiamente, senza apparente motivo.

Cosa c’è di vero in Athena?

Sono due le figure centrali del film: Abdel (Dali Benssalah), un soldato richiamato dal fronte in patria perché parente della vittima, e Karim (Sami Slimane), fratello di Abdel e del ragazzino morto, che diventa il carismatico leader della rivolta. I fratelli protagonisti di Athena non sono basati su persone reali, né la storia del video del pestaggio si ispira a reali fatti di cronaca francese.

Gli sceneggiatori del film Elias Belkeddar, Romain Gavras, and Ladj Ly (già regista del successo I miserabili) hanno voluto raccontare una storia che raccontasse di come un evento locale potesse propagarsi a livello cittadino e nazionale, diventando la scintilla della rivolta. In questo senso sono state sicuramente d’ispirazione i disordini avvenuti più volte nelle Banlieue parigine, le periferie “difficili” che sono talvolta salite agli onori delle cronache internazionali per i violenti scontri tra polizia e abitanti qui avvenuti. Athena mira a fotografare la realtà scomoda dei giovani francesi di seconda e terza generazione, con una forte identità di quartiere e una rabbia pronta a scoppiare nei confronti di una società e una forza di polizia che li emargina e li prende di mira.

Rispetto al già citato I miserabili (e al suo intenso finale), Athena si concentra di più si una “guerra civile” che si consuma all’interno di una famiglia. Il regista e co-sceneggiatore Romain Gavras ha spiegato che questa costruzione è intenzionale e si rifà alla tragedia greca. Cresciuto in una famiglia in cui si raccontavano i classici del teatro greco al posto delle favole, Gavras ha voluto scrivere una tragedia contemporanea e francese, il cui conflitto si consuma sia all’interno del quartiere, tra diverse fasce d’età e orientamenti, sia all’interno di una famiglia.

Qual è il significato del titolo Athena?

Tenendo in considerazione quest’informazione è più semplice spiegare anche il titolo del film: Athena infatti non è un quartiere realmente esistente nella periferia di Parigi. Nel corso del film però arrivano giovani da altri quartieri parigini a dare manforte ai rivoltosi e sentiamo nominare veri quartieri periferici della capitale francese. Il nome Athena è un riferimento alla cultura dell’antica Grecia che generò le tragedie a cui si è ispirato Gavras. Atena infatti era la dea della guerra e della saggezza nella cultura greca antica, che diede il nome alla città di Atene: un riferimento calzante rispetto ai fratelli, intelligenti e talvolta bellicosi, protagonisti del film.

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