Banksy: a Roma arriva la sua mostra più grande

Autore: Silvia Artana ,

150 opere che raccontano la guerra, il capitalismo e la libertà. Banksy - l'artista di cui nessuno conosce l'identità, nonostante i numerosi tentativi fatti per scoprirla - arriva a Roma con la più grande mostra a lui mai dedicata, "War, Capitalism & Liberty".

Come riporta Ansa, dal 24 maggio al 4 settembre, presso le sale di Palazzo Cipolla, sarà possibile ammirare un ricco mix di creazioni del misterioso writer inglese: dipinti, stencils, sculture, copertine di dischi e oggetti rari.

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La mostra, organizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo e curata da Stefano Antonelli, Francesca Mezzano e Acoris Andipa, presenta un particolare interesse per gli appassionati di Banksy (e non solo) perché propone numerosi pezzi inediti.

A scanso di equivoci, per evitare un nuovo caso Blu (il writer che a Bologna ha cancellato i suoi murales per protesta contro la decisione dell'amministrazione di staccarli dai muri per esporli nella mostra "Street Art"), tutte le opere dell'artista britannico provengono da collezioni private.

Considerato uno dei maggiori esponenti della street art, Banksy è una "bomboletta" senza volto. 

Il writer ha scelto l'anonimato per portare avanti la sua crociata artistica contro la guerra, il capitalismo, le istituzione oppressive e ogni forma di odio e discriminazione e ha come unico contatto con il mondo esterno una mail. 

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Proprio attraverso questo indirizzo di posta elettronica, collezionisti e appassionati lo cercano per acquistare le sue opere, stimate migliaia di euro.

Tuttavia, non sono mancati i tentativi per scoprire chi si celi dietro le sei lettere del "nom de plum" dell'artista.

Secondo uno studio condotto recentemente dalla Queen Mary University di Londra con il geographic profiling, un metodo utilizzato dai servizi segreti nella lotta al terrorismo, Banksy sarebbe un uomo di nome Robin Gunningham, appartenente alla middle class di Bristol e di circa 40 anni.

La tesi, però, è stata contestata dagli avvocati del writer.

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Per chi invece non è (solo) interessato a scoprire l'identità dell'artista, ma vuole conoscerne l'ispirazione e le motivazioni, "War, Capitalism & Liberty" è un'occasione speciale per immergersi nel mondo del writer.

Come ha spiegato ad Ansa il presidente della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, Emmanuele F. M. Emanuele, la mostra è "unica nel suo genere" non solo per il gran numero di opere esposte, la maggior parte delle quali inedite, ma anche per i temi trattati, "che sembrano essere le fonti primarie di ispirazione dell'arte di Banksy".

Visitare l'allestimento di Palazzo Cipolla, dunque, rappresenta un'opportunità senza precedenti per conoscere meglio l'artista e magari pure per "incrociarlo".

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Banksy infatti è solito recarsi in incognito - del resto, non potrebbe essere altrimenti - nei luoghi dove è esposta la sua arte. 

E, chissà, magari il fascino eterno di Roma lo spingerà a fare un passo falso e a rivelare a tutti chi è in realtà...

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